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martedì 24 marzo 2009

Il mito della sterilizzazione

Ho visto cose che voi neomamme...
Il marketing per l'infanzia è quanto di più diabolico la mente umana abbia mai concepito. Non c'è creatura più vulnerabile di una neomamma, che "per il bene di suo figlio" farebbe, e soprattutto acquisterebbe, qualunque cosa. Torneremo sull'argomento; per ora limitiamoci a parlare di sterilizzazione. Il suo mito fa leva, tra l'altro, su una delle paure più radicate e profonde degli esseri umani di sesso femminile: quella dei germi. Le aziende fatturano zilioni seminando il panico tra oneste madri di famiglia con domande terroristiche tipo: Lo sapevi che tappeti umidi, asciugamani e accappatoi sono il territorio ideale per la proliferazione di muffe?
- (Mamma): “Accidenti, no, non lo sapevo. E cosa faranno queste muffe? Salteranno addosso al mio bambino e se lo mangeranno?”
- (Azienda di prodotti per la sterilizzazione): In effetti no. Puoi salvarlo, ma solo se sterilizzi tutto con il nostro portentoso ritrovato, additivo disinfettante e battericida. È un po’ costoso ma è l’unico modo per proteggere la tua dolce creatura.

È facile tenere una neomamma in condizioni di sudditanza psicologica con simili minacce. Quale donna vorrebbe vedere suo figlio assalito dalle muffe? Soprattutto nel primo mese di vita del neonato, si affannano a ripetere i produttori di sterilizzatori, è essenziale che ogni oggetto – tettarelle, ciucci, vestitini, biancheria, aria che il bambino respira - sia assolutamente sterilizzato, sempre e in modo efficace.
Non è vero. Ci sono cascata anch’io, come il 99 per cento delle donne, e non volendo comprare uno sterilizzatore vero e proprio ho passato un mese a bollire ciucci e tettarelle a ciclo continuo, come se stessi preparando la zuppa di bottoni di Paperina. Un giorno mi sono detta che stavo esagerando, e riflettendoci (e documentandomi) in seguito ho capito che: sicuramente la pulizia è essenziale, ma un normale contatto con il mondo implica anche un normale contatto con i germi, che peraltro vengono distrutti efficacemente dalle cellule T del nostro sistema immunitario fin dalla nascita. Un ambiente non perfettamente sterile può anzi essere salutare per “allenare” questo sistema: le ricerche mostrano che i bambini regolarmente in contatto con i batteri, come i figli minori o quelli cresciuti in zone rurali, vanno meno soggetti ad allergie di quelli cresciuti sotto una campana di vetro. Ho conosciuto un bambino allevato nel terrore dei microrganismi: al mare, fino ai tre anni, non gli hanno nemmeno poggiare i piedi sulla sabbia “per paura dei funghi”. Lo trovate eccessivo? Anche la sterilizzazione nel primo mese di vita lo è. Altrimenti, pensateci, dovreste sterilizzarvi pure il seno (chissà perché, mi vengono in mente solo metodi dolorosi per farlo).

3 commenti:

  1. Ah la sterilizzazione ... in quanto pessima madre (così credevo) non sono riuscita ad allattare il pupo al seno ... quindi la sterilizzazione è stata un obbligo/ossessione: povero figliolo, privo degli indispensabili anticorpi contenuti nel sacro latte di mamma. Ho comprato un mitico sterilizzatore a vapore (per altro, devo ammetterlo, comodissimo) per la modica cifra di circa 100 euro. Sterilizzava 6 bibe alla volta, che poi io estraevo con pinzetta anch'essa sterilizzata tenuta con mani pulitissme e che poi riempivo con latte in polvere tramite apposito misurino livellato con precisione scientifica tramite coltello anch'esso sterilizzato, in una cucina il più possibile priva di germi. Non sopportavo che nessun altro lo facesse, perchè solo la mamma garantisce l'igiene. Mio marito mi chiamava Igiene invece di Irene. Felice dell'efficientissimo macchinario, ci sterilizzavo anche i ciucci. Avrei voluto sterilizzarci anche i giochini, ma al primo tentativo (tre bellissime chiavine in plastica tutte colorate) il giochino suddetto si è sciolto.

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  2. Io con il primo ho sterilizzato per i primi 3 mesi. Avevo un praticissimo sterilizzatore da micro, 2 minuti ed usciva tutto bello strapulito.

    Con il secondo...ah come si cambia! :D
    Silvia

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  3. Io ho sterilizzato solo 3 mesi e solo ciucci e biberon (anch'io con pentolone stile napoletana che cuoce la pummarola), ma conosco povere madri che hanno mantenuto l'ossessione per la sterilizzazione e continuano a praticarla su ogni cosa toccata dal loro figliolo, anche se ha già più di un anno...
    Poi ci si incontra al parco giochi dove il mio tutto felice gattona ovunque, tocca e assaggia, esplora il mondo e il loro se ne sta imbambolato seduto su un materassino (non sia mai che dall'erba attraverso il pannolino passino i germi!).
    E poi ti chiedono: ma com'è possibile che il mio è più grande e non si muove mai e il tuo gattona così bene?
    Mah, chissà?
    Hai mai provato a metterlo in terra e lasciarlo libero, povero piccolo?
    :-(

    Elena (del club delle mamme che lasciano che il figlio si sporchi!)

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