Sono incinta: come lo dico in ufficio?
Help! Accorato appello a tutte le mie lettrici: chi di voi ha voglia di farsi intervistare per un giornale di cui in seguito vi dirò il nome, sul tema "aiuto, sono incinta e non so come dirlo in ufficio"?
Sto cercando di dare una mano a un'amica che prepara un'inchiesta e non riesce a trovare volontarie che rispondano ai seguenti requisiti:
- aver avuto qualche difficoltà sul lavoro nel momento di annunciare la gravidanza, per svariati motivi: capo-negriero, contratto che scade e non sarà rinnovato, invidie tra colleghi/e, paura di demansionamenti e/o mobbing al rientro, vi hanno assunto da 2 giorni, avete fatto 3 bambini in 3 anni... cose così.
- che abbiano voglia di mandarmi una propria foto carina, in cui sono sorridenti, e che abbiano max 35 anni. anche meglio se più piccole, perché le lettrici del giornale sono 20enni! (ho leggermente modificato queste due righe, per essere più chiara e non dare adito a fraintendimenti). ps: la foto verrà pubblicata, e con essa nome, cognome e occupazione dell'intervistata (oltre che le sue dichiarazioni!)
Avete voglia di aiutarmi? Se sì, scrivetemi anche in privato a pmaraone@gmail.com
Se invece volete solo commentare... accomodatevi: avete vissuto personalmente quest'esperienza? Come ve la siete cavata? Avete dei "trucchi" da consigliare? Mosse da fare/mosse da non fare, strategie possibilmente non suicide, suggerimenti brillanti?
Vorrei quasi rimettere in palio un Quaquerello ma non ce l'ho... pensate che quello che ho spedito a MammaMaila, vincitrice dell'ultimo concorso, non funziona (pile ossidate e contatti rovinati). Non riesco a capire perché - quando l'ho inscatolato era perfetto - ma ammesso che la sorte benigna me ne faccia trovare un altro prima o poi, avverto l'obbligo morale di rispedirlo a lei.
Ho traslocato su erounabravamamma.it
Vi aspetto!
mercoledì 2 febbraio 2011
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...peccato... sono over 35!!!!
RispondiEliminaIo non ho figli ma se un giorno rimarrò incinta il mio capo la prenderà come un'offesa personale e probabilmente al mio ritorno (soprattutto se dovessi decidere di stare a casa più di 3 mesi) mi metterà a lavare i piatti.
RispondiEliminaAh, non lavoro in un ristorante!
Già sai che io le mie difficoltà le ho avute... e ho meno di 35 anni... ma la foto è obbligatoria?
RispondiEliminaOddio, mi hai fatto venire in mente quando ho detto in ufficio che ero incinta per la seconda volta. Mi hanno chiesto di tacere con i vertici e così ho fatto. Poi è arrivato il 4° mese, poi il 5°... non potevo più stare zitta! Appena l'ho annunciato, costretta dall'aspetto fisico, hanno cacciato il mio capo! :-) Come se m'avesse messa incinta lui!!! ahahaahah
RispondiEliminaquando sono rimasta incinta, per sollevarmi da questo tipo di imbarazzo, il nostro caro ministro dell'istruzione mi ha risolto il problema: tagli alle insegnanti...grandiosa!! ancora la sto ringraziando!!! ;-)
RispondiElimina@mamma pellona, sì la foto è obbligatoria... ti scrivo in pvt
RispondiElimina@lalaiza, hai mica amiche under 35 con storie analoghe? grazie!
Io problemi al lavoro grazie al cielo no, penso di essere davvero una delle poche fortunate (orari flessibili, telelavoro a richiesta...) però oggi in visita da unA cliente questa mi ha detto che per un anno non posso andare in maternità... si si, chiederò senz'altro il suo permesso!!! ;)
RispondiEliminaa me ècapitato che per un cavolissimo di lavoro in catena il datore di lavoro mi ha chiesto l' età commentando i miei 30anni :perchè sa lei non è vecchia ma neanche così tanto giovane ,continuando il colloquio come un terzo grado :ha il fidanzato, da quanto , pensa di sposarsi a breve, vuole figli ; e tutto per un cavolo di lavoro con tutto il rispetto per questa categoria,senza capire se ero una persona che lavora con impegno .LO so non centra con l'argomento ma mi ha fatto ricordare questa esperienza ed ho sentito il bisogno di raccontarla ciao
RispondiEliminaciao paola , super ander 35 ne ho 25 io di anni troppo poco scommetto! vabè io avevo un contratto in scadenza, ma ho taciuto fino al rinnovo ero solo di 3 mesi, poi dopo quando l'ho detto si serebbero quasi impiccati al ventilatore dell'ufficio, ma almeno ho rimediadato la meternità, solo quella però, dopo di chè niente rinnovo e tanti cari saluti...se ti interessa ti invio pvt!
RispondiEliminaCiao! I mie datori di lavoro appena saputo della gravidanza (cioè a 8 settimane) mi hanno messa in ferie dicendomi che dovevo farmi fare la maternità anticipata perchè così non potevo lavorare. Quando l'ho detto alla ginecologa lei mi ha risposto scandalizzata: non possono metterti in ferie ma devono rilasciarti un foglio nel quale affermano che date le mansioni svolte non puoi lavorare se incinta. ovviamente al lavoro non fanno questi certificati ma ti dicono piuttosto mettiti in malattia. . . Ho avuto solo problemi burocratici insomma( i miei dottori non mi mettono in malattia per niente)
RispondiElimina28 anni, primo bimbo, contratto indeterminato... ora la pupa ha 2 mesi ma appena possiamo faremo il secondo. Vedremo come reagiscono! :P
perchè la mamma dovrebbe essere carina?e se è un cesso e povera l'hanno demansionata nn potrebbe essere interessante?nn capisco...
RispondiElimina@lara, per "carina" non si intende "velina" o "miss italia" ma una fotina riuscita, con un bel faccino nel senso di sorridente, magari vagamente pettinata, chessò un filo di burro cacao sulle labbra, quelle robe lì. che ne dici, ci può stare come richiesta?
RispondiEliminaNiente, sono fuori da tutto: 38 anni, lavoro in proprio, niente capo se non una collega (mia sorella) e naturalmente ho dovuto chiudere baracca e burattini.Secondo la data "collega" avrei dovuto aspettare o cavarmela.....si ma come?comunque mi spiace,sento in giro qualche amica.Ciao bella (già avevo capito che aspettavi il terzo!!!)
RispondiEliminapensa che io in fase di colloquio ho precisato che volevo il part time perché stavo cercando una gravidanza; e mi hanno dato il posto e il part-time; poi sono rimasta incinta durante il periodo di prova e, massima trasparenza e coerenza, l'ho dichiarato; anche loro massima trasparenza e coerenza. non mi hanno rimbalzata!
RispondiEliminaho superato i 35, però ne dimostro meno vale lo stesso? :-)
Io ne ho 35... ma a Marzo sforo nei 36 mi sa che sono fuori!
RispondiEliminaAnch'io precaria da una vita, ho saputo di essere incinta proprio a cavallo della scadenza del contratto. Ho taciuto per i primi 3 mesi, andando in ufficio come se niente fosse nonostante le nausee. Poi una volta rinnovato il contratto per tutto l'anno finalmente l'ho detto al mio capo. Almeno ho potuto godere della maternità pagata! Dopo mi hanno rinnovato un contrattino part time... ma meglio di niente!
io non ho avuto di questi problemi!!!! ho fatto la tesi col pancione e non ho trovato più lavoro!!!
RispondiEliminasono una desperate housewife!!!!
TI è SFUGGITO IL MIO COMMENTO O DEVO INTENDERE CHE SONO FUORI?
RispondiEliminaio non sono carina, non posso partecipare...
RispondiEliminano, a parte gli scherzi. mi sono laureata con la pancia e quando ho spedito i mostri all'asilo e ho cominciato a cercare lavoro, nessuno mi ha assunto finchè non mi è venuta la brillante idea di NON dire più che ero una mamma. il fatto che io non sia sposata e che io sia abbastanza giovane mi ha aiutato: a nessuno è mai venuto in mente di chiedermi se avevo figli. una volta assunta, lo dico in modo naturale, come se fosse scontato (in effetti).
Paola, scusa, lo so che ambasciator non porta pena, ma mi spiace, no, non "ci puo' stare" questa cosa del carina e mandate la foto sorridente, secondo me.
RispondiEliminaIl target del giornale saranno anche ragazze 25enni (o meno) e carine, ma cio' non significa (a) che le lettrici corrispondano a questo target, e (b) che l'inchiesta riuscirebbe nel suo intento con queste limitazioni di base. Io credo che, proprio in questo momento storico, bisognerebbe proprio avere il coraggio di essere diversi, per una volta, mi piacerebbe potessi mandare questo messaggio alla tua amica, magari se non riesce a trovare persone da intervistare, perche' non prova ad osare un po' di piu'? Con stima.
ciao Paola!! anch'io ho avuto quel sentore lì che sei in attesa del terzo..
RispondiEliminaio sono vecchia, comunque ogni gravidanza scatena un casotto ma io, più le colleghe, la preside ecc sono stronze, e più m i viene voglia di farne un altro, anzi: di fare i gemelli, così la maternità raddoppia!!
un vaff di cuore a chi ostcola me mamme in pensieri, parole, opere e omissioni
Non credo di rispondere al target per l'intervista...ho appena compiuto 36 anni, e per quanto riguarda l'essere carine....ve bè. Comunque commento perché io un problema del genere l'ho avuto per la prima gravidanza: anche se il bimbo lo cercavo da circa 2 anni, quasi per scusarmi dell'accaduto, perché eravamo in periodo di superlavoro, l'ho detto oltre il quarto mese (quando non si poteva proprio più nascondere) e ho "dovuto" dire che era "capitato" (sic. lo so che è terribile!!!)e ho continuato a sostenere gli stessi ritmi di lavoro finché ho potuto (alzataccia alle 5.30, 10 km di macchina, treno alle 6,00 - 25km - da Orvieto in macchina con un collega fino a Perugia - altri 60 km circa- in conservatoria stavo in piedi tutta la mattina e dovevo anche prendere e trasportare i volumi che rilegavano gli atti da consultare, poi altri 60 km per il ritorno, pausa panino e via a scrivere al pc fino alle 16 - poi ancora 25 km di treno e 10 di macchina). Al settimo mese di gravidanza ho avuto problemi di pressione. Il gine mi ha proibito di continuare a sostenere quei ritmi così lavoravo 3 giorni a settimana la mattina in ufficio fino a poco prima del parto. Sono tornata al lavoro quando ho cominciato lo svezzamento di Lorenzo (a 5 mesi ho cominciato con la merenda) e lavoravo il pomeriggio dalle 2.30 alle 6.30 sempre in un clima da "fedifraga ci hai messo nei casino ora il tuo lavoro chi lo fa". Dopo alcuni mesi hanno cercato di impormi, da un giorno ad un altro, di lavorare fino alle 19.30. Per me significava, dati gli orari dei treni, tornare a casa alle 21.30 e, con un bimbo di poco più di sei mesi, era improponibile. Mi sono opposta garbatamente, la titolare ha alzato la voce e mi ha aggredita verbalmente, ho preso la porta e me ne sono andata. Dopo un mesetto scarso di gelo completo (parlavo solo con una mia collega che, povera lei, era stata costretta ad occuparsi di cose che prima curavo solo io) la titolare mi ha cercato: non si è scusata ma ha accettato le mie condizioni di orario e paga. Solo a distanza di 2 anni, quando anche lei ha cercato invano un figlio per tanto tempo e le hanno detto che un grosso fattore negativo era lo stress da lavoro, si è scusata dicendo che ora capiva le mie ragioni!!!
RispondiEliminaQuesta volta mi ha fatto subito gli auguri e mi ha lasciato la più grande libertà possibile in tema di orari e sospensione del lavoro per la maternità.
Vorrei sottolineare che tutto questo non è successo nell'ambito di un regolare contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ma di un contratto di "collaborazione" se vogliamo chiamarlo così, dove io sono una libera professionista con partita iva!!!
Scusate se mi sono dilungata ma non ho potuto farne a meno!
Leggere i commenti a questo post mi fa sentire vecchia. Tra sei mesi circa ne avrò 37. Devo dire che non ho avuto gravi problemi con l'azienda x cui lavoro, diritti rispettati e flessibilità negli orari, ma l'ho un po' pagata in termini di professionalità. Sapendo che sarei andata in maternità non sono stata coinvolta in nessun progetto e sono stata messa un po' nell'angolo. Al rientro però la cose sono migliorate!
RispondiElimina@serena: tranquilla, io ne faccio 40 a settembre e mio figlio ha soltanto 15 mesi! Io sono molto molto fuori target, ma la mia esperienza la racconto. Io facevo la cuoca e lungi da me il ritenere di essere in dolce attesa, ma la stanchezza evidente ha condotto una collega a pormi il quesito: "ma non è che sei incinta?" ... uhm, cioè, potrebbe pure esse... boh. Il ritardo c'era ma per me era cosa ordinaria, in un anno solare almeno un paio di cicli saltavano e la regolarità non sapevo cosa fosse! Faccio il test e la risposta oggi ha appunto 15 mesi. Me ne sono accorta a 7 settimane. Ho perso il lavoro a 11 ed ero senza contratto. Per colpa dei forni non funzionanti, che non mi hanno permesso, in un tempo consono, di dimostrare che sapevo fare anche il Pane e quindi guadagnarmi il fatidico Contratto, con annesso divieto di licenziamento (vedi Legge Tutela della Maternità che dovremmo tutte conoscere a memoria, mamme e non! Qui:http://www.gravidanzaonline.it/servizi/) sono disoccupata da allora. E non sono più riuscita a trovare lavoro. Tra l'altro l'ha perso anche mio marito. Stiamo vivendo un incubo.
RispondiEliminaIo l'ho detto "subito"!!! Il guaio è che la collega con la quale condividevo l'ufficio l'ha detto "prima", incinte entrambe, 2 su 2. La mia gravidanza se l'aspettavano, quella di S. no (sposata da 10 anni, 1 bimba di 6 desiderio di altri bimbi 0, invece è arrivata...), questo è l'inizio del primo annuncio, poi c'è stato il secondo, troppo vicino al primo... se interessa posso raccontare il resto, ma ho 42 anni (le gravidanze risalgono al 2006 e 2008). Grazie.
RispondiEliminaIo ho 31anni e un bimbo di 9 mesi...una foto dove non sembro investita da un'asfaltatrice ce l'ho...quindi...ti posso aiutare...devo raccontarti in privato? Vivi
RispondiEliminaIn un paese dove avere un figlio sta diventando un miraggio e l'età delle primipare (o secondipare) si sposta sempre più avanti, cercare under 35 mi sembra già una cosa poco intelligente. Quando poi una donna - anche se ambasciatrice che non porta pena - non sembra avere problemi a dire che devono essere anche carine, allora capisco che per questo paese davvero non c'è più speranza...
RispondiEliminaviene da pensare che è un miracolo che non le abbiano richieste "di carne fresca", come è abituata a fare la nostra dirigenza politica ultimamente.
Non so, ma sinceramente non so dirti se leggere quei requisiti mi ha causato più rabbia o nausea.
Raffaella
certo che il fatto che dai commenti sembra che la prima reazione sia "vediamo se recupero una foto decente", quasi una preoccupazione, per poter poi acquisire diritto di parola, dovrebbe far (e farci) pensare molto, ragazze...
RispondiEliminaa tutte le talebane che si scandalizzano per la foto con il sorriso dico che è ora di smetterla con l'indignazione a priori, che nessuna di noi si presenta a casa d'altri vestita con degli stracci e con i capelli sporchi.
RispondiEliminala foto di una persona con un aspetto carino rende giustizia a chi è fotografata non al giornale che la pubblica.
francesca s.
La foto ve la risparmio, ma la storia ve la racconto.
RispondiEliminaUn giorno di punto in bianco,ricevo una raccomandata da parte del mio datore di lavoro, era la lettera di licenziamento, compresi i giorni di preavviso, per giusta causa, ossia ridimensionamento del personale. I fortunati siamo stati in 2, io e un mio collega che ogni tanto si "permetteva" di usufruire dei giorni di paternità.Come primo impatto mi sono fatta una bella risata: sarà stato un'errore, io che sono sempre disponibile per gli straordinari, rinuncio alle ferie per amor di pace tra colleghi, e non solo, sono la prima a cui affidavano i loro amici perchè si fidavano ciecamente del mio lavoro.
Inizio a ragionare: beh se hanno licenziato me ne avranno fatto fuori almeno altri cinque: 2 liberi professionisti, i due pensionati che continuano a lavorare di cui una non ha nemmeno il titolo di studio adatto alla professione,e il collega assunto insieme a me che tra l'altro non ha famiglia, io invece si.Ah poi ci sono anche due colleghe assunte dopo di me, no ma loro sono state spostate nella nuova società.
Nel giro di pochi giorni si scopre che siamo stati gli unici 2 ad avere questo privilegio.
Li capisco che è una vera e propria discriminazione "familiare" sia io che il collega siamo gli unici ad aver un figlio sotto i due anni,e quindi ad aver diritto ad assenze giustificate per loro(premetto che in un anno di lavoro mi sono assentata 3 giorni per i vaccini).La mia risata si trasforma in rabbia.
Chiedo una settimana di ferie di cui dovevo ancora usufruire,e inizio ad informarmi su come poter contestare questa ingiustizia, vado al sindacato, all'ispettorato, e inizio a star male. Pensavo fosse tutta la tensione per il torto subito, avevo l'affanno.
Scherzando mio marito mi dice: vedi se fossi incinta non ti potrebbero licenziare.
Io rispondo: peccato non c'è questo pericolo, ma sarebbe stato veramente divertente poter andare a consegnare il certificato di gravidanza.
Passavano i giorni; non tanti a dire il vero, e il ciclo non arrivava.
Ma sicuramente era la tensione, figuriamoci avevo anche i dolori che incombevano.
Mio marito: si si bella mia secondo me tu sei incinta.
Io: ma và non ho nessun sintomo, e poi figurati se sono così fortunata da restare incinta senza cercarlo per giunta in un momento così particolare. Però sarebbe bello,un'altro figlio lo vogliamo.
Morale della favola, pochi giorni dopo vado a lavoro e consegno il certificato di gravidanza a rischio, distacco di placenta, che causavano i dolori.
Chi di spada ferisce di spada perisce, non mi hanno potuto più licenziare.
è stata la più grande soddisfazione della mia vita, non per merito mio ma della divina provvidenza.
Ora il pupo ha un'anno e mezzo, dopo aver usufruito di tutta la maternità mi sono licenziata e ora lavoro da un'altra parte. l'azienda so che sta fallendo, quindi doppia soddisfazione anzi tripla considerando anche il pupo.
Tempo dopo sono venuta a conoscenza che i miei "cari" colleghi pensavano che l'avessi fatto di proposito a restare incinta( come se fosse così facile..)
Il consiglio è questo: a volte è meglio perdere un lavoro se ti trattano cosi, però fate valere sempre i vostri diritti, non si deve rinunciare ai figli a causa della stupidità di tanti.
Anna
se dovessi raccontarti la mia storia, ti metteresti le mani nei capelli. però sono over 35, quindi lascio perdere (e sono fuori tempo massimo, tra l'altro).
RispondiEliminainvece: ho scritto un post sul mio blog, parlando della protesta delle donne che in questi giorni andranno in piazza per difendere la loro dignità e l'immagine femminile dalla deriva velinistica (e peggio, a quanto pare) di questo brutto periodo. facciamo qualcosa anche noi, qui sui blog? baci
grazie francesca s, che con il tuo commento "a tutte le talebane che si scandalizzano per la foto con il sorriso dico che è ora di smetterla con l'indignazione a priori, che nessuna di noi si presenta a casa d'altri vestita con degli stracci e con i capelli sporchi. la foto di una persona con un aspetto carino rende giustizia a chi è fotografata non al giornale che la pubblica", hai perfettamente centrato il problema. come credevo fosse chiarissimo! invece no. pensate che su un blog è partita una crociata in cui, senza conoscermi e senza aver nemmeno letto bene il post, si sono scagliate contro di me, e anche contro i giornali "che vogliono vendere" (mentre invece, secondo loro, non dovrebbero vendere, ma fallire e mandare a casa tutti quelli che ci lavorano. vabbe').
RispondiEliminaRIBADISCO, per chi si fosse messo in contatto ora e avesse magari perso parti del dibattito: per "carina" si intende foto carina, esattamente come quella che scegliereste per metterla sulla carta di identità: sorridente, MAGARI pettinata, MAGARI col lucidalabbra, o quello che una si mette per piacersi di più... ma a questo punto mi viene da pensare che ci siano in giro donne che amano essere più trasandate, sciatte ed esteticamente sgradevoli che possono?
poi: il TARGET del giornale significa che le lettrici del giornale hanno 20 anni circa, e che faticherebbero a identificarsi con lettrici di età molto superiore, nel senso che vivrebbero quel tema come troppo "distante" dalla loro vita quotidiana. io ho 37 anni, vado per i 38, sono troppo vecchia per dare la mia testimonianza ma non mi sento discriminata. smettiamola di fare le vittime, please!
ps non sono incinta! comunque non ve lo direi così. ma grazie per gli auguri! chissà che non mi portino fortuna... speriamo. bacini.
RispondiEliminaps ancora grazie per tutte le risposte pubbliche e private che mi avete mandato! vi aggiorno al più presto sull'evoluzione dell'inchiesta. ribaci!
RispondiEliminaPRESENTE!!!! 24 ANNI, UN FIGLIO DI 13 MESI E UN CONTRATTO A PROGETTO. QUANDO HO DETTO AL MIO CAPO DI ESSERE RIMASTA INCINTA...BEH CREDO CHE L'AVREBBE PRESA MEGLIO SE GLI AVESSI DETTO: "SALVE, SA' CHE MIO FRATELLO LE HA TROMBATO LA MOGLIE!!!!" (MA LA FOTO POI VIENE PUBBLICATA SUL GIORNALE??)
RispondiEliminaBrava Paola!
RispondiEliminaE viva l'anonima del commento 34, che mi ha fatto morir dal ridere!
Va bene se la foto la andywarholiamo? Così, magari, tutta colorata, la mia stronza capa maledetta non mi riconosce e non peggiora il mobbing già in atto.
Baci!
ma certo! io trovo che l'effetto andywarhol sia uno dei più fichi mai inventati, tra l'altro (il secondo è "specchio deformante", hai presente?)
RispondiEliminaragazze io sono stata molto fortunata con la mia maternità; per cui non faccio testo, ma condivido il discorso di Paola, e di Francesca S., sulla foto, avrei sicuramente mandato una foto bella come quella che mi ritocco ogni tanto (lavoro come grafica), tipo pelle con brufolo o occhiaia verde paura, diventa pelle super pulita, senza occhiaie, occhi smorti, prendono per magia un bel colore verde acceso e via dicendo, come la pancia rimasta dalla gravidanza sparisce magimente, e tutto questo è merito di photoshop...
RispondiEliminaciao a tutte Belle e Brutte (è una battuta)!!!
Dunque, la mia storia è questa: a novembre 2008 ho trovato per pura fortuna un posto di lavoro come insegnante di italiano agli stranieri nel plesso scolastico del mio paese. A dicembre comincio, pausa di Natale (più lunga per me, perché non so per quale motivo ma ho ricominciato il 20 di gennaio). Dodici giorni dopo avevo: il ciclo che non arrivava, due test autodiagnostici di dubbia interpretazione (sono due linee? no, è una, no sono due, no è una) e un test dell'ospedale negativo. Vado dal ginecologo: "che succede, dottò?" "Bella mia, sei di cinque settimane" "Ma che mi prende in giro?" "Mi spiace, cocca, ma il test dell'ospedale era un falso negativo. Partorisci a inizio ottobre."
RispondiEliminaSvengo, rinvengo, e mentre torno a casa vengo fulminata da questo pensiero: ho cominciato a lavorare ma il contratto non l'ho ancora firmato! Ok che è un contratto di prestazione d'opera, quindi niente maternità e cose simili, però senza quella diamine di firma potrebbero tranquillamente dirmi "tesoro, non ci fidiamo. E se è una gravidanza a rischio?"
Fortunatamente il preside ha reagito dicendo "Beh, in una scuola elementare con il 98% di insegnanti donna una maternità in più non mi sconvolge".
So che probabilmente il preside non ci ha perso nulla, però ancora adesso quando ripenso a quella reazione mi dico: allora non sempre le cose vanno male!
Sono fuori target per l'età, ma non per il contenuto: quando mi sono decisa ad annunciare la mia gravidanza ero al 4 mese appena (mica c'è un obbligo di annunciarlo prima... solo di fornire il certificato appena possibile, scriviamolo) e al secondo contratto a tempo determinato, fatto staccandolo di 16 giorni lavorativi dal primo contratto semestrale, con 1 giorno lavorativo fuori contratto (perchè sembra che il contratto "non fosse pronto")... comunque dopo le congratulazioni la capa se ne è uscita con un "facci sapere quando vorrai riprendere il lavoro più avanti", mica ha ripreso in mano la sua promessa di un contratto a tempo indeterminato al 3 rinnovo, anzi si è subito buttata a cercare una sostituta che ho dovuto formare prima di andarmene in maternità a rischio....
RispondiEliminaCiao, sono Raffaella, una delle "talebane" di cui sopra. Mi spiace, rileggendomi il commento è venuto fuori più acido di quanto avrei voluto. A mia discolpa, la frase che avevi scelto poteva dare adito a più di un fraintendimento.
RispondiEliminaSpero che ce ne siano tante di primipare così giovani, con un lavoro, perchè allora vorrebbe dire che la situazione non è così nera come appare.
Quanto a me, ero fuori quota già con la prima: contratto a termine, un "non si preoccupi, per noi non cambia nulla" di ordinanza, e lettera di licenziamento alla scadenza del contratto.
Raffa
... 20 anni di lavoro in Alitalia, un lavoro che amavo tantissimo. tanti sacrifici per fare carriera ..... tanti sacrifici per riuscire ad avere un figlio .... e poi... finalmente... a 42 anni .... la promozione agognata, e finalmente la gravidanza!!! Peccato che nel frattempo la Spett.le Alitalia ha deciso di fallire.... e mentre ero in maternità obbligatoria, la Spett.le CAI, che ha acquistato ( per due lire) l'Alitalia SPA, ha deciso di lasciare a casa me e le altre 380 mamme in maternità .... perchè considerate ''poco produttive''..... E' tutto legale!! Perchè siamo in cassa integrazione con la 'Vecchia Alitalia SPA' che è in fallimento e non c'è nessuna legge che obbliga l'assunzione di donne in maternità ......!!! Bello no??? studiato tutto 'a tavolino' !!! ClauTu
RispondiEliminacaspita 380 mamme!
RispondiEliminaIo sono rimasta incinta con un impiego a tempo indeterminato nel privato. All'annuncio nulla di che...battute idiote a parte. Poi ho sempre lavorato, mai un giorno di mutua, facevo 60 km al giorno fino a metà dell'ottavo mese. Ad un certo punto non ce la facevo più e ho detto che sarei stata a casa quindici giorni prima del previsto "tanto lo sapevo, voi donne quando fate figli poi non servite più a un caxxo. Tieni almeno il telefono acceso. E adesso vai...vai pure per la tua strada". Nato mio figlio, allo scadere del terzo mese, telefonata con urla per sapere se sarei rientrata, urla quando ho detto che prima del 5° mese non sarei rientrata. Quando chiedo di rientrare vengo messa in ferie. Poi mi obbliga a rientrare un mese in anticipo rispetto alle ferie che mi aveva dato lui. Il tutto ovviamente col dilemma se sarei rientrata a spolverare l'archivio per punizione. Poi alla fine mi è andata bene, ad altre un po' meno.
RispondiEliminaIn totale sono stata a casa 8 mesi e ancora adesso - dopo un anno e mezzo dal rientro - mi sento dire "Vuoi un giorno di ferie? Ma sei rientrata ieri dopo 2 anni di maternità!"
Una seconda gravidanza? Non avrei più il coraggio di dirglielo!!!
wow che tasto dolente... la mia esperianza servirà a darvi fiducia che a volte capitano anche datori di lavoro onesti: allora io ho 26 anni e una bimba di 2 mesi e mezzo e l'azienda per la quale lavoro non mi ha assolutamente ostacolata anzi, ho dato la notizia alla 7^ settimana e mi hanno tutti calorosamente fatto gli auguri nonostante stessero passando un brutto periodo di cassa integrazione, sono stata fortunata!! Non mi hanno dato problemi quando prendevo giorni perchè stavo male o perchè avevo visite da fare e poi quando ho fatto domanda per la maternità anticipata visto che il mio è un lavoro insalubre e non potevo svolgerlo in gravidanza, si sono mostrati subito comprensivi. Spero VIVAMENTE che mi rinnovino il contratto l'anno prossimo (purtroppo sono apprendista)
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