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Vi aspetto!

martedì 26 aprile 2011

Come Mike Delfino si è guadagnato il suo soprannome

A volte le soddisfazioni più grandi vengono da un pezzo di ceramica sospesa
Finalmente Mike Delfino - il mio Mike Delfino, non quello di Casalinghe disperate - può dichiararsi degno del suo soprannome. Spero che il resoconto che segue vi appassioni: da settimane il bidet di uno dei nostri (innumerevoli) bagni aveva qualche problema. L'acqua scendeva pianissimo, pianissimo... negli ultimi giorni, praticamente goccia a goccia. Ci abbiamo versato dentro litri di Idraulico Liquido, ma non è servito a niente. Finché ieri sera, io:
"Dai Mike, aiutami a smontare il bidet."
"Eh? Ma se sono quasi le dieci."
"Che c'entra, scusa? Se ti faccio lavorare a quest'ora mi metti fuori la tariffa notturna?"
"Ma chiamare un idraulico, no? Noi nel frattempo potremmo guardarci un bel film."
"Macché idraulico. Ti chiede ottanta euro per un lavoretto da niente."
"Hai mai smontato un bidet in vita tua?"
"Io? Certo. Quand'ero ragazza tutte queste cose le ho sempre fatte da sola. L'impianto elettrico, imbiancare... e poi ho guardato un tutor su internet."
"Su come smontare un bidet?"
"Guarda che esistono tutor su qualunque argomento".
(...)
Nella mezz'ora successiva Mike ha acconsentito a sdraiarsi con me sul pavimento del bagno e ad aiutarmi a smontare il bidet pezzo a pezzo, sifone compreso. Se da piccoli vi piacevano il lego o il meccano sappiate che non è poi tanto dissimile. A un certo punto il mio prode compagno ha pure esposto il linguino da rettile (il linguino tipico di quando fai un lavoro per cui occorre concentrazione). Alla fine nel tubo del bidet abbiamo trovato:
- un piccolo delfino di plastica dura, un tempo blu, ora un colore che non vi dico;
- una conchiglia (vera) parzialmente disgregata dall'Idraulico Liquido;
- il tappo di una bottiglietta d'acqua;
- altri coacervi che non intendo descrivere.
Una soddisfazione che non si può dire. Anche perché il sanitario, rimontato, funziona alla perfezione e abbiamo pure risparmiato i famosi ottanta euro. Peccato che poi stanotte i Pupi abbiano tossito ininterrottamente e io abbia dormito 15 minuti in tutto, e che stamattina il Pupo stesse già minacciando nuovamente lo scarico con un calamaro di gomma, al grido di "Mare! Mare!". Quando l'ho visto ho pensato: ah, quei tentacoli plasticosi, dove glieli metterei.

ps sono disponibile per consulenze su scarichi intasati & simili.

mercoledì 20 aprile 2011

Le grandi domande della vita

Incidenti domestici e dintorni
1. Perché, qualunque sia la coda che scelgo al supermercato, essa è automaticamente destinata a divenire la più lunga?
2. Perché i pediatri continuano a dirci "Signora l'antibiotico non serve a niente, visto che al 99% si tratta di un'infezione virale" ma poi, alla prima dose di amoxicillina, al bambino passa istantaneamente la febbre e pure il mal d'orecchio?
3. Perché quando apro una nuova confezione di caffè 9 volte su 10 ne rovescio almeno un terzo nelle fessure della cucina?
4. Perché ogni volta che compro le uova, quando poi arrivo a casa scopro di averne rotta almeno una?
4bis. Perché ogni volta che compro i lamponi (a 2 euro al grammo) poi me ne dimentico e li ritrovo maciullati in borsa, tra l'agenda e il portafoglio, dove li avevo messi per "essere sicura di non schiacciarli col resto della spesa"?
5. Perché quando finalmente riesco ad andare in piscina poi (una volta pagato l'ingresso) mi accorgo di aver lasciato il costume a casa?
6. Perché: se accompagno la Pupa all'asilo col passante ferroviario, qualcuno decide di sopprimere tre treni consecutivi nell'ora di punta; se decido di portarla col tram, una macchina parcheggiata in doppia fila ci blocca per venti minuti; se vado in auto, all'improvviso aprono un nuovo cantiere per la metropolitana (che sarà pronta quando nasceranno i miei nipoti)?
7. Perché mi presento alla vendita di jeans di campionario per la stampa senza l'invito, che era obbligatorio, e mi faccio rimbalzare?
8. Perché ogni mercoledì mi lascio convincere da un collega ad "assaggiare lo sgombro al forno, che è buono e fa bene" in mensa?
9. Perché prendo il caffè alla macchinetta, poi mi dimentico di aver pigiato il bottone, lo schiaccio di nuovo facendo calare il primo bicchierino nel secondo già pieno = caffè dappertutto, soldi buttati, occhiate di pietà degli astanti?
9bis. Perché, alla suddetta macchinetta, schiaccio sempre il maledetto tasto 62, che ti ciuccia i soldi ma ti fa restare incastrata la bottiglietta d'acqua?
10. Perché mio figlio, aka il Pupo, si diverte tanto a sputare sul gatto dei vicini, per giunta nel momento esatto in cui i vicini escono di casa? Peraltro i suoi sputi sono esilaranti perché di brevissima gittata e mira scarsa o nulla, quindi più che altro si sbava addosso da solo.

Se foste così gentili da dirmi cosa capita a voi lo troverei molto consolante. Però non posso promettervi un altro Quaquerello.

sabato 16 aprile 2011

Colpi di tosse

Sul filo di lana, hanno vinto loro
Ebbene amici, stavolta ero proprio molto indecisa e anche per questo ho esitato un po' a pubblicare il risultato dell'ultimo concorso. Ma alla fine... la vincitrice del Quaquerello è Greta, che ha digitato su eBay la parola "utile" ottenendo questo elenco:

1)MANOVELLA AVVOLGI CORDA PER CHITARRA, la cui descrizione recita "accessorio SEMPRE UTILE che non ha bisogno di spiegazioni". Certo, ne ho sempre uno in borsa, insieme ai fazzoletti di carta.
2)VECCHIO ROBOT VINTAGE BAXINGER, fa parte della trilogia di Bryger e Sasuranger, UTILE per ricambi. Chi di voi non ne ha uno a casa cui sostituire una lama rotante o un razzo missile?
3)CENTRO TAVOLA ANTICO, UTILE PER IMPREZIOSIRE UNA VETRINA DI ANTIQUARIATO... ma la cosa migliore è la descrizione: "in vetro d'epoca, con greca satinata, impreziosita da fiori di oro zecchino (credo). Sicuramente il tempo le ha fatto perdere parte del dorato" ... sarà quello! "il tutto come ritrovato in una vecchia soffitta di famiglia".
È veramente repellente, ma antico e proprio utile, per 9,90 euro è vostro!
4 LA TOSSE È UTILE. COLPI DI TOSSE Antologia letteraria legata alla tosse con pagine di Conrad, Chandler, Kafka, Catullo etc. Usato ma in ottime condizioni.
5)POGGIA PIEDE A VENTOSA MULTIUSO PER DOCCIA, UTILE PER LA DEPILAZIONE DI GAMBA E PIEDE. Multiuso? scorro l'annuncio e trovo 2 foto: una è quella di apertura dell'annuncio con un piede smaltato poggiato e una mano con rasoio, l'altra è una foto hard con lei aggrappata al bocchettone della doccia, lui dietro, e il piede poggiato, effettivamente, sul supporto in pvc a ventosa.

Devo ammettere che
a) Girandola Precaria ha vinto il premio della critica e
b) a farmi propendere per Greta è stata un'esperienza personale. Ebbene sì. È tutta la settimana che i Pupi hanno la tosse e siamo tornati a svegliarci anche sette, otto volte per notte; cioè io, visto che Mike Delfino quando dorme è perso nell'Iperuranio; se non mi sparo è solo perché penso al titolo del libro segnalato da Greta ("La tosse è utile") e mi dico vabbè, tutto ha un senso nella vita, evidentemente anche l'insonnia.
Riguardo al tema "malattia", va detto che Pupo e Pupa già vanno manifetando chiaramente la differenza di genere. Mentre la Pupa tende a chiudersi nel suo dolore, con dignitoso riserbo, e a badare a se stessa affinando col crescere dell'età il lato ipocondriaco tipico di noi donne ("Mamma, è normale da 5 anni avere la tosse?"), il Pupo ogni volta che gli cola il naso sembra che gli sia passato addosso un trattore, e nelle ore notturne s'accresce la sua tendenza al dramma. Due giorni fa, ore 00.30, io ero nel primo sonno:
"Bluaaaaargh! Bleck! Buuorf!"
E poi.
"Maaaaaaaammmmaaaaa!"
Corro - come al solito sbattendo contro tutti gli stipiti - in camera sua e lo trovo seduto sul letto, singhiozzante e piangente. "Maaaammma! Il mio letto è Magnato!"
"Oh popo, oh amorino, ma cos'hai fatto hai gomitato per la tosse?"
"IL MIO LETTO È MAAAGNATO!"
"Sì amore me l'hai detto, adesso andiamo in bagno e la mamma ti lava, bevi un po' d'acqua e cambiamo le lenzuola, non urlare che svegli la sorelli..."
(Pupa, in tono rassegnato): "Mamma, la prossima volta che coso fa così io vengo in camera vostra e ci dormite voi, con lui."
(Io, raccogliendo il Pupo e il gòmito): "Amoroso, ora vieni che la mamma ti cambia. Vieni vieni vie...". "Bluaaargh! Bleck" Buoorf! MI ACCENDI LA LUCE!"
"E che ti cambia, se anche vedi quel che vomiti? Ma poi, da quando hai imparato a parlare così bene?"
"IL MIO LETTO È MAAAGNATO!".
(Io, strabica per la stanchezza e con una macchia di vomito sulla maglietta blu che porta la scritta 'Maraone 11', residuo di quando giocavo a calcetto al liceo) "Questo l'avevo capito. Ora però andiamo in bagno, vieni amore".
Finalmente in bagno bagno, il Pupo è un Jackson Pollock di bave, rigurgiti e altre cose schifose che non vi sto a descrivere troppo. Cerco di spogliarlo tenendolo in piedi davanti al bidet. Lui si china verso il bidet, tossisce e ci rivomita. Poi, ripensamento, si volta a destra verso la vasca: un bel vomito sulle paperelle e in ogni singolo poro della spugna di mare naturale vegetale pagata una sassata. Poi mi guarda con l'aria improvvisamente calma, si pulisce la bocca con la mano destra e se la passa tra i capelli. Penso se avessi una sigaretta ora, la fumerei. Il tempo di chiedermi e ora che faccio, lo metto sotto la doccia nel cuore della notte, lo ributto a letto nel suo vomito e fingo indifferenza, vado a vivere a Kuala Lumpur, lui dà un ultimo colpo di tosse e mi vomita sui piedi. Il contrasto tra lo smalto rosso e i residui di cibo è davvero qualcosa. A quel punto come un mantra mi ripeto mentalmente la tosse è utile, la tosse è utile, la tosse è utile e decido: questo Quaquerello deve vincerlo Greta.


venerdì 8 aprile 2011

Occasioni (con concorso!)

Dice: "Hai voglia di spendere soldi non tuoi per una buona causa?"
Qualche settimana fa mi scrive una tipa carina di eBay: "Abbiamo pensato di scegliere te e altre tre blogger per un'iniziativa benefica. Noi vi diamo un budget - per la precisione 250 euri a cranio - e voi li spendete per arredare una stanza".
"Una stanza di che? Il mio fidanzato è nel settore, abbiamo già abbastanza benefici, grazie."
"Nonnò, qui ti parlo della stanza dei pupi di una casa-famiglia. Si chiama Dammi la manina, sta dalle parti di Milano. Noi ci mettiamo i soldi, voi fate un'esperienza d'acquisto su eBay, poi se vi fa piacere la descrivete sui vostri illustrissimi blog".
"Ok - sai che di solito non faccio queste cose, ma per i pupi di Dammi la manina sì. Che poi, ho guardato la presentazione e mi è subito venuto un sussulto. Confesso inoltre di trovare estremamente divertenti le esperienze d'acquisto su eBay."

Credo di essere stata abbastanza brava: il mio compito era occuparmi dell'angolo "studio" e ho preso tavolino, seggioline colorate, una lavagna con pallottoliere che quando il venditore ha saputo dove sarebbe andata a finire non ha voluto un centesimo (!) e, fichissimo, ce l'ha regalata, e poi un botto di pennarelli, tempere, gessetti, quaderni, libri, album da disegno... Ora aspetto che un corriere passi a ritirarli per consegnarli ai pupi. Vado un po' off topic: voi ci avete mai provato a digitare "infanzia" su eBay, come chiave di ricerca?
Io sì.
Ecco un piccolo elenco di cose che ho notato:
- impazzano i cuscini da allattamento. Per me una delle invenzioni più inutili della storia, assieme al phon per orecchie (esiste davvero) e al cono gelato a motore (ruota su se stesso per evitarvi la fatica di girarlo a mano per leccarlo).
- impazzano anche i box "come nuovo". Vedi sopra. Siete mai riuscite a tenerci i vostri figli? Io il Pupo, una volta, per 30 secondi.
- C'è tutta una sezione "nostalgia balilla", che mette in asta a carissimo prezzo francobolli del ventennio fascista raffiguranti neonati e lattanti (se li tengano).
- Amarcord: i Giochi del Commodore 64 "originali e come nuovi" (se non ve li ricordate siete troppo giovani per leggere questo blog), e l'enciclopedia per ragazzi "I Quindici", proposta da almeno otto venditori diversi.
- Libri: l'imperdibile "La mia infanzia" di Massimo Gorki, del 1921, casa editrice L'Avanti!. L'altrettanto imperdibile "Atlante della dentizione nell'infanzia", in vendita a soli 28,50 euro. E poi, l'oscuro "la mia infanzia criminale". Istigazione a delinquere per minori di 6 anni.
- I misteriosi "tre biberon con dosatòr", più un altro "biberon con tettarèll". Il venditore avrà fatto l'equazione: biberon-dosator-tettarell. Sennò bisognerebbe chiamarli biberoni (scusate, il mio senso dell'umorismo sta peggiorando).
- Lo stesso negozio eBay mette in vendita due cavalli a dondolo con identica descrizione: "Cavallo prima infanzia primi passi". Uno costa 54 euro, uno 83 (quello da 54 dev'essere zoppo).
- Se vostro figlio è un tipo raffinato e schifa il vasino, con 250 euro potete acquistare un vero cessetto supplementare "con scarico a pavimento". Un microwater aggiuntivo che volendo potete piazzare in mezzo al soggiorno.
- L'annuncio più bello del mondo è quello che mette in vendita un piccolo tavolo da giardino con panche. C'è una foto che lo illustra, con i soliti bambini angelici seduti al tavolo composti e ben pettinati. Il venditore ha specificato: "Oggetto come nella foto, ma senza bambini".

Ok. Ora, chi mi fa un altro elenco di cose divertenti trovate su eBay (non solo nell'area infanzia) vince un Quaquerello. Ne bastano cinque, su dai, non è un grande sforzo. Il giallo pupazzo vi attende.




lunedì 4 aprile 2011

Parigi è sempre Parigi

Io, che sono una che ama le sorprese
Il giorno del mio compleanno mi sento dire da Mike Delfino: "E come regalo, quest'anno... un bel viaggio! Però la meta non te la dico. È una sorpresa!"
(Io): "Da soli o con i Pupi?"
(Mike): "Da soli, da soli. Ho già pensato a tutto io, tranquilla. Partiamo sabato sera e lunedì mattina sarai già di ritorno in ufficio, senza perdere neanche un'ora di lavoro".
(...)
La mattina dopo chiamo mia madre (=la Baby Sitter straordinaria): "Mamma, ti ha detto Mike che partiamo, vero?". "No, non ne so nulla. Quando?". "Sabato sera, e stiamo via fino a lunedì... pensavo te l'avesse chiesto". "No, ma non ti preoccupare. Io posso tenerne anche cinque, di bambini. Io ho fatto tre figli, sai? E una eri tu. Poi sono arrivati i gemelli. Ti assicuro che non è stato faci...". "Sì, me l'hai già raccontato". "E tua nonna mica vi teneva. Tutto da sola, ho fatto. Altro che viaggi...". "Grazie, mamma". "Figurati. Non c'è di che".
(...)
La sera dopo, a letto, prima di addormentarci: "Ah, sono proprio contenta di partire. E poi mi piacciono le sorprese". E Mike: "Sì. Poi anche se ci siamo già stati, Parigi è sempre belliss...". "Vuoi dirmi che andiamo a Parigi?". "Mavvà. L'ho fatto per depistarti". "Depistarmi da cosa? Io non avevo nessuna idea". "Appunto: da niente. Volevo depistarti dal nulla". "Non sei molto bravo a mentire, lo sai?". "Tu pensa quello che vuoi. Se vuoi credere che andiamo a Parigi, libera di farlo".
(...)
Venerdì mattina: "Mamma, allora è tutto a posto? Partiamo domani sera". "Cooosa? Paola tu devi essere completamente rimbambita. Non mi hai detto niente! Dove andate? E i bambini, chi ve li tiene?". "In teoria non dovrei saperlo, ma credo a Parigi, anche se ci siamo già stati. E i bambini, se ti ricordi...". "Parigi è sempre Parigi. Parigi val bene una messa. Andate a mangiare il piede di maiale nell'omonimo ristorante, però in francese, di Les Halles. Comunque non mi avevi detto niente". "Non sono sicura che andremo a Parigi. E guarda che te l'avevo detto. Non ti ricordi?". "Come faccio a ricordarmelo, se non me l'hai detto? In ogni caso non c'è problema. Posso tenerne anche cinque, di bambini. Sai, in fondo ho fatto tre figli..."
(...)
Sabato pomeriggio, ore 16.30: "Stella, metti in borsa il costume da bagno. Dove andiamo noi, serve il costume da bagno". "Bugiardo. Secondo te a Parigi lo troviamo, il mercato delle pulci?". "Non rispondo a domande trabocchetto. Infila in borsa quel costume".
(...)
Sabato, ore 19.30, davanti al cartellone delle partenze di Orio al Serio:
PARIS BEAUVAIS - ORE 20.30 - GATE 16.
"Sei contenta, Stella?"
(...)
Ore 22.30, all'aeroporto di Paris Beauvais, signorina francese gentile: "Per arrivare in città ora dovete prendere un bus. Sono 80 chilometri, ci vuole circa un'ora e mezza fino a Porte Maillot, poi da lì chiamerete un taxi fino all'albergo. Al ritorno dovete essere alla stazione dei bus tre ore e un quarto prima: il vostro volo è alle 8.30 di lunedì mattina, quindi presentatevi puntuali alle 5.15."
Be', che dire. Abbiamo passato a Parigi una dozzina di ore meravigliose.


P.S.
1. Stanotte non ho chiuso occhio per l'ansia: mi succede sempre quando so che devo svegliarmi all'alba (sarei MOLTO curiosa di sapere se succede anche a voi).
2. Sul taxi che ci portava alla stazione degli autobus, Mike Delfino ha blandamente litigato con l'autista che giocava a poker (Texas Hold'Em) sul telefonino mentre guidava. Mike Delfino quando dorme poco perde il senso della misura. Diventa divertente e, assieme, logorroico. "Io sono un padre, sa? Un padre di due bambini. Magari è padre anche lei. Così sta mettendo a repentaglio la nostra sicurezza. Io pago per questo servizio, sa? E pretendo che lei stia attento mentre guida, non che giochi a uno stupido giochino. No, non mi importa nulla se perde la partita...". Poi abbiamo preso l'orrido bus, e alla fine siamo arrivati a Beauvais con due ore di anticipo sulla partenza dell'aereo. In più, l'aereo era in ritardo di 40 minuti.
A un certo punto un tizio mi è passato davanti in coda al check-in. Gli ho detto: "Embè?". E lui, con tono molto french-snob: "Che problema c'è? Cos'hai, paura di restare a terra?". Ma vi pare? Per punirlo gli ho starnutito a sua insaputa sulla giacca. Mike mi ha visto: "Ma dovevi proprio fare una schifezza simile?". "È già tanto che l'abbia lasciato vivo". Quando non dormo mi innervosisco facilmente.
3. Dopo l'atterraggio ho chiamato mia mamma. "Tutto bene?". "Ieri tuo figlio ha voluto fare otto giri in giostra, poi quando ho cercato di convincerlo a tornare a casa ha pianto e ha fatto un sacco di scene. Comunque tutto a posto. Certo, per me è stato un po' stancante. Sai, alla mia età...". (...)
4. Alle 13.15 mi hanno telefonato dall'asilo del Pupo: "Ciao Paola, sono la maestra Alice, nontipreoccupareilPupostabene. Ti chiamo perché stamattina l'ha lasciato qui la nonna, ma poi nessuno è venuto a prenderlo. Ne sai qualcosa?". Io chiamo subito la tata peruviana, a casa: "Mamacita, ma oggi non ci vai, a ritirare il Pupo?". "Oh MadredeDiòs. Pensava que era venuto con voi alla Francia. Desculpe". "Nessun problema. Ora però vai all'asilo, eh? Grazie. Sai com'è."