Fin qui tutto bene
Ingresso glorioso a scuola per il Pupo (3 anni a novembre), e per la Pupa, entrati rispettivamente alla materna, e in prima elementare (anzi: prima classe delle primarie - ma vi avviso che mi rifiuto di abituarmi a usare quest'espressione).
Ne avevo già scritto, ma prima dell'iscrizione siamo stati un po' indecisi: mandarli nella scuola di bacino, con altissimo tasso di bambini stranieri, o in quella del bacino adiacente, un po' più pettinata e fichetta? Dopo lieve tentennamento, ha vinto la scuola di bacino.
Quali erano i dubbi? Semplicemente che con tutta quella babele di culture e lingue diverse un certo, chiamiamolo, ehm, caos organizzativo potesse avere il sopravvento.
Due numeri per capire di cosa stiamo parlando Nella classe del Pupo i bimbi stranieri sono il 70-80%, in quella della Pupa più del 50%.
La sensazione per ora/1 Alla materna - a tre giorni dall'inizio - l'impressione è che tutto funzioni abbastanza. La struttura è bella (un grande classicone inizio 900 con superfinestre e gran giardino sgarrupo sul retro) ma devo dire che quei povericristi hanno pochissimi giochi, persino secondo i miei criteri esistenziali di tipo "minimal". Per una classe intera ci saranno una decina di libri, una scatola (piccola) di Lego, poche costruzioni in legno, qualche macchinina scassata, il famoso Angolo del Gioco Simbolico (con due Cicciobello neri, nudi, e uno bianco, nudo anch'esso), e poco altro. Stamani ho portato un paio di sacchettoni pieni di libri e giochi tipo puzzle e le maestre mi hanno (non esagero) applaudito commentando: "È arrivata la Giocheria!". Per dire.
Un'altra cosa che mi hanno detto le maestre È che fanno lavoro doppio per spiegare cose che a noi sembrano scontate e per altri non lo sono. Tipo che un papà egiziano si è rifiutato di firmare i moduli per le gite extra-scolastiche (anche quelle in quartiere) con la seguente motivazione: "Se viene a scuola bene, ma in gita con voi non ce lo mando". Letterale. Beeene, ho pensato. "Ma il bambino parla italiano?" gli hanno chiesto allora le maestre. E lui ha risposto: "Non serve. Tanto tra 5/6 anni torniamo in Egitto". Tentativo di replica: "Ma scusi, dovrà pur andare a scuola, comunicare con gli altri bambini". Risposta: "Non importa". Calcio di rigore finale: "Guardi che questo modulo deve firmarlo sua moglie". Parata: "Mia moglie non firma niente, firmo io per lei".
Peraltro, l'inserimento del Pupo È cominciato mercoledì scorso ed è durato 15 minuti in tutto. Noi siamo stati cacciati quasi subito. Il suo ingresso-tipo è entrare in aula come un tifone, sfilarsi le scarpe e lanciarle in un angolo (prima o poi gli faranno capire che deve metterle nell'armadietto). Poi si sfrega le mani compiaciuto e si mette a giocare con gli altri in modo compulsivo senza nemmeno voltarsi per salutarci. I suoi compagni si chiamano Cutt, Bendon, Afif, Nirlu e Lorenfo. L'ultimo nome credo proprio di aver capito quale sia, gli altri, esotici, sono più difficili. Vi aggiorno appena ne decifro qualcuno.
La sensazione per ora/2 Alle elementari abbiamo avuto un Primo Vero Grande Inizio emozionante. Pupa scortata da ambi i genitori, con zaino rosso della Seven (son certa che lo ricordate - ce l'avevamo anche noi) scelto da lei, unica in mezzo a un oceano di Winx, Spiderman e Ben Ten Forza Aliena. Entriamo in palestra e troviamo la tipica formazione a semicerchio, bambini in prima fila e genitori alle spalle, discorsino del vicepreside e assegnazione delle classi. Mia velocissima lite con una madre-Barbie che è riuscita ad arrivare alle 9.50 anziché alle 9.30 (il primo giorno!), piazzandosi in tutto il suo metro e 70 coi tacchi davanti ai bambini. Le ho chiesto un paio di volte con garbo (giuro) se poteva spostarsi. Lei niente: continuava a far la splendida e a salutare conoscenti a voce alta. Del discorso e di sua figlia, chissene. A un certo punto le ho detto: "Guardi, non è difficile. Il concetto è che i bambini stanno davanti, i genitori dietro". Lei si è inviperita: "Sono abbastanza intelligente per capire le cose, sa?". Quando l'hanno chiamata, sua figlia recalcitrava, le si attaccava alle gambe come una pupa piccola. E lei le ha urlato: "Ma che fai, sei impazzita?" spingendola via da sé, al punto che le insegnanti le hanno detto: "Signora, adesso si rilassi e lasci tranquilla la bambina". Poi li abbiamo accompagnati in classe. Lei si è attaccata al cellulare e quando è uscita stava ancora parlando.
La Pupa, in compenso Era super tenera, tutta seria, nel suo abito color glicine e i codini che subito si sono disfatti. Si è seduta in primo banco accanto a un bambino di nome Mario, che non abbiamo ancora stabilito se è rumeno. All'uscita le ho chiesto: "Ti sei fatta degli amici?". E lei: "Mario. È bello e molto spiritoso. E pensa che fortuna: è proprio il mio compagno di banco, esatto esatto".
Il bilancio (provvisorio) Alla domanda "Allora, com'è la scuola" i miei figli hanno risposto: "È bellissima" (Pupa). "È belliffima" (Pupo).
Ho traslocato su erounabravamamma.it
Vi aspetto!
lunedì 12 settembre 2011
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Che vuoi di più? :D
RispondiEliminaIl Pupo mi ricorda mia figlia, appena arriva all'asilo nido si lancia a giocare come una pazza e si dimentica di me :P
Beh ma è un bilancio più che positivo!!
RispondiEliminaOh yeah! Invece il nano al ritorno ha detto "ecco, come al solito abbiamo studiato!" E che voleva taglià l'erba??? Argh!
Lui primo giorno di seconda elementare mentre la nana comincia giovedì... anche io oggi ho parlato di primi giorni di scuola
Da esperta enigmista qual sono, se Lorenfo è Lorenzo io decritterei Afif in Aziz. You owe me one, Maraons. Buon tutto ai pupi!
RispondiEliminaMitici! :-)
RispondiEliminaChissà perchè immagino il mio Nano Malefico al posto del tuo Pupo, l'anno prossimo, quando comincerà la materna... stesso stile jungle!
C'è poco da fare, le femmine hanno molta più classe (anche la mia bimba ha uno zaino simil-Invicta che le ho personalizzato io con la sua iniziale, alla faccia di mostriciattoli di ogni tipo e pianeta)!!!
Complimenti!!
RispondiEliminaChe giornata meravigliosa ed emozionante.
Non ti hanno richiamata all'ordine per chiamare scuola materna quella che ora è scuola dell'infanzia e io mi ostino a chiamarlo asilo?
RispondiEliminaNella classe di mio figlio, prima elementare :D ieri nell'hinterland, nessun esempio di multietnicità. Credo sia un caso rarissimo, ormai.
Roberta
Che carini.... è belliffima la scuola il primo giorno, è bella il secondo ... già dal terzo sono convinta che cambieranno parere. Certo che... tutti sti stranieri, io non ho figli e non c'avevmo mai pensato. Non è un problema ovviamente, ammenochè non abbiano genitori idioti come l'egiziano!
RispondiEliminaCiao Paola!
RispondiEliminaAnche noi siamo alle prese con l'inserimento di Cecilia (3 anni a fine dicembre) all'asilo, in una struttura molto simile a quella che frequenta il Pupo, struttura che Cecilia conosce bene perchè da 2 anni va tutti i giorni a prendere il fratello (che quest'anno frequenta il 3° anni e si sente grandissimo). Abbiamo iniziato ieri, alle 10.30, presenti le mamme-accompagnatrici fino alle 11.45, è andata bene, a parte il pianto disperato scatenato dal mio allontanamento annuciato e breve: "esco un attimo dalla classe per vedere gli avvisi in bacheca, che poi si sa che ci perdiamo sempre qualcosa". Da oggi ci va con la tata. Perchè il alle 9.00 ho inaugurato la mia favolosa cartolibreria... a casa nostra è un settembre importante per tutti!
Giulia
beh dai l'intercultura è positiva!!!(!!!)
RispondiElimina...e siamo solo all'inizio...
e che inizio!!!
no ma infatti il genitore egiziano è pirla (perdonate il milanesismo) assolutamente a prescindere dalla nazionalità. poor kid suo figlio, però.
RispondiElimina@iz hai perfettamente ragione, afif sarà sicuramente aziz.
oh: non so voi ma sono colta da dubbi continui sugli orari di entrata e uscita dei bambini dalle scuole e continuo a controllare ossessivamente l'agenda per esser sicuri di non sbagliare.
@giulia verrò a trovarti! sei aperta anche al sabato?
Ciao Paola... non vedo l'ora di riceverti!qualche volta si, sono aperta al sabato (es. il 17 sarò aperta dalle 10.00 alle 13.00). Scrivimi in privato o cerca l'info nel blog, quando vuoi...
RispondiEliminaGiulia
@Paola: infatti, gli orari sono una grossa fonte di ansia x me, e ai loro orari si aggiunge il mio, che non è uguale tutti i giorni.
RispondiEliminal'anno scorso ho preparato una "tavola sinottica" multicolor dei loro orari e impegni (pallavolo, taekwondo, oggi portare il flauto, domani andare a scuola in tuta, controllare le merendine, le bavaglie, i cambi)e l'ho sistemata sulla porta della loro stanza, che è vicina alla porta d'ingresso. un'occhiata rassicurante tutte le volte che ne ho bisogno e via!!! questo we devo preparare la versione aggiornata per quest'anno
che bella ondata di emozioni questo post...mi ha fatto immaginare quando porterò il "minuscolo" al suo primo giorno di scuola...la mamma-barbie da uccidere!! il babboegiziano-pirla idem...virginia
RispondiEliminache bella giornata, che bravi i pupi!
RispondiEliminasei mamma di due bambini "grandi", che emozione immaginarli a scuola e all'asilo, che tenerezza la pupa con lo zainetto... e che nervoso la mamma barbie!
per la tabella con gli orari dei pupi, sei troppo avanti!
che bello questo post! la conclusione è davvero poetica, e mi vien da dire che sia tutto ciò che conta. un bacione ai pupi!!!!!
RispondiEliminaguarda, stamattina ho quasi litigato con la mamma di un bimbo che andrà a scuola con mio figlio... situazione simile alla tua, con tantissimi bimbi stranieri, e lei che sosteneva (dall'alto della sua abbronzatura impeccabile, occhiali firmati e labbra-botox) che "questi zingari lavorano in nero e poi non pagano l'asilo. E meno male che non c'è l'obbligo del grembiule altrimenti dovevamo pagarglielo noi. Ti sembra possibile che sono pieni di soldi e risultano poveri?" Al che io le ho fatto notare che lo stesso si può dire di quasi tutti i liberi professionisti, che non emettono fattura se non dopo esplicita (e minacciosa) richiesta. Sono felice che mio figlio sia in classe con bambini che vengono da famiglie umili, sinceramente
RispondiEliminaPrimo giorno di elementari e di materna... Sono grandi Paola!!! Non hai voglia di un altro piccolino tra i piedi? Io sto schiattando di questa voglia ;) x i giochi: ho due sacchi di pentolame-giocattolo molto bello, me l'ha dato mia cognata, lo stavano buttando x mancanza di spazio alla materna dei miei. Dimmi se lo vuoi che te li porto.
RispondiEliminaHo problemi a coniugare singolare- plurale e a connettere il cervello ma spero che si capisca lo stesso quello che c'è scritto. Evviva l'iMamma
RispondiEliminaEle mammadiSusi
RispondiEliminaI miei pupi hanno esattamente l'età dei tuoi, quindi stessa situazione.Intanto, mi candido per il premio Mamma-cocker 2011: dopo la prima riunione ero rimasta che Fede avrebbe iniziato l'inserimento all'asilo il 19,col terzo gruppo; hanno poi deciso di fare solo 2 gruppi, ma alla seconda riunione eravamo al mare così è finita che lunedì mattina mi ha chiamato l'asilo chiedendomi notizie di Federico!La maestra è la stessa di Susi, quindi mi conosce e si è messa a ridere, insomma Federico ha cominciato il secondo giorno. Tutta questa settimana fa dalle 8.45 alle 10, ieri con me e da oggi con la nonna, settimana prossima dalle 10.30 alle 13 con pranzo, dal 26 orario pieno con pranzo e nanna. Ieri era perfettamente a suo agio, forse perchè conosce l'ambiente, dato che spesso andava con i nonni a prendere la sorella e ha partecipato a un paio di feste dell'asilo, vedremo quando la nonna lo saluterà e andrà via. Unico problema, siamo in alto mare con l'abbandono del pannolino, ma ci siamo organizzati con 4 cambi e speriamo che vedendo gli altri si abitui in fretta. Tra l'altro la sua è una classe "sperimentale", sono 15 bimbi del 2009 (lui è di gennaio ma ce ne sono anche di marzo-aprile) e 12 di fine 2008...le maestre avranno il loro bel da fare, direi. Circa il 50% dei bambini sono di origine straniera, e qui credo di vincere il premio per il nome più originale, appartiene ad una bella bimba color cioccolato con treccine e perline multicolore: Anoynted! Quanto a Susi,lunedì era seria ma tranquilla e mi faceva una tenerezza incredibile col grembiulino bianco e la cartella (Hello Kitty di ordinanza) più grande di lei. Stanotte però si è svegliata 3 volte con gli incubi, stamattina l'ho rassicurata dicendole che è normale essere un po' nervosi di fronte ad un grande cambiamento, e un paio di sue compagne hanno pianto anche stamattina: passare dall'asilo, col suo ambiente rassicurante e materno, ad uno molto più grande, rumoroso, in cui loro sono i più piccoli, dove tutto è nuovo e sembra enorme, non è una passeggiata.Inutile dire che io ero più emozionata di lei, anche perchè va alla mia stessa scuola e tornarci da mamma mi fa una strana, agrodolce impressione.
@Ele, che nome Anoynted, è veramente assurdo! Da noi la Pupa non fa incubi ma si vede che è supernervosa, verso sera ha delle crisi di nervosismo e di pianto... poi per le figure di m. non ti preoccupare che io ne infilo di continuo, comunque quella dell'inserimento alla materna in effetti è carina.
RispondiElimina@Precaria, cavolo come mi sarebbe piaciuto avere davanti la botoxata, dirgliene quattro e magari passarle sopra col suo Suv (sicuramente ce l'ha)
una mia allieva si chiama Oa..
RispondiEliminaScusa paola, a parte l'ottusità dell'egiziano, pur essendo italianissima, il foglio per le gite, anche se fatte dietro l'angolo, non le abbiamo MAI firmate nemmeno noi.
RispondiEliminaIl perchè?
A piè di pagina c'è una specifica che toglie ogni responsabilità alle maestre e alla scuola per eventuali disobbedienze da parte dell'alunno (parliamo di bambini dai 3 ai 5 anni), e non solo!..... Chiedono ai gentitori, anche l'impegno di rimborsare alla scuola eventuali spese mediche per il pronto intervento in caso di neccessità.
Secondo voi c'è anche il dubbio se firmare o meno?
Tra l'altro le maestre non sono nemmeno particolarmente attente nel vigilare sui bambini.
Qui la materna inizia venerdi 16, con maestre e compagni dell'anno passato, vedremmo gli sviluppi del rientro.
Comunque a parte le polemiche, ti invio un caloroso abbraccio, perchè dopo una pausa estiva dove non trovavo il tempo di collegarmi su internet, con immenso piacere,
ti ritrovo qui, simpatica come sempre.
PS: io sono capitata nel tuo sito per caso circa 2 anni fa, cercando su google qualcosa sulla depressione post partum, dopo aver letto i tuoi articoli sull'argomento, a furia di ridere, mi è passata la baby blues, da allora ti seguo spesso, pausa estiva esclusa.
Naturalmente ho fatto il passa parola del tuo blog alle amiche.
Che bello Paola! Sono commossa.
RispondiEliminaPaola (from Triest with love)
ciao anonima! guarda che la Pupa si è sempre fatta delle gite bellissime con maestre superattente, e quella liberatoria di cui parli è fatta a termini di legge, non vuol certo dire che loro non li trattino come dei gioielli preziosi! la classe della Pupa è stata a vedere diverse mostre con visite guidate per bambini, poi alle fattorie biologiche, a teatro... prendevano un pulmino del comune di milano, li raccattavano davanti a scuola e li lasciavano davanti al luogo da visitare. tutto molto "safe"! poi certo ognuno sceglie quel che meglio crede ma l'ottuso signore egiziano era uno che avrebbe detto "no" a qualunque proposta, non solo a quella. uno che non cerca il dialogo e che crede sempre di aver ragione (come sto verificando in questi giorni)
RispondiElimina@Paola: peace&love!
Questo blog è il clone di un altro che gira in rete. abbondano le superdonne giornaliste, un pò sciattone e bruttarelle che lavorano part-time e pubblicano pessimi librazzi su figli idioti. di solito non dicono di essere cornute ma lo fanno capire dal nome che appioppano al marito. ci danno a bere il modello della super madre che fa faville anche al lavoro....ma dove????? lo sappiamo tutti che le madri sono le lavoratrici peggiori e cene libeariamo appena possiamo. Hanno il cervello in pappa, sono spesso ignoranti e superprotettive, crescono figli maleducati (la nostra futura classe politica) diventano acide e rompicoglioni perche sono "costrette" a crescere un figlio. Non sanno neanche loro perché l'hanno fatto se non per costrizione sociale, altrimenti tante vi manderebbero a fanculo. Sono esseri frustrati e infelici sempre alle prese con i pannoloni. Sono le piu grasse e le piu ignoranri in giro...a me fanno schifo. Quando vedo una donna con un figlio mi fanno pena. Sono essere che meritano di stare ai fornelli
RispondiEliminawow, che commento fico! giuro che non me lo sono scritta da sola. ma secondo voi (che mi leggete abitualmente)
RispondiElimina1. l'autore è un maschio o una femmina?
2. "sono essere che meritano di stare ai fornelli" vorrà dire "sono esse" o "sono esseri"?
si accettano scommesse!
ps ahahahah l'ho riletto è troppo fico
RispondiElimina1. secondo me è maschio! appena lasciato dalla moglie. lo dico anche perchè di recente (direi due sere fa) ho visto un film di amori vari e mi posso dire esperta di storie. forse lo dovrebbe vedere anche lui x riacchiappare la moglie
RispondiElimina2. sono "esseri" avrei detto, ma il tuo suggerimento mi fa pensare che la suddetta moglie prima di piantarlo lo avesse fatto addetto ai fornelli!
Paola sei fantastica!
RispondiEliminache emozione paolettina, eh?
RispondiEliminaanche io ho avuto una mamma tipo la tua delle 9.50 (deve essercene una a scuola, ma temo di più, sic) la povera figlia ha pianto per un'ora e mezzo isterica non appena entrata in classe, poveretta...
per quanto riguarda i giochi alle materne, anche io ne approfitto per portarne tanti e svuotare un po' la casa, sia di quelli che di libri. è comunque una bella avventura, spero che riuscirete a godervela!
l'anonimo, cara Paola, secondo me è maschio e deve avere gravi problemi con SUA madre, evidentemente!
RispondiEliminapoi è ignorante. le mamme casomai, per una fase molto limitata della loro esperienza, sono alle prese con i "pannolini", non con i "pannoloni" (che notoriamente sono per incontinenti in età avanzata.)
è il solito mitomane che gode se ci incazziamo!
quindi pace a te, fratello!!!
secondo me l'autore del commento anonimo è il papà pirla di cui si diceva prima. o forse nemmeno un papà, solo un pirla!
RispondiEliminama chi è 'sto anomimo clamoroso/a??? secondo me purtroppo per lei è una tipa che non ha potuto avere figli, forse ha perso il treno giusto????
RispondiEliminaah care, temo che non lo sapremo mai...
RispondiElimina"a me fanno schifo" (le mamme)= AH AH AH
RispondiEliminasecondo me è un uomo di cui mamma lo ha abbandonato da piccolo....
virginia
wow.
RispondiEliminacara paola sono l'anonima della liberatoria(specifichiamo che è meglio)
si lo so che le gite alla fine funzionano bene,e la liberatoria è una tutela legale che adotta l'istituto per evitare processi giudiziari da parte dei genitori, e la responsabilità delle maestre può essere messa in discussione, per lo meno così mi aveva spiegato una dirigente. Ciò non toglie che come genitori non ci sentiamo tranquilli a firmare. Le gite il bambino le fa con noi, anzi, forse ha girato più lui della maestra.
E questo senza spendere capitali, basta imparare a conoscere il proprio territorio.
Si lo so, lo priviamo dell'esperienza fatta con i compagni, ma del resto l'anonimo ci insegna che "le mamme hanno il cervello in pappa" per cui figuriamoci i figli! Dai scherzo........
Comunque questo egiziano è un personaggio interessante da studiare... Povera moglie.
Condivido l'idea di Cristina sul fatto che l'anonimo non ha potuto godere del privilegio di essere genitore, per cui degrada chi lo è, un po come la volpe e l'uva.
Per concludere vorrei dire a questo anonimo, che stare ai fornelli non è una punizione, anzi... per me personalmente è molto gratificante cosi come essere madre, essere moglie e essere una professionista.
Sei un po avvelenato/a verso la vita...
Mi dispiace per te.
Non capisco: se stò signore-signora odia tanto le mamme perchè viene a leggere un blog come questo?
RispondiEliminaRosa
ben detto Rosa!
RispondiEliminasi vede che ha del tempo da perdere :-)
buon weekend a tutte, ciao P
buon weekend a voi! e a lunedì per un nuovo post.
RispondiEliminaTorno a commentare dopo un po'...mi sono ritagliata un'oretta di tempo!!!! Il mio Lory quet'anno ha fatto qualche capriccetto. E' il secondo anno di Asilo per lui (io lo chiamo così da quando ci andavo io)ma forse risente della nascita della sorellina...fatto stà che il primo giorno si è voluto far accompagnare da mio marito (forse sapendo che ha il cuore più tenero), fatto sta che me li sono visti ricomparire insieme alle 11:00...ho quasi avuto una crisi di pianto!!!Adesso però sembra andare tutto ok! Anche noi classona italo-rumeno-albanese ma nessun problema a riguardo, abbiamo avuto però a che fare per la prima volta nel nostro piccolo (paesino di poco più di mille abitanti) con le liste d'attesa!!! E pensare che vogliono chiudere elementari e medie (anche queste continuo a chiamarle così) per mancanza di iscrizioni!!!!Paradossi inspiegabili della scuola italiana!!!
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'anonimo sono per la teoria della zitella acida...se il tuo fosse un blog di maglia e uncinetto come il mio ti direi anche di chi si tratta! Vado la bimba mi reclama, a presto!
Provo a postare un CIAO perchè 'sta matt. dopo aver scritto un luuuuuuuuuungo commento,mi sono sentita "dire" da blogger/google che le mie identità (ho provato sia come Giulia, sia come PAPERopoli) non era autorizzate a pubblicare alcunchè qui neppure come anonimo (Paola, che ti ho fatto??? I'm kidding. Se ora il commento parte, scrivo ancora...
RispondiEliminaOh be' funziona... dunque, l'anonimo è sicuramente un mitomane, misogino e credo che "essere" avrebbe voluto essere (ops...) "esseri", esse mi pare, come dire, troppo evoluto. E il cene libeariamo è figlio (ops... meglio non parlar di prole) del fatto che è stato costretto a prepararsi da solo le cene quando la moglie lo ha mollato... All'anonima delle gite, vorrei dire che la gioia di Nanni l'anno scorso quando a 4 anni e 1/2 ha partecipato alla prima gità con la sua classe (asilo molto multi etnico, come quello del Pupo, via Forze Armate a Milano, per dire) non ha prezzo. E io sono una parecchio asburgica. E i miei sono 2 parecchio predisposti alle malattie e a tutto il resto (Cecilia non ha sviluppato l'anticorpo del tetano, malgrado le 3 dosi di vaccino, per dire).
RispondiEliminanon vedo l'ora di lunedì per un nuovo superdonna-post!
RispondiEliminaRagazze x dire, ma anonimo ncazz..to con le mamme io l'adoro, giuro eh! Poi magari gli/le consiglierei una sana vita sessuale che aiuta ad espellere le negatività di cui costui/costei è evidentemente pieno/a! Ciao anonimooooo torna a trovarciiii (o anche no!) Una mamma
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSono sicura che nel tuo racconto non ci sia uno sfondo di razzismo, ma tutti dubbi e le preoccupazioni che abbiamo oggi noi mamme italiane. Il rischio maggiore è che il livello di istruzione nelle scuole primarie si abbassi e che i bambini frequentanti le scuole pubbliche abbiano più difficoltà alle scuole superiori e all'università rispetto a coloro che avranno frequentato scuole private. La cosa che mi fa sicuramente più rabbia è il menefreghismo di alcuni genitori stranieri, di fronte ai nostri sforzi per favorire loro l'integrazione. ciao.
RispondiEliminahttp://thepocketmama.blogspot.com/
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminasecondo me la mamma che non manda il bambino in gita lo sta seriamente danneggiando con questa iperprotezione/diffidenza verso le istituzioni!
RispondiEliminabraaaava
cara pocketmama, sono sicura anch'io che nel tuo commento non ci sia uno sfondo di razzismo, ma, se rileggi le tue ultime tre righe, ti accorgerai che quel che scrivi sembra razzista. l'integrazione non deve essere una gentile concessione del paese ospitante, ma un interesse reale per le persone ospiti.
RispondiEliminafrancesca s.
certo è retorica ormai dire che chi vi denigra è un maschio ignorante mollato dalla moglie oppure una che non può avere figli. Purtroppo voi supermamme inventate non accettate critiche. Vi attaccate agli errori di ortografia. La verità è che le donne che ridono della vostra condizione sono in crescita e non sono per niente frustrate. Anzi sono in crescita soprattutto tra i soggetti con una cultura superiore. Non hanno problemi con la madre e non vi invidiano. Io sono ahimè molto ignorante e frustrata: ho un PhD conseguito alla University College London, sopo una lauera a Ca' Foscari e ho pubblicato il mio primo libro quest'anno. Grazie a mia madre sono anche bona e magra. il mio fidanzato mi adora anche perché non mi sono fatta condizionare da questo destino che invece investe voi e vi lascia poi appunto ai fornelli. Ma lungi da me dal volerlo cambiare, i posti di lavoro migliori sono appannaggio delle donne col cervello integro. Mi ha fatto tanto ridere il post sul libro Il cervello delle mamme blah blah blah. Ma come...è sempre stato assodato che le madre hanno il cervello frappato tra pannoloni e ciucci (pannolini sono quelli per il ciclo, mi riferisco all'ignorante che ha fatto la distinzione sopra, se chiami un mutandone enorme pannolino sei proprio idiota) e ci vuole un libro per ribaltare la tesi?? ah ah ah. Mi fa ridere che vi inventiate saupermamme. La paola mi pare abbia bisogno di un buon visagista/parrucchiere...insomma siete madri non superdonne
RispondiEliminaSono donna. Mia moglie non mi ha mollato e mi cucina ancora i pasti. Sono capitata qui perché la mia migliore amica è rimasta incinta e non ha voluto abortire per paura dei giudizi della società. A lei non dispiacciono i bambini, ma come me, da giovane manager, odia le madri nullafacenti, e peggio, quelle che lavorano che finiscono per essere cattive lavoratrici e cattive madri. Alla fine però da debole che è non si è sottratta a questo destino infame. Ora si licenzierà dal lavoro perché le supermadri non esistono, e finirà ai fornelli, buttando nel cesso il BMA preso in università prestigiosa. Bella fine che farà. Mi dice che ha la vita rovinata ma che non se la sentiva di deludere sua madre. La colpa è anche di blog come questo che ci propina la mistica delle supermamme, quando invece si tratta di esseri che hanno rinunciato alla propria identità. Uno studio ha dimostrato che una grande percentuale ha figli sono per adempiere a un ruolo già stabilito. Niente di più sbagliato. Ma dò anche la colpa a robaccia di questo tipo che gira su internet, blog tutti uguali, frequentati da perdenti che per farsi un'identità sfornano il marmocchio. Invece sono convinta che crescono le childfree supercolte e che siano semplicemente superiori, di una pasta diversa, e queste si meritino il successo in azienda, come voi meritate i vostri figli. Mi fa ridere il libro sul cervello delle madri perché è risaputo che sono le prime ad essere cacciate dal posto di lavoro perché il loro cervello marcisce...leggete invece NO KID di Corinne Mayer. Di me potete dire che sono scema ecc. se vi sentite meglio, ma Corinne Mayer è una stdiosa francese con un pò di cultura e sale in zucca. In 40 punti vi dice perché è meglio non avere figli, una delle ragioni principali è perché morirete prima di cominciare a vivere, e con voi il vostro QI. CALDEGGIO VIVAMENTE IL LIBRO ALLE FINTE GIORNALISTE FREE LANCE CON 3 FIGLI APPESI AL CULO, IL FISICO SFASCIATO DALLA MATERNITA' E UN AVVENIRE PART-TIME DI PESSIMO GIORNALISMO E PESSIMO BLOGGING
RispondiElimina... mai pensato che se tua madre la pensava così probabilmente non avresti mai preso nemmeno il titolo della quinta elementare (sempre che esista ancora) visto che non saresti mai nata? ...mmmmmmmm forse a pensarci bene non sarebbe stata una gran perdita...
RispondiEliminaRob
Paola... è un troll, non vale nemmeno la pena di spendere parole. :-/
RispondiEliminaPer chi capisce l'inglese la fortissima Corinne Maier definisce la mere de famille come MERDEUF. Leggete. Io sono un troll ma la maier no. Il pezzo è tratto da un articolo del daily mail del 2007 (se qualcuna di voi giornaliste lo conosce). La denuncia è chiara.
RispondiEliminaThe word is merdeuf. French speakers recognize it instantly as a contraction of mère de famille, the traditional phrase for a full-time mother, a housewife, a woman who makes mothering her career. But the contraction turns it into something that sounds like a combination of merde and oeuf, carrying the implication that these patriotic mega-moms are "egg-shitters."
She explains: "It means, 'a woman who has children, so she no longer cares about anything else.' " With this word, the French image of the full-busted Baby-Bjorn soldier is transformed from Marianne, the patriotic ideal, into something more tragicomic, a victim of that patriotism.
Su,su anonimi o anonime...non è che se avete una giornata storta dovete attaccare tutta la blogosfera èh...
RispondiEliminaforza e coraggio,andrà meglio!
:D
Claudia
Ha ha ha! Hi hi hi! questa è uno spasso...
RispondiEliminaAnonima delle gite
infatti sto pensando di offrirle una rubrica fissa sul blog!
RispondiEliminaSono una donna.
RispondiEliminaUna pazza scatenata che ha deciso di fare 4 figli(no in realtà ho deciso solo di fare i primi 2, i gemelli sono arrivati quando hanno deciso loro).
Ho mandato a puttane una carriera nel marketing, e ho chiesto gentilmente al mio capo il part time.
Cucino, faccio il pane, le marmellate.Sono spesso ai fornelli perchè mi rilassa e ho una scusa per lasciare che sia mio marito a giocare con i figli.
Ho anche un blog merdoso, da merdosa quale sono, in cui racconto i miei squilibri mentali.
Il mio hobby è leggere le merdosità che anonimi in pieno attaccato di bile corrono a scrivere.
La verità è che ci sono donne che si sanno dividere tra figli e lavoro.
Mentre altre come te, mia cara anonima, si nascondono dietro a dottorati e master e sputano veleno per nascondere le loro insicurezze.
Sei penosa, ma non ti dico nulla di nuovo.
Baci
Il mio post sul movimento childfree:
RispondiEliminahttp://amolapiadina.blogspot.com/2011/03/childfree.html
Ma guarda mi ero persa queste "perle di saggezza".... Meglio tardi che mai invece le ho lette, e mi sono fatta un sacco di risate. Ho passato anche la fase in cui mi arrabbio se uno dice delle cose che non stanno nè in cielo, nè in terra e con tanta spavalderia! Adesso però mi sorge un dubbio atroce: posto che non sono una madre perfetta,la mia casa non è MAI in ordine, cucino poco se posso... al lavoro ho fatto un passo indietro e chiesto il part-time anche se avevo preso un bel treno... per una serie di motivi (e non esclusivamente per i figli), che non mi interessa la carriera, preferisco lavorare con entusiasmo anche dietro le quinte... ma io di che razza sono?? O_O Sono felice così!!!!!!!!
RispondiEliminaAnche per chi ci lavora, o soprattutto, come giustamente sottolinei tu, la scuola in questi anni è un'esperienza ai confini del verosimile. Eppure è incredibile quanto bene riescano a venire su i bambini, comunque!
RispondiEliminaIn bocca al lupo!
A quella che ha fatto quattro figli: non è vero che ti sai dividere tra lavoro e figli, alla fine hai dovuto rinunciare ad una carriera nel marketing...ma non siete superdonne??? Non ho nessun problema ad ammettere le mie insicurezze, una ad esempio è che non voglio finire in qusto modo. Sono una penosa a cui fanno pena le madri col destino part-time. Anche tale Cristina C. alla fine è l'ennesima "merdeuf" come vi definisce Corinne Maier. Se le donne mollano il lavoro, rendendoci la nazione più indietro di tutte rispetto ad altre è proprio per questa ragione. La Germania nazione trainante ha già un 30% di childfree non a caso, non childless, che è diverso. La percentuale sale al 40% se si parla di persone con istruzione superiore. E' solo in Italia che la mamma chioccia detta ancora legge. Sono io che mi faccio una marea di risate quando vi prendete il part-time e io viaggio all'estero e mi becco gli aumenti. Era la generazione di mia madre che sfornava figli e faceva dolci in casa. Oggi non è possibile che gente con istruzione ottima, ad un certo punto moollino il lavoro e si rovinino la vita in casa col pupo (parlo appunto di un'amica che ha fatto questa brutta fine, lei il part-time non l'ha neanche considerato). Dopo non lamentiamoci se la società è maschilista, vi licenzia dal lavoro, vi dà meno soldi, si dimentica del vostro welfare, manda sempre avanti gli uomini...per questi motivi. Non mi pare proprio di dire cazzate, è la base del movimento childfree, dico solo che ogni volta che vengono fuori queste cose, le madri se la prendono alla grande, salvo ammettere che fanno una vita di merda con grossi squlibri mentali (vedi sopra). Chiaramente il futuro va dalla parte opposta. Siamo noi che ridiamo di voi, non abbiamo squilibri mentali ma solo abiti designer, stipendi alti, carriere decenti, vita di coppia. Vorrei ribaltare lo snobismo di cui soffrono le mamme chiocce verso chi non fa figli dicendo che siamo ovviamente di una razza superiore se dobbiamo ringraziare il cielo se abbiamo scampato il vostro destino
RispondiEliminami scuso anche degli errori di ortografia, ma sono la solita ignorante insicura frustrata impossibilitata ad avere figli che rompe le scatole. Sono una donna con le sue insicurezze come tutte le altre, ma non c'entrano nulla con la mia decisione di non avere figli. Onestamente non capisco perché una childfree, deve per forza avere qualcosa che non va, deve per forza avere qualche problema con se stessa o con la famiglia. La gente, come ha fatto la titolare del blog si interroga subito sulla sua natura....un uomo cornuto? una donna squilibrata?? vecchia retorica che vi aiuta a sentirvi meglio ma ahimè non è così. Ci sono donne normalissime e oserei dire con una tacca più in alto delle madri che sono anche childfree. Certo l'Italia deve fare tanti passi avanti, finché esistono blog come questo, che edulcorano e ci rendono appetibile la vita di madre, le donne rimarranno sempre intrappolate col part-time o peggio, jobless...e non mi venite a dire che invece le poche coraggiose che lavorano full time tirano su buoni figli, ma per favore....ripeto, io posso sembrare l'ultima idiota di turno che dice cose trite e ritrite, ma appunto leggete NO KID, parla una psicologa. Un libro illuminante, vi darà uno scossone. Alla fine purtroppo la mére de famille è l'ultimo anello della catena alimentare, nel tempo diventerà puramente strumentale a imperativi demografici, come è giusto che sia.
RispondiEliminama chi e questa pazza che ha tutto questo tempo per scrivere tutte ste cagate (scusate il francesismo). Paola, di la verita', sei tu per far salire l'audience?
RispondiEliminaBarbara
Scusa cara Lavinia ma per il tuo post sei andata a trovare l'esempio più estremista e ottuso di childfree. Mi sono pisciata dalle risate. Il movimento è molto ampio e non puoi certo ridurlo a quattro frasi idiote. Anche io ho orrore dei figli, checché una lettrice del tuo blog dica che non esistono donne che non vogliono figli, io vi posso assicurare che mi fanno proprio orrore e non ne ho mai voluti. Ma la mia motivazione principale non è il fatto che voglio godermi la vita, spendere i miei soldi in viaggi e non avere rotture di coglioni. La cosa che più mi fa pensare è che le donne sul lavoro non vengono considerate al livello degli uomini non solo per un’imperante cultura maschilista, ma perché la maternità automaticamente relega la donna ad una posizione di sfavore (nel momento in cui si licenzia o chiede il part-time la sua carriera è già terminata). Questo fa si che la donna sul lavoro non sia competitiva come potrebbe, lasciando molto spazio agli uomini i quali non fanno altro che avvantaggiarsi e nutrirsi appunto di questo. Se la pensiamo in termini generali, la donna rimane un individuo di serie B proprio per colpa di questo suo ruolo “obbligatorio”. Per non parlare di quelle che decidono di fare figli e continuare a lavorare, sono le peggiori. Segretamente tutti si vogliono liberare di loro. Insomma la madre non solo tarpa se stessa ma alimenta statistiche di popolazioni femminili non presenti sul lavoro (l’Italia è in cime alle classifiche) o presenti solo in parte. Questo è ampiamente influenzato dalla mistica della maternità e da tanta letteratura trita ritrita e disarmante di pseudo superdonne che ci raccontano quanto è bello essere madri e –attenzione- lavoratrici part-time, come succede in certi blog.. Salvo poi vedere le foto delle giornaliste in questione e capire che sarebbe meglio dedicarsi un po’ più a se stesse che alla causa delle superwoman. Superwoman non esiste, le statistiche parlano chiaro, è impossibile realizzarsi in tutto senza rischiare di impazzire, quindi al bando certi contenuti patriottici. Non facciamo altro che fare il gioco degli uomini che fanno i papà per finta e intanto fanno carriera alla nostra faccia. Non a caso sono le donne più colte che le prime a rifiutare questo modello, quelle che hanno professioni di tutto rispetto e non solo rinunciano ai figli, ma proprio non ne vogliono. C’è una bella differenza tra il cervello di una mére d’oeuf (la merdeuf della Maier) e una donna che ha altri interessi. Le childfree sono spesso aggressive perché sono state loro stesse vittime di pesanti discriminazioni, quindi ora si fanno sentire. Per anni abbiamo sopportato pressioni idiote, da gente idiota senza un briciolo di istruzione che magari preferiva vederci ai fornelli piuttosto che in giro per il mondo. L’anno scorso a 38 anni ho deciso di cambiare lavoro. Sono riuscita a farlo a costo di dire che i bambini non sono una priorità per me. Al momento tutti si stupivano e mi guardavano malamente, nonostante io abbia un ottimo CV di studi internazionali ecc. però poi mi richiamavano offrendomi il lavoro. E’ una contraddizione. Bisogna essere madre ma se dici di voler figli sul lavoro sei finita. Blog che mettono allegramente assieme 2 figli, uno pseudo lavoro di giornalista (vorrei vedere se si facessero veramente le otto ore) e altri cliché scopiazzati della madre imperfetta ma perfetta sono la rovina dell’Italia e del mondo e ci lasciano in culo all’evoluzione. E ribadisco, a chi dice che le donne non possono non desiderare di procreare. Io ne sono l’esempio. Sono superficiale fino al midollo, con una carriera, fidanzato e vita da DINKS (dual income no kids), non mi passa perla mente di fare figli poiché non mi piacciono e non mi piace cosa diventa il cervello di una neomamma. Sveglia!
RispondiEliminaNo tranquille, sono io che mi godo le ferie. la Paola scrive solo di pannoloni e ciucci, mammone e altro (alla faccia del cervello delle donne). Ah cosi l'audience qui si sveglia solo se arriva il counter argument...interessante
RispondiEliminaPer la solita anonima che mi ha citata. Forse non hai letto bene: ho detto per motivi diversi e non solo figli. E fra questi c'è che ho valutato che la frenetica corsa agli aumenti di stipendi, al raggiungimento dei budget, agli avanzamenti non meritava la mia "vita". Ma se tu sei felice di viaggiare all'estero e beccarti gli aumenti, acquistare abiti firmati, liberissima di farlo. Per vivere bene io ho bisogno di altro, di cose che i soldi e la carriera da soli non possono darmi.
RispondiEliminaPotrebbe anche essere che il mondo femminile si divida in "mamme" e childfree, o forse è già successo, certo che senza mamme e quindi senza figli, alla lunga il genere umano si estinguerebbe.
Anonima, lavoro 6 ore al giorno in ufficio, per cui direi proprio che mi divido tra lavoro e famiglia.
RispondiEliminaMa la carriera è un' altra cosa: la carriera è quella che ti tiene impegnata 12 ore al giorno, impegni su impegni, riunioni, meeting.
Ma volevo chiederti una cosa:
una donna che lavora 8 ore in fabbrica e poi va a casa, si mette a pulire, rifare i letti e cucinare e aiutare i figli a finire i compiti, tu dove la collochi nella tua personalissima "scala di valori"?
...
p.s. ho un' amica che insieme al marito hanno deciso di non avere figli, non perchè lei vuole fare carriera ma solo perchè non ne desiderano.
E tutti i sabati sera vengono a mangiare a casa mia, nella mia casa merdosa, con i miei figli merdosi.
Una coppia con 4 figli e una coppia che non ne vuole, che al sabato sera giocano a trivial pursuit dando risposte alla cazzo e ridendo talmente forte che una vicina una sera ci ha chiamato per dirci di fare meno rumore.
Se si ha la mente aperta si può andare d'accordo con persone che hanno idee opposte alle nostre, senza il minimo sforzo.
Baci, ritorno alla mia vita merdosa.
@lavinia, io non mi metterei neanche a rispondere... a proposito mi hai fatto venir voglia di giocare a trivial, è una vita che non lo faccio.
RispondiEliminaahahah!
RispondiEliminagrande Paola che ti sei inventata (eddai,dì la verità) questo dibattito per far alzare gli ascolti/commenti del blog!!!
bella idea davvero!!!
mamma27enne
mah....secondo me una "Marcegaglia" non ha nemmeno il tempo per scrivere tali papiri babilonesi...
RispondiEliminama se una sfigata come me non ha il tempo per leggere tutte le perle di questo anonimo...tu che hai tempo per scriverle....COSA SEI?
Cara Cristina C. hai perfettamente ragione il mondo comincia a dividersi in 2 fazioni. Questo perché le madri e i portatori di questa cultura bigotta e buonista a forza di pressioni sociali e di indottrinamento psicologico hanno spinto alcune a ribellarsi alla grande e a diventare "cattive". Io credo che molte di voi non desiderano realmente un figlio ma si fanno lavare il cervello dalla nonna o dalla chiesa cattolica. E come dici tu bisognerebbe ridurre il bisogno di fare figli a pura manovalanza (altrimenti ci estinguiamo) evitando di caricare in bambini di tanti significati che poi non esistono. Motivo per cui poi si tirano su individui idioti.
RispondiEliminaPer Lavinia: trovo che chi si fa 6-8 ore al lavoro e poi torna a casa è l'individuo che ha avuto la peggio. Quello che si nutre di blog come questo, dove ci insegnano che si può/deve avere tutto in maniera imperfetta ma perfetta. Quello che si è bevuto il grande sogno della madre che fa anche carriera e si butta nella mischia con orgoglio. Sono individui stressati a vita, che sono lavoratori e genitori a metà. Fanno spesso dei part-time che li riducono quindi in fondo alla scala di chi può fare una carriera decente. Alla fine forse impazziscono. L'ho visto con i miei occhi in ex colleghe che venivano al lavoro senza aver dormito, facevano cazzate una dietro l'altra, si lamentavano della poca attenzione del marito. Alcune volte mi prendevano di mira perché io ero alle terme ogni week end ed ero fresca come una rosa...Quando la nostra azienda ha subito una crisi sono stata l'unica a ricollocarmi in due secondi mentre loro marciscono ancora li. Nessuno se le assume. Per non parlare dei discorsi di pappe al lavoro che ho sorbito per 3 anni. Non ho mai abuto dubbi, ma dopo aver visto che fine faceva il loro cervello sono corsa lontana. Ora guadagno molto di più e mi concedo alla grande per straordinari. Il mio datore di lavoro però quando mi ha assunto è stato chiaro. Se volevo prendermi una bella posizione dovevo praticamente assicurare si non sfornare nulla. Ho anche pubblicato un libro, cosa che non avrei mai potuto fare con un pargolo. Svegiatevi, vi hanno fatto credere delle cazzate grosse. Quando vedo passeggini e mamme gonfie in giro mi vengono le lacrime agli occhi...dove andremo a finire???
Csra Marta, non sono per nulla una MArcegaglia, ma una con un lavoro stimolante, tutto li. Oggi sono in ferie e quindi scrivo. Non capisco il tuo problema. Mi pare l'argomento qui vada oltre i miei personali orari di lavoro/occupazione ecc. Comunque no, non faccio nessun part-time e mi sono fatta il culo per essere qui. Ho sempre disprezzato le mie ex colleghe che comn la scusa del marmocchio erano sempre in ritardo e si concedevano di avere la testa sull'asilo del figlio....l'ibrido non funziona, l'Europa ne è la prova. Ma vi prego cercate la Maier su internet, butterete i ciucci dalla finestra. E soprattutto le madri che smettano di avere sempre l'aria di superiori donne arrivate perché è solo vostra nonna che ci crede ancora. Il futuro è altro, mettetevelo in testa.
RispondiEliminaCome vedete il mio tempo me lo gestisco come voglio, se voglio perdere ore su intenet posso farlo, non ho il pupastro al seguito...
Io non capisco tutta questa rabbia che hai l'esigenza di tirare fuori da dove ti viene. E con questo non voglio dire che non devi esprimere le tue opinioni, ma che potresti usare modi diversi, senza insultare chi fa scelte diverse dalle tue: il rispetto è un valore da non sottovalutare, se non ne mostri difficilmente chi hai di fronte è disposto ad ascoltare, e dalla ragione passi sicuramente al torto.
RispondiEliminaComunque a quest'ora com'è che non lavori? Stai attenta, potresti vederti sfuggire un avanzamento di carriera. ;)
Mapi
Ah, ho letto che sei in ferie...
RispondiEliminaNon perdere tempo qui allora, fai qualcosa di più stimolante no? ;)
Mapi
PS: non sono una mamma, non sto cercando figli al momento quindi non parlo per "difendere la categoria", ma a me queste tipe qui non mi sembra si diano tutte queste arie che dici tu.
Si potrebbe aprire un filone childfree anche su Gioia....o forse è frequentato da troppa Italia popolana di mid-wives abbigliate Ovviesse. Chissà perché è l'unico giornale ad assere rimasto al 1970 come grafica e contenuti
RispondiEliminama infatti io non parlo di queste qui...sono capitata qui per sbaglio. La mia amica mi diceva: Ora diventerò una di quelle noiosissime madri che parlano solo di pipi a letto e frequenterò uno di quei blog cretini...quindi l'ho visitato. Si, sono proprio blog cretini dove si parla solo di figli. Le mie ferie me le spendo come voglio, il mio cervello è allenato, quindi perdendo qualche ora sul tema figli, non rischio, come voi di bermelo tutto. Cmq su questo blog mi pare di aver letto di qualche esempio di super madre abbigliata Prada che si aggira ai giardinetti sfoggiando il super pargolo perfetto. Forse non sono lettrici di questo blog ma gente così ne esiste. Gente che io derido, non hanno altro che un carrozzino e una carta di credito per fare acqusiti, nella loro vita. Cmq sia, a me la madre lavoratrice o no proprio mi fa ridere. Quella che non lavora e si cura il figlio è il più alto esempio di insulsaggine materna. Morirà presto di noia. La società tende ad escludere individui del genere che non producono un cazzo se non marmocchi. Sono assolutamente inutili e inservibili, spesso con poca istruzione ma con l'amore per le griffes...A queste tizie scimunite toglierei il diritto di voto. Erano sceme già prima e la maternità ha poi dato il colpo di grazia. Mi dispiace ma la maggior parte della gente non ha il minimo ripetto di gente così e se siamo il sesso debole lo dobbiamo anche a certe imbecilli che popolano i giardinetti e che vengono descritte qui
RispondiEliminaoh bellina tu per me c hai qualche problema! e rilassati và!anch io non ho figli e preferisco realizzarmi in altri campi ma mica le insulto con questa rabbia!sei capace di confrontarti/argomentare senza aggredire??perchè altrimenti dimostri di non essere così tanto sveglia e intelligente come dici sai?
EliminaTranquille, prendo anche i vostri di avanzamenti di carriera, no problem. Ho già detto che anni di discriminazione nei confronti di chi fa scelte diverse rendono "acide" le persone. Ma io non mi giustifico, ero già acida e bastarda anche prima. Vedo la mia amica con un futuro casalingo e noioso dietro alla figlia e mi rattristo per lei. Mi chiama tutti i giorni dicendo che si sente finita e che le toccherà frequentare i blog mamme per consolarsi. Dò quindi la colpa anche a letteratura spazzatura e contenuti melensi e scontati che girano in rete dell'indottrinamento delle persone. Non tutte hanno le idee chare come me e lei si è fatta fregare. Infatti dopo la maternità ha una specie di depressione, non è abituata a non lavorare, non si vede madre. Era troppo in gamba per finire cosi. Sono acida e cattiva, insicura e frustrata come dite voi ma questa è la verità dei fatti. Siamo solo uno strumento di politica demografica e propaganda idiota da blog mammone. Poi non ci lamentiamo se le donne sono considerate di serie B rispetto all'uomo.
RispondiElimina@Anonimo:ma credi di essere l'unica con un dottorato e una carriera?
RispondiEliminaNon per essere sborona come si dice a Oxford, io ho 37 anni, un dottorato a Stanford e adesso mi promuovono professore ordinario.
E ho una figlia che ADORO e che riesco a seguire. E riesco anche a seguire 'sti blog di mamme sfigate tipo Paola (Paola sei una grande!).
Ma chi ti credi di essere?
1. Non ci credo che hai pubblicato un libro, scrivi troppo male
RispondiElimina2. Se hai davvero "le palle", visto che vuoi somigliare a un uomo, mettici nome e cognome sulle c...e che dici
3. la Paola, di cui parli male senza conoscerla, dopo aver avuto i bambini, di libri ne ha pubblicati 3 o 4 se non sbaglio - quindi di chi è il cervello in pappa? il tuo o il suo?
4. Abbi rispetto per chi fa figli, bestia. i bambini di oggi un domani ti pagheranno la pensione (quel poco che ne resta). Senza bambini - cioè senza adulti del domani - una società muore. E non ci vuole la Maier, che citi a sproposito, per capirlo.
5. Sono maschio, 42 anni, no figli per scelta ma rispetto chi ne ha, dirigente di una multinazionale. E, la vuoi sapere una cosa? Non assumerei mai una persona come te.
Valerio
Cara paola, stavo scrivendo una risposta di insulti per questa signorina che ti offende, ma poi ho capito che non serve a nulla.
RispondiEliminaVorrei solo che vi poneste una domanda: "se fossi anziana e stessi molto male chi vorrei vicino a me? E ripensando alla mia vita sonno soddisfatta o ho rimpianti?"
Se la risposta è: vorrei avere i miei figli e mio marito, e sono assolutamente felice di quello che ho fatto nella vita, allora quello che dice l'anonima non ci può dar fastidio.
Se invece non siamo soddisfate di qualcosa della nostra vita, l'anonima può aver detto qualcosa di utile,e forse può essere il momento giusto per rivalutare le nostre priorità.
Però le stesse domande le porgo anche all'anonima: a cosa ti serviranno tutti i soldi che guadagni se poi da vecchia non avrai nessuno vicino a te se non perchè lo paghi?
Un'ultima cosa: secondo te quindi metà della popolazione è inutile: pensionati, malati, bambini, non producono, quindi possiamo abbatterli tutti no?
Scusate, è da molto che seguo questo blog ma la prima volta che scrivo.
RispondiEliminaHo letto tutto, e, al di là degli insulti, che comunque non mi piacciono, non riesco a capire quale sia il problema: ci sono donne la cui ragione di vita è la carriera, l'aumento dello stipendio, i week end alle terme, fisico, pettinatura e quant'altro sempre perfetto (come la nostra anonima), e altre che hanno altre priorità, tipo una vita tranquilla, dei figli, un lavoro part time, perché così "posso fare anche altro durante il giorno", e non importa se la messa in piega non è perfetta e l'abito non è firmato. Quello che forse non riesce a capire la nostra anonima è, che come lei si piace così, anche le donne che hanno una vita diversa dalla sua si piacciono così, che l'hanno fatto per scelta, e non per imposizioni. L'unica vera persona che mi fa pena, se è vero quello che dici, è la tua amica: fare una cosa solo perché gli altri si aspettano che la facciamo, quello sì che è triste.
Un bacio a tutte (sì, anche a te).
Sabina
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RispondiEliminaCiao Paola, leggo sempre ma non commento mai.
RispondiEliminaStavolta non resisto.Ovviamente rispondo all'anonima iena.
Non mi è chiaro qualcosa:
Ma com'è successo che quest'amica intelligentissima-cazzutissima-laureatissima-stramasterizzata s'è fatta mettere incinta se considerava la gravidanza una catastrofe?
Perché una persona così appagata della sua via e del suo lavoro è così piena di rancore solo perché l'amica cambia vita? Ma siamo sicuri che quest'amica esista? O è la stessa anonima che se l'è inventata perché è in realtà lei ad essere alle prese con la gravidanza?
Aspetto curiosa la prossima puntata (sempre se non sono finite le ferie dell'unica-donna-che-lavora-al-mondo)
@anonime:TROMBATE DI PIù E PENSATE DI MENO!!!
RispondiElimina;D
funziona!
Berta
i figli sono la cosa più bella della vita. resta complicatissimo gestire tutto. ma gli argomenti di anonimo li trovo miseri, di povertà spirituale e interiore
RispondiEliminaforse anonimo il cuore l'ha lasciato alla spa!
RispondiEliminaDINK! Com'è? Ma sei un animale australiano? Sei già tornata a sudare dietro una scrivania al 50º piano di una bel palazzone nella periferia di Milano? Senti, ma se sei una childfree supercolta, perché scrvi po' con l'accento? E mica ti puoi scusare, così son buoni tutti, no? Ma che te ne frega dei figli degli altri? Lascia stare, pensa alla pancia e alla cellulite, che dramma, tra un po' anche tu sei del gatto, lo sai no? Già, però tu sei di successo, noi no, pensa a me, per esempio: non guadagno un cazzo, ho un dottorato (tipo un MBA, però più difficile), nessuna prospettiva di carriera e non c'ho neppure I FIGLI!!! Come farò? e così ti lascio, con un grande saluto da un mondo diverso dal tuo che però fa tanto ridere (se ridi non ti vengono le rughe). Ciao!
RispondiEliminaMa la super manager di cui sopra lo sa che Corinne Maier (autrice di "No kids") di figli ne ha due?
RispondiEliminaMa ad ogni modo, se tutto quello che scrivono le mamme blogger è merda, perché lo legge? E, sopratutto, dove -se lavora tanto- trova il tempo per così lunghe risposte?
Forse in un prossimo commento ci suggerirà l'alternativa alla gravidanza per la riproduzione.
che bella vita che fai... manicure, locali alla moda, vestiti di gucci, esistenza edonistica.
RispondiEliminabrava brava, tu sì che fai girare l'economia.
nessuno sta ad argomentare troppo le tue sparate (o sboronate, e scrive un 110 e lode, però senza dottorato, in effetti) perchè sei tu che non meriti troppe argomentazioni, certo non il blog. e non meriti così tanto tempo, giusto questi 5 minuti per dirti che la vita da sfigata la fai tu, io la tua non la farei mai, non la facevo nemmeno prima di avere figli, proprio perchè i miei interessi sono ben altri.
e la tua vita sarebbe così edonistica da farti sprecare ore di relax o altro a dispensare pillole di saggezza e cultura a paola e noi?! poveretta!
per la cronaca, a nessuno frega nulla della tua vita che come tu definisci è quella di gente superficiale (fai bene a non accettare i giudizi degli altri, sarebbero molto meno carini) nè della tua ortografia. sei tu quella che fa la Figa Istruita, e allora permettici di prenderti un tantino per il culo (sodo e tonico, sia chiaro):lo sanno anche i somari che po' non si scrive con l'accento.
comunque dacci il titolo del tuo libro, sicuramente ci precipiteremo in libreria, e credici, ti ringrazieremo.
ah ah.
greta
Beh innanzitutto ha detto che di figli non ne vuole perchè troppo presa dai suoi impegni quindi dove sta il problema?
RispondiEliminaMi permetto di essere in disaccordo con l'anonima, ma mi permetto anche di dire che ci sono tante mamme che fanno figli e poi non si ricordano il loro nome.
Mia zia è una di quelle che ne ha fatto 2, ma i miei cugini sono stati allevati da mia nonna, perchè lei (che manco lavora, quindi niente scuse) doveva andare in palestra, fare shopping con le amiche,rifarsi una vita dopo un divorzio... e che vita!
Cose che una madre può fare per carità, ma dovrebbe farle ritagliandosi uno spazietto quando si può, non regolarmente.
Ho colleghe che vengono a lavorare e passano la giornata a raccontarti che il figlio ha fatto "nghe" ma bisognerebbe capire che chi ti circonda magari non gliene frega niente.
E altre che guardano le colleghe neospose e inclinando la testa di lato e con gli occhioni lucidi chiedono:"allora, quand'è che mettete in cantiere"?
Io sono pro bambini, pro famiglie numerose, pro casa incasinata e in disordine, con cesto della biancheria che sembra sempre esploso, ma sono anche convinta che questo è il MIO modo di voler vivere la MIA vita.
Rispetto chi non ne vuole, chi vuole fare carriera, chi vuole girare il mondo, chi vuole vivere sola e chi vuole avere relazioni aperte.
Anonima, forse dovresti sforzarti un pochino anche tu ad accettare chi vuole vivere diversamente da te.
una che sa scrivere, scrive bene anche la lista della spesa.
RispondiEliminameglio se non vuoi avere figli, fai solo un gran favore all'umanità.
-Deo gratias!-
Scusate, arrivo in ritardissimo, quando il tema del post mi pare sia stato superato dalle polemiche innsecate dai "soliti anonimi", quindi se intervengo su quello che era l'argomento originario della discussione cioè il primo giorno di scuola finisco fuori tema??
RispondiEliminaNo, perchè io ho bisogno di riportare anche la mia esperienza, cioè quella di mia figlia di due anni e mezzo (quasi....) che invece ha avuto un impatto tutt'altro che positivo con la scuola materna.
E dire che il posto è carinissimo, una costruzione nuova di quelle antisismiche che ospitano le scuole della mia città rimaste danneggiate o distrutte dal terremoto - molto spaziosa, piena di luce e di giochi (scivoli, casette, tricicli, giocattoli di tutti i tipi - è una scuola privata parificata gestita da suore - maestre sia religiose che non sorridenti e molto gentili e circa una trentina di bambini tra i due e i cinque anni.
Ebbene, mia figlia il primo giorno l'abbiamo lasciata tranquilla e poi ripresa singhiozzante, il secondo giorno lasciata in lacrime e ripresa singhiozzante, il terzo giorno appena sveglia mi ha detto (oggi io all'asilo no, eh??), l'abbiamo portata disperata, si è convinta, ma ha pianto tutto il tempo (tre ore..) e poi l'abbiamo ripresa singhiozzante, il quarto giorno ha aperto la porta e cercato di andare via da sola, poi l'abbiamo ripresa a mezzogiorno in lacrime... il quinto giorno non è andata perchè s'è ammalata e sta ancora sotto antibiotico.
Morale, da lunedì mi tocca l'inserimento da capo, ma non so da che parte cominciare.
Se insisto mi sembra un accanimento contro di lei.. Che pure ha un bel caratterino deciso e non cede facilmente.
Ma non mandarla all'asilo significa innanzitutto continuare a gravare sull'aiuto di mia madre che me l'ha tenuta finora ed è sfinita, e soprattutto, superati i due anni ritengo sia positivo frequentare l'asilo per lei, che certamente è stata un pò troppo viziata da nonni e zii e anche da noi genitori ed il contatto con altri bimbi ed una nuova dimensione sicuramente la farebbe crescere.
Necessito di pareri, qualche consiglio.
Grazie a chi vorrà darmeli.
Mari e piccola peste
ciao mari, stai tranquilla, perché la stessa cosa è successa a mia figlia, aka la Pupa. ma proprio la stessa identica cosa, sai? e pensa che mia mamma a un certo punto mi ha anche detto: forse non è pronta, e se la lasciassi a casa? invece io ho resistito perché sarebbe stato assurdo (complicatissimo) oltre che onerosissimo. naturalmente ero convinta del fatto che l'asilo fosse un buon asilo, e questa era la precondizione essenziale.
RispondiEliminala Pupa ha fatto storie per tutto il primo anno (ovviamente la situazione andava migliorando), e a tratti anche durante il secondo.
un piccolo consiglio: per noi, terminato l'inserimento, era molto più facile quando non la portavo io ma suo padre. distacco molto meno traumatico.
conta che l'inserimento per noi è durato un mese!
ma alla fine del terzo anno... si è separata dai suoi compagni e dalle maestre con grandissimo dolore. e ha allacciato delle amicizie bellissime. a conti fatti è stata un'esperienza stupenda (per lei e per noi). coraggio dunque, e non cominciare a sentirti in colpa ("mi sembra accanimento contro di lei"). non è una cosa "contro" ma "per"!
riscrivi se vuoi!
Cara Paola,
RispondiEliminagrazie grazie per le tue parole, in effetti so che è una reazione normale e anche abbastanza frequente, ma sai, quando capita proprio a tua figlia inizi ad essere dilaniata dai dubbi..
La bambina è ancora convalescente dopo un brutta bronchite (virale.. AARGH!!) quindi lunedì mi tocca iniziare da capo con l'inserimento..
Non so come reagirà, il problema è che l'accompagna il padre, cui lei è attaccatissima, per questioni di orario (mio marito inizia a lavorare verso le 9.30, quindi la può preparare ed accompagnare con calma, mentre io per le 8 devo essere in ufficio).
Il distacco dal padre potrebbe essere più traumatico, ma è anche vero che lui è l'unico capace di convincerla ad andare all'asilo con serenità (tipo che entra tranquilla, saluta, inizia a giocare per qualche minuto, quando l'ho portata io in macchina è stato tutto un rifiuto..)
Non so, siamo forse noi quelli troppo apprensivi, abbiamo solo questa figlia, le insegnanti dicono che il vero problema è la nostra ansia eccessiva, ma io so positivamente che è soprattutto questione di riuscire ad ambientarsi in un posto nuovo, con persone nuove.
Loro peraltro quando i bambini iniziano a pinagere(i primi giorni di inserimento i genitori dei bimbi più piccoli potevano restare fuori la scuola in caso di necessità e noi eravamo lì e abbiamo visto un pò l'andazzo delle cose..) non potendo prenderli tutti in braccio vanno un pò da uno un pò da un altro, magari cercano di coinvolgerli o distrarli con qualche giochino ma nel caso di mia figlia, che si ostinava a piangere, dopo un pò la lasciavano stare, e lei continuava a camminare avanti e indietro piangendo..
Mi hanno detto che questo è il metodo per far sì che lei impari da sola ad essere più autonoma ed a relazionarsi con gli altri.
Boh.. Non mi convince tanto come metodo, ma io non sono un'educatrice, quindi..
So solo che avevamo iniziato lo spannolinamento diurno con discreto successo, e lei per reazione all'asilo ha inziato di nuovo a fare pipì e cacca addosso, tanto che mi hanno suggerito di metterle pannolini a mutandina per l'asilo, assicurandomi che quando la portano a fare pipì la fa nel bagno, però non lo dice prima, e anche a casa non lo chiede più...
Non so, sarà che per me è una cosa nuova, sarà che avevo scelto questa scuola (privata, quindi questo strazio mi costa pure un pò...) perchè sapevo che era di buon livello, ma forse ho fatto un errore di valutazione o forse - cosa assai probabile - le cose sono effettivamente cambiate a causa del sisma di due anni e mezzo fa, che inevitabilmente ha comprortato dei cambiamenti anche nella qualità dei servizi delle scuole, pubbliche e private.
Scusami per la lunghezza del commento, sei stata gentile a darmi la possibilità di scrivere di nuovo.
Grazie ancora e in bocca al lupo a te ed ai tuoi bimbi.
Mari
Ciao Mari, scusa se mi intrometto..non ho capito se la tua bimba l'hai mandata ad un nido o ad una scuola dell'infanzia...perché la differenza è enorme, soprattutto per i bimbi...comunque da noi, anche alla scuola dell'infanzia, i primi 3 giorni andava mezzo gruppo alla volta, e i genitori potevano stare in classe tutto il tempo..un po' duro a livello organizzativo (soprattutto perché contemporaneamente la grande iniziava la primaria!), ma sicuramente utile per i bimbi, soprattutto come la tua non abituata a stare in comunità.
RispondiEliminaL'unico "consiglio" che mi sento di darti è: stai tranquilla, vai sicura, porta pazienza, e, se puoi, prova un inserimento più graduale...e spiegale bene il meccanismo che poi mamma e papà tornano a prenderla...sembra scontato, ma a volte i bimbi temono di essere "abbandonati"...in bocca al lupo!
Sabina
Cara Sabina,
RispondiEliminamia figlia, essendo nata il 29 marzo, è stata messa in una classe della scuola materna.
Nella stessa scuola c'è una classe di nido integrato con circa 20 bimbi di due anni. Avevo chiesto di poter mettere anche mia figlia in quella stessa classe, visto che non è abituata non avendo mai frequentato il nido, ma mi hanno detto che per legge deve stare con i bimbi della materna (da i 2 anni e mezzo ai 5 anni) e, in ogni caso, essendo le classi nella stessa ala della scuola, una di fronte all'altra, cambiava poco, perchè soprattutto all'inizio, i bimbi più piccoli restano a lungo nell'area gioco comune tutti insieme (e questo è vero, infatti stavano tutti lì insieme).
In pratica, anche i bimbi di due anni stanno lì con gli altri, almeno all'inizio dell'anno, poi certo col passare del tempo faranno cose diverse dagli altri perchè chiaramente quelli di 4 e 5 anni sono più grandi.
Mia figlia sta un pò qua, un pò là, ma io non so se insistere a farla stare con i più piccoli, perchè mi hanno detto che è preferibile, visto il soggetto, particolarmente sveglio nonostante la reazione inziale, che stia con i più grandicelli.
Io ti dico solo che da quel poco che ho potuto vedere, e parlo di soli 4 giorni, quindi davvero poco per capire, i bimbi stavano tutti insieme, grandi e piccoli, e le tre maestre in mezzo a loro, più altre due collaboratrici, e questo secondo le maestre per "farli socializzare".
Poi a me, che sono assolutamente ignorante in fatto di metodi educativi, il tentaivo di socializzazione è sembrato una vera e propria confusione (mi pare pure normale, con circa 40 bambini..)
Però, ripeto, sono solo pochi giorni, sicuramente sbaglio io, ma mia figlia ha pianto davvero tutto il tempo.
Boh.
Sul fatto che lei capisca di non essere abbandonata, ti dico solo che noi fin dal primo giorno l'abbiamo lasciata - perchè le maestre ci hanno fatti uscire TUTTI fuori dopo circa un'ora, e come dicevo prima a Paola i genitori dei più piccoli potevano restare fuori e controllare SENZA FARSI VEDERE dall'esterno la reazione dei bimbi, insomma come andavano le cose -.
Ovvio, piangevano in tanti, qualcuno è entrato per calmare il proprio figlio, poi è uscito di nuovo, altri dopo un'ora sono entrati a prendere i figli e li hanno portati a casa, io ho aspettato un paio d'ore il primo giorno, mezz'ora di più il secondo, il terzo purtroppo sono dovuita andare via subito ed è tornato il papà a prenderla verso le 11, e così il quarto giorno, e lei era sempre disperata.
Però a casa non fa che ripetere da sola "Mamma e papà poi vengono..." quindi secondo me l'ha capito che non la lasciamo lì..
Grazie comunque anche a te, Sabina.
Mari
Anch'io mi rifiuto di chiamarle scuole primarie, per me saranno sempre le ELEMENTARI!
RispondiEliminama mi chiedevo:
possibile che in ogni scuola del paese debbe esserci almeno una mamma conciata come julia roberts nella scena iniziale di pretty woman che se ne strafrega di tutti e si guarda intorno per cercare lo sguardo di approvazione (magari dei padri)?
stessa cosa Francesca, tre anni a ottobre, siamo passati dal lunedì "voglio andare a scuola" a venerdì "non voglio andare più a scuola!"
RispondiEliminaMi hanno detto che normale, dopo la seconda settimana di inserimento siamo riusciti a farla stare dalle 9,00 fino alle 12,30, ma la trovo regolarmente lacrimante, la maestra dice che regge bene le prime tre ore, poi forse la stanchezza, la confusione e anche un po' la fame, attacca il pianto.
Io ho visto che facendo ogni mattina le stesse cose arriva più tranquilla (parcheggiamo sempre nella stessa zona, passiamo al forno a prendere la pizza, ci fermiamo alla fontanella a prendere l'acqua), poi una volta a scuola la faccio entrare da sola a salutare la maestra con un bacio, quindi la saluto io e con la maestra le facciamo vedere l'orologio e dove staranno le lancette quando io tornerò. Poi bacio da me e io vado.
Considera che fin dal primo giorno ho cercato di trovare io stessa una empatia con la maestra (ne ha una sola, molto simaptica e materna, forse quello contribuisce), la chiamo per nome, le sorrido, faccio vedere a Fra che mi è amica e che si può fidare di lei quando io non ci sono.
Poi, come ho fatto per il dormire nel lettino e la pipì, le ho dato un obiettivo (se non piangi per una settimana le ho promesso una cosa che vede tutte le mattine nell'edicola davanti alla scuola). Questa settimana l'ha fallito, poverina (non ha pianto solo un giorno su cinque), vediamo la prossima, lei è abbastanza capocciona e competitiva, sono sicura che pur di averlo smetterà di piangere :)
Cmq a 15 giorni dall'inizio siamo nettamente migliorati, e anche io non ho mai pensato di tornare indietro nonostante le scene madri di mia figlia (ricacciare indietro il magone e lasciarla là non è stato facile lo ammetto), perchè la vedo che cerca altri bimbi per giocare e ha voglia di socializzare e quindi è pronta, anche se non lo sa, a intraprendere questo percorso
rob
vabbè ma bastava dirci il titolo del libro e te l'avremmo comprato anche senza tirar fuori tutta sta minchiata su merdeuf, mamme molli e cervelli frappati
RispondiEliminaanonima-omonima
@anonima col phd
RispondiEliminail tuo problema è che la tua vita è il tuo lavoro.
quando il tuo lavoro ti darà un calcio nel culo - e prima o poi accadra, fidati- ti accorgerai che non hai niente altro per cui valga la pena vivere.
l.
p.s. mai letto "il seme inquieto" di a.burgess?
RispondiEliminaMamma mia! Mi ero persa gli ultimi 40/50 commenti a questo post, perchè di solito leggo solo quello in cima. Io ho deciso di mollare il lavoro (demansionata ingiustamente dopo 2 figli) e di avviare un'attività MIA, che dimostra al mondo di che pasta è fatto il mio cervello dopo 2 gravidanze. Al mondo c'è posto per tutti (si insomma, più o meno) ma è assurdo accanirsi anche solo verbalmente contro chi ha fatto scelte diverse dalle nostre, scelte che peraltro non tolgono nè aggiungono nulla alla nostra vita (se c'è un prezzo da pagare, queste persone lo pagano in prima persona, non è la società a pagarlo, come invece tenta di farci credere l'anonima che tra un po' invece di spendere premi e bonus (in azienda mi occupavo anche di piani incentivi, so di cosa parlo) alle terme, li spenderà in benzodiazepine...
RispondiEliminaGiulia
Arrivo tardi. Leggo da un po' ma non ho mai commentato. I commenti dell'anonima donna in carriera, lo stile, gli errori di grammatica, l'acidità, l'affermare di aver scritto un libro, insomma tanti particolari mi hanno fatto ricordare che un intervento simile a questo lo aveva già fatto nel blog nonsolomamma.com, quello di elasti. Credo che sia inviperita particolarmente con le giornaliste mamme part time con due o più figli. I motivi non li conosco e non mi interessano, ma anche nell'altro blog aveva detto le stesse cose, con lo stesso stile farneticante.
RispondiEliminaComplimenti a Paola
labiondaprof