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martedì 17 maggio 2011

La ragazza alla pari francese e le grandi domande della vita

That don't impress me much
Vi ricordate quella bella canzone di Shania Twain? Era il 1998: lei, superfica e leopardata, persa nel bel mezzo del deserto, scartava con eleganza uno stuolo di maschi Alfa desiderosi di trarla in salvo e contestualmente concupirla: «Saresti uno scienziato della Nasa? Non mi impressiona molto». «E così, sei Brad Pitt? Non mi impressiona molto». Grandissima. Se non l'avete in mente andate a risentirla, è un bell'aiutino per l'autostima e il Girl Power in generale, nonché il mio mantra quando sfighe di una certa magnitudo mi travolgono. Tipo venerdì scorso: torno a casa stremata dopo una settimana vi giuro pazzesca e come se non bastasse trovo la ragazza alla pari francese in lacrime.
La ragazza alla pari francese - che segue alla estone, che seguiva alla tedesca, che seguiva all'olandese - è stata con noi solo dieci giorni. Da me battezzata affettuosamente, a sua insaputa, "pagnotta" per una certa naturale tendenza all'inchiattimento, sin dall'inizio aveva mostrato dei buchi piuttosto rilevanti nel sistema operativo. «It's not possibòl to talk to the kids in Englìsh», diceva con il fastidioso accento dei francesi determinati a non defrancesizzarsi neanche dopo vent'anni di permanenza all'estero. «Cara grazia che il Pupo capisce l'italiano», ho provato più volte a spiegarle con pazienza. (Di qui in poi, per vostra comodità di lettura, tradurrò anche le sue frasi).
(Pagnotta, giorno 2): «Com'è che i tuoi figli, se vedono la nonna, smettono di prestarmi attenzione e corrono da lei?».
(Io): «Con i bambini ci vuole un po' di tempo. Pensa che persino noi genitori ci abbiamo messo mesi a definire una relazione loro. Figurati tu in pochi giorni».
(Pagnotta, giorno 4): «Non mi sento a mio agio. Questo lavoro è troppo difficile. I bambini non mi ubbidiscono. Perché i bambini non ubbidiscono?»
(Io, giorno 6): «A proposito, potresti cambiare il pannolino al Pupo, quando fa la cacca? Da cinque giorni torno a casa e lo trovo sporco».
(Pagn): «Cacca? Pupo? Pannolino?»
(Io, giorno 7): «Ti secca pulire il lavandino del bagno quando metti il fondotinta? Sembra che sia lì lì per staccarsi dai tubi e andare in discoteca».

Lei, in lacrime, giorno 10: «È successa una cosa assurda. Tua madre mi ha detto una parolaccia davanti ai bambini».
That don't impress me much, ho pensato. «Quale parolaccia sarebbe, cara?»
Lei: «T..ia. Sniff, sob, sigh».
«Ma pensa, è curioso. Per quale motivo te l'avrebbe detta?»
«Ehm... non so. Non c'era assolutamente nessun motivo, l'ha detta e basta».
«Di fronte ai bambini».
«Sì! Infatti anche loro ci sono rimasti male, per l'assurdità della cosa. It's not possibòl, it's not possibòl».
«Strano. Bizzarro. Buffo. Non è che stai cercando una scusa per andartene, vero?»
«Macchè, no. Mi ha proprio detto quella cosa lì, non è una scusa. È che qui, capisci, insultata e offesa... devo proprio andarmene».
«Ok. Dunque riassumendo mia madre ti ha detto t..ia davanti ai bambini senza nessun motivo».
«Esatto».
«Sicura? In tutti questi anni ho pensato che mia madre fosse una persona gentile e di buon senso, invece grazie a te apprendo che è una pazza, un mostro, che si diverte a insultare le ragazze straniere senza ragione? L'accendiamo?»
«L'accendiamo».

E così, anche la pagnotta se n'è andata.

(Non c'entra niente con la ragazza alla pari, ma la grande domanda della vita è: fare un coming out politico in questo momento storico farebbe aumentare, diminuire o restare uguale il numero dei lettori di questo blog?).


39 commenti:

  1. vabbè, avresti potuto dirle che in Italia le T...e fanno un sacco di carriera ad Arcore e che oggi come oggi non è mica una brutta parola!!! Curiosità dove vorresti far pendere l'ago della bilancia?

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  2. Ciao!! ti leggo spesso e quindi ho deciso di passare a te il testimone di un gioco veramente carino, per capire di cosa si tratta puoi andare sul mio blog!!! buon pomeriggio!! a presto!!

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  3. Paola mi è rimasta una curiosità. Ma alla fine tua madre cosa in realtà aveva voluto dirle? Perchè è chiaro che non voleva dirle t.ia giusto? ;-) un bacio

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  4. Mamma che ridere... Ho visto la scena :-)
    Io sono per il vivi e lascia vivere, anche politicamente parlando. Non c'è nessuno che mi rappresenti per bene, anche se pendo a sinistra...

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  5. ...immagino te in quei confronti con la ragazza alla pari francese... e mi viene anche un po' da ridere ma non per colpa tua, ovviamente!!!

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  6. ciao! E la prima volta che scrivo e ho scoperto da poco il tuo blog. Mi fai scassare dal ridere!!! In effetti non so cosa farei se scoprissi che mia madre ha detto t..ia alla baby sitter. Forse mi verrebbe anche un po'da ridere...
    il tuo libro si trova anche in libreria?? Non vedo l'ora di leggerlo!!

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  7. Paola io mi sbilancio: EVVIVA!!!
    ma aspettiamo di vedere come va a finire

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  8. e io che stavo cercando una ragazza alla pari che venisse con me e i bambini in montagna............mah sicuramente non la prenderò francese.......

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  9. Primo post - ma lettrice da molto blablabla.

    Premesso che la franciòse ammè mi pare un poco una piagnona alla Moratti (scusa, oggi mi viene da insultare la Mestizia in ogni cosa che scrivo) ammetto che potrei guardare altri luoghi virtuali per un po'... Se tu ti smascherassi dove non apprezzo... ;)

    (Ecchettefrega? Vabbè, era per rispondere in prima persona alla tua domandona. :P )

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  10. anch'io voglio sapere cosa ha detto tua mamma!

    e poi shhh...non portiamoci sfiga da soli...

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  11. Mi unisco al coro delle "curiose" (senza offesa per nessuno eh!), ma davvero tua madre ha offeso la ragazza?
    Secondo me un coming out non nuocerebbe al tuo blog. Insomma nel blog ognuno racconta quello che sente, che pensa, proprio come su un diario, quindi non curarti troppo dell'altrui pensiero ed esprimi tranquillamente le tue opinioni...

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  12. Dopo aver riso come una matta.... al pensiero che la nonna abbia "eventualmente" dato della t... alla francesina... avevo pensato di riproporti la candidatura di mia figlia. Mah.. ripensandoci non potrei garantirti l'assenza di fondotinta sul lavandino.... quindi devo ritirare l'offerta!! :)

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  14. Cioè, ma alla fine, era una scusa o semplicemente tua mamma l'aveva trovata a strusciarsi col vicino "vicino ai bambini"?
    No, così, giusto per capire... almeno saprò che fare se deciderò di prendere una au pair e lei un giorno mi dirà che mia mamma l'ha chiamata soccola. :DDD

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  15. Innanzitutto io non avrei mai preso una "au pair" francese, ma questa è un'altra storia...

    :)

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  16. @murasaki, non è che si possa scegliere sempre.
    @ tutti quelli che me l'hanno chiesto: mia madre, al massimo, può aver detto "ohia" (di recente si è rotta una costola).
    @ dolcemamy, grazie, lo metto in lista tra i prossimi post!

    comunque a me di tutto questo concitato periodo elettorale hanno fatto ridere i gruppi facebook intitolati "inventa un'accusa per Pisapia" (dopo che la Moratti gli aveva dato del ladro d'auto). Tra le altre: "Pisapia fa il pesto col prezzemolo e mette il ketchup sulla pizza"; "Pisapia ha ucciso Laura Palmer"; "è organico alla Banda Bassotti"; "Si mette davanti ai cantieri con le braccia incrociate dietro la schiena e bofonchia".

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  17. Il primo coming out, politically incorrect, è: meno male che 'sta fronscese s'è tolta dai... Lo so, mi odi, mi dirai, allora vieni tu a tenermi il pupo, e in effetti, potrei anche farlo.

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  18. ah ecco pellons, se vieni tu siamo a posto! ma come mai non ci abbiamo pensato prima?
    grazie per l'offerta! ho pure una stanza libera, puoi portarti anche i bambini.

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  19. anche io mi sbilancio: speriamo di festeggiare il vento che cambia!!
    e.. andiamo al referundum fra poche settimane!
    comunque, paola, ti leggerei lo stesso anche se normalemente di fronte a certe posizioni storco il naso, ma checcivuoifare... mi ti sono affezionata!

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  20. Ecco io credo che le "au pair" siano una specie di estremizzazione delle baby sitter full time. Che io, anche se poi rimango sola con i 2 bambini, quando la nostra ci saluta tiro un sospiro di sollievo... figurati averla anche a dormire, francese poi (se volete sapere da dove arriva la nostra e soprattutto qual è la sua religione, scrivetemi, come? Era la giornata dell'outing? Anche quello altrui (vale a dire io confesso il credo di qualcun altro)? facciamo che per il momento mi limito a dirvi che sono contenta di aver contribuito al risultato milanese, anche se non è ancora detta l'ultima parola... poi non è che si deve necessariamente essere sulla medesima lunghezza d'onda per essere amici e stimarsi, però aiuta... o forse gli opposti si attraggono

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  21. @giulia, dicci da dove viene la tua baby sitter, raccontaci qualcosa di lei. ps sono contenta che tu abbia contribuito al risultato milanese! viva.

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  22. A. arriva dall'Ecuador. E' in Italia da 10 anni ed è Testimone di Geova da sempre. L'ho scelta, nell'ambito di una vera "ricerca a selezione" perchè era allegra. "E' quella giusta, non voglio vederne altre" ho dichiarata felice a mio marito nel dicembre 2009. A seguire una serie infinita di incomprensioni, accuse, comportamenti arroganti e privi di rispetto, una volta se ne è andata mentre ero sotto la doccia perchè era scaduto l'orario, i 2 bambini, Cecilia aveva credo meno di 2 anni, Nanni quasi 4, in giro per la casa, un'altra volta mi ha rinfacciato di aver perso il treno (si noti che ha cambiato casa dopo l'assunzione, prima il treno non lo doveva prendere) perchè io ero dalla pediatra!!! Io per lei ho fatto cose che non farei per mia sorella, rubando anche ore preziose al sonno. Potrei scrivere un libro... è che essere Testimone di Geova è un lavoro!! Che non si concilia con altri lavori. Credetemi.

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  23. Ma... alla fine, sta parola la tua mamma gliel'ha detta davvero???

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  24. vorrei spezzare una lancia in favore dell'au pair.

    22 anni fa (sic!!)fui au apair anche io. E poi quando sono stata sola con mio figlio piu grande di 3 mesi a lavorare all'estero ho avuto baby sitters che vivevano con me.

    Io penso che sia una relazione impossibile, le aspettative da entrambe le parti inconciliabili eppure da entrambe le prospettive sensate.

    Una dice, possibile? solo 10 minuti in piu' sotto la doccia, l 'altra dice, e' da stamattina che sono qui, cio' una vita anche io e questo e' un lavoro (purtroppo spesso non pagato nel caso delle au-pair). E cosi' via, finche' finisce in gloria!

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  25. ciao a tutte,
    credo che un post sulle baby sitter/au pair etc che ci danno una preziosa mano scatenerebbe il putiferio.
    Solidarietà a Giulia: anche io ho avuto una signora equadoregna testimone di Geova per alcuni mesi, emersione del sommerso anche se l'avevamo appena in prova (mi aveva colpita un "non è colpa mia se non ho il permesso" e la figlia 2enne malata, lasciata nottetempo con la nonna in Equador) che errore!! Appena ottenuto quanto le serviva è svanita. Non parliamo del "lavoro" religioso che la impegnava indefettibilemte due sere a settimana, sere in cui doveva uscire prima of course, e che a un certo punto ha intrapreso anche con me, laica inc..ta :) per fortuna il pupo era troppo piccolo per l'indottrinamento...
    Poi abbiamo avuto (in 2 anni e qualcosa) una peruviana trovata tramite agenzia, totalmente incapace a tutto tranne che stabilire la sua retribuzione: durante il periodo di prova 10 euro all'ora, (vi risulta?) che accompagnare mio marito in taxi alla stazione in partenza con il pupo e valigie (è mancato mio padre ed io ero già andata via) è da considerare "trasferta"... nota che noi abitiamo a 2 km dalla stazione e lei era al corrente del motivo per cui mio marito era in partenza...
    Vabbè il we mi toccava pulire il bagno, va da se che non è sopravvissuta al periodo di prova.
    Poi, per non farci mancare nulla, una Moldava costantemente in debito di ossigeno, in due mesi estivi che ha trascorso con me (ho dovuto prendere maternità facoltativa per sostenere la situazione) ha chiesto tre volte l'anticipo dello stipendio.... in più trattava il pupo con la dolcezza di un generale prussiano, mi consola che non è mai rimasta un minuto sola con il piccolo... anche lei non confermata.
    Al momento abbiamo una guatemalteca da sei mesi, un pò cagionevole di salute (ogni tanto sta a casa che non si sente bene) non è un fulmine di guerra, ma almeno è paziente con il bambino, ora è incinta e se va tutto bene a giugno ci molla.
    A questo punto mi chiedo: sono io sfigata, sono io incapace a scegliere le persone, sono loro tutte uguali?
    Inutile sottolineare che abbiamo sempre offerto una posizione con regolare contratto, paga oraria persino un pelino sopra la media, ferie, 13ma etc etc. ci facciamo seguire (a pagamento) da un caf per inps, cud, busta paga, nn so ditemi che non sono sola...
    Notare che il bimbo va al nido e che le spese di bs si sommano a quelle del nido privato, in quello pubblico più comodo per noi non c'era posto.

    Anche se forse non è lampante la risposta ha a che fare anche con il coming out politico

    Conni
    ps Paola, ti seguo spesso, qualche volta ho anche commentato, non ho un blog e neppure un'email, che non sia quella aziendale, mi dispiace essere anonima ma non so come fare diversamente.
    pps scusa per il logorropost

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  26. cavolo ragazze, che esperienze! forse dovrei fare un post sulle baby sitter in generale, anzi forse dovrei/dovremmo scriverci un libro. tra l'altro: lo sapevate che qualche mese fa è uscito credo in Inghilterra un libro che racconta il punto di vista delle ragazze alla pari? s'intitola Au pair e l'hanno scritto Daniel Miller e Zuzana Barikova: «Non ci aspettavamo di raccogliere esperienze essenzialmente negative. A Londra ogni anno migliaia di giovani ragazze straniere cercano una sistemazione alla pari». In Italia il punto di vista è rovesciato. «È più facile azzeccare un amministratore delegato che una au pair affidabile» dice l' imprenditrice Marina Salomon.
    detto ciò io ho una baby sitter ufficiale che viene dal Perù ed è... Testimone di Geova! però è adorabile, così come le sue figlie (3 + un maschio che fa il magazziniere all'Essebrutta), le quali ci danno sempre una mano in momenti di bisogno: ora per esempio che la francese se n'è andata, una delle ragazze, 18enne, prende tutti i giorni il treno da Magenta a Milano per venire da noi dopo la scuola e occuparsi del Pupo. La cosa pazzesca è che non vuole soldi! Solo quelli del biglietto del treno.
    Anch'io purtroppo, come Conni, pago lei + il nido del Pupo - inevitabile perché durante l'inverno i bambini si ammalano e ho bisogno di qualcuno che sia a casa nell'emergente. Ecco un altro commento logorroico!

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  27. @conni, il tuo coming out politico non e' ovvio, sei della lega e vuoi cacciare tutte le babysitter straniere??
    Le vostre babysitter non ce l hanno un nome che vengono definite la moldava, la peruviana, la filippina, ecc...??

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  28. @anonimo: no, il riferimento di Conni è al fatto che in italia a differenza che in germania, francia, etc, dobbiamo pagare il nido per i nostri bambini.
    le nostre baby sitter hanno un nome ma è più facile identificarle per nazionalità. oltre che forse, per alcune, più rispettoso della loro privacy. e tu, non ce l'hai un nome?

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  29. @Paola, forse ci sta meglio un libro, se vuoi ne ho altre capitate a mie amiche... tipo la baby sitter di una conoscente trovata a lavarsi i capelli (non vive con loro) che aveva lasciato il duenne da solo in giro per casa...
    Oppure la mia equadoregna testimone di G che è stata chiusa in camera da mio figlio, all'epoca 18 mesi.
    Evento che mi ha consentito di tornare a casa infrangendo la barriera del suono... ancora mi chiedo come ha fatto il pupo a chiuderla nella, diciamo, zona notte.
    Aka non in una camera, ma fuori dal disimpegno ci sono due porte per intenderci, deve essere uscito dalla camera in cui avrebbe dovuto giocare sotto il suo vigile sguardo :S essere andato diciamo nella zona giorno, aver chiuso la porta e girato la chiave nella toppa in tre secondi netti, secondo la sua versione... a me la cosa pareva più compatibile con un bambino lasciato a trafficare da solo per almeno 5/10 minuti.
    @anonimo: io ne facevo solo una questione di loro privacy.

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  30. si ce ' ho un nome, barbara (barbaratrapani@yahoo.it)
    A dir il vero non mi convince molto che chiamare la gente per nazionalita' o per tendenza all inchiattamento sia un modo per salvaguardarne la privacy. Ma mi saro' confusa. Chiudo la parentesi polemica con questo, e credo anche la frequentazione del blog. Ciao

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  31. sì barbara, ti sarai confusa. pazienza, troverai altri blog da esplorare. (ps io direi "inchiattimento" e non "inchiattamento", mi sembra suoni meglio. chiudo anch'io la parentesi polemica). @Conni: capisco che tuo figlio possa aver chiuso la signora nella zona notte, a 18 mesi; mio figlio l'anno scorso a 15 ha chiuso mia madre fuori casa.

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  32. incroyable, mais très drôle!

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  33. @papongi, you don't impress me much: so che stai usando il traduttore automatico!

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  34. premesso che anche a me secca restare anonima, ma non so come fare (sono la Cri)...
    che ganze che siete! e che avventure clamorose che avete!
    io sono tornata al lavoro quando GemmaGemmina a febbraio non aveva ancora 4 mesi e non mi piaceva l'idea di lasciarla ad una ragazzina (i nonni abili sono in un altra città e le iscizioni al nido comunale non erano ancora aperte) e sono stata banalmente fortunata trovando una signora in pensione che si diverte come una matta a tenere la bimba e a mettrela sull'altalena adesso che ha 7 mesi (aiutoooo)! i problemi gravi li ho avuti invece con una badante ITALIANA della mia mamma ed anche su questo ci sarebbe da gettare fiumi di inchiostro.
    comunque che ganze che siete è troppo divertente leggere le vostre avventure, io sono fortunata per ora GemmaGemmina non combina disastri, ma vi aggiornerò!!!

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  35. @paola: hahahahahahahahahaha, touché!!!
    Potrei dirtelo anche in maori!!!

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  36. Paola, help. Non dico mai "t..ia" ma sto cercando qualcuno che mi aiuti a fare le pulizie ma scappano tutte a gambe levate...
    Sarà per i miei violenti coming out politici? No, non farlo non farlo! (Il reale problema è che non è in questa vita che Pisapia è un malandrino, era nella precedente...)
    Ok, è ufficiale, straparlo...

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  37. Purtroppo mi trovo ad essere d'accordo con Barbara. Avevo già trovato di pessimo gusto gli altri post sulle ragazze au-pair, ma leggere questi commenti è spaventoso. Sembra che le mamme con senso dell'umorismo e che amano definirsi moderne si trasformino nei peggiori datori di lavoro. Mi sarò sbagliata anch'io, e troverò sicuramente tanti bei blog. In ogni caso care signore sappiate che sputtanare chi ha lavorato per voi non fa per niente ridere. Non fa sembrare peggiori le vostre tate che, poverine, non hanno il beneficio di un nome, fa solo sembrare voi tanti patetiche copie delle mamme radical chic alla "Nanny diaries". Ciao,
    Chiara

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  38. accidenti quest'ultimo commento mi era proprio sfuggito. chiara sei fuori strada - tanto non leggendomi più, non lo scoprirai mai, ma te lo dico lo stesso. io sono una datrice di lavoro ottima, generosa, comprensiva, accogliente, onesta, in ascolto, sempre pronta a giustificare. E come me, credo, molte altre mamme che hanno scritto qui. Ma tu per qualche misteriosa ragione vuoi difendere le povere tate "senza nome" - come se chiamarle per nome, Alexandra, Dinah, Monika, migliorasse l'opinione che abbiamo di loro. Be' sappi che non sono tanto "povere", se ci sentiamo di descriverle in questi termini. E poi: patetica copia, scusami tanto, sarai tu. Ciao ciao.

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  39. ciao paola , ho letto due post che hai scritto riguardo le ragazze alla pari che hai ospitato. ho 21 anni e sono stata ragazza alla pari per ben tre volte, prima in olanda, e fino a poco tempo fa nelle fiandre.
    dal momento che tutti i tuoi post che ho letto sulle ragazze alla pari sono negativi, mi chiedo se siano loro il reale problema.mi chiedo in ralta che genere di problematiche possano avere dei bambini che vengono "scaraventati" dai propri genitori per 4 ore al giorno nelle mani di una teenager(o poco piu) sconosciuta e magari con consistenti problemi di comunicazione con i bambini ( vista la lingua).le mie esperienze non sono state sempre negative ma devo dire che la maggior parte di questi bambini HANNO SERI ED EVIDENTI PROBLEMI COMPORTAMENTALI, come picchiarsi da soli riportando ferite anche profonde , o piu in generale assumere atteggiamenti NEVROTICI, violenti o palesemente depressivi. spero che tu possa leggere questo messaggio con spirito critico e che tu possa renderlo utile per te stessa e per la tua famiglia.

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