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lunedì 5 gennaio 2015

La proprietà transitiva dell'intolleranza

Decluttering (o quel che ci serve davvero)
Rientrata dalla maternità ho scoperto che una mia collega non mi parla né mi saluta più. Alla mia richiesta di spiegazioni - prima eravamo in buoni rapporti - mi ha bofonchiato, più o meno: «Be', tu sei amica di X, e io X non la sopporto». Mi ha escluso dalla sua rete di relazioni perché mi accompagno a una persona che non le piace (se ve lo state chiedendo: no, non ha 13 anni).
Somebody that I used to know È una storia che farebbe sorridere se non fosse deprimente. Ho provato oziosamente a calcolare quante energie dedichi la mia collega a ricordarsi di voltare la testa dall'altra parte quando mi incrocia in corridoio; quanta prontezza di riflessi le sia richiesta per tuffarsi di testa in uno dei cubicoli del bagno ogni volta che entro per lavarmi le mani; quanto veloce e attenta debba essere per sgusciare dalla porta dell'area break in gran fretta, in direzione opposta alla mia, se mi vede arrivare per prendere un caffè.
Oggi è un giorno che vale la pena guardarsi alle spalle Ho pensato: chissà che fatica si fa a trascorrere le giornate con la guardia alzata, perennemente gravati dal fardello dell'odio. Cosa te ne fai, a un certo punto, di tutto quel disprezzo in sovrannumero? Quante persone puoi detestare in contemporanea, e quanto a lungo? A me che lotto per andare verso la semplificazione sembra uno sforzo improbo, insensato.
Tutto più chiaro che qui La mattina di otto anni fa in cui presi congedo dalla casa dove vivevo con il padre della Pupa, quando ci separammo, uscii in dieci minuti buttando in borsa due paia di jeans, cinque magliette, quattro maglioni. Trascorsi l'intero inverno vestita con quelle cose, senza avvertire la mancanza di altro. Da allora vivo con poco, sapendo che quel poco è già tanto.
Quel che si dice badare all'essenziale
Everything means nothing to me Attività tipica di fine e inizio anno: compilare elenchi di buoni propositi. Io stessa ne ho stilati parecchi. E voi, lo fate? Che cosa sognate per l'anno appena iniziato? Tra le voci ricorrenti nelle liste dei miei amici vedo spesso, in pole position, «liberarmi di quel che non mi occorre». Molte mie amiche femmine si disperano per la quantità eccessiva di vestiti. «Ho armadi pieni di cose che non metto da una vita». Io mi dispero all'opposto: se non faccio la lavatrice non so cosa indossare. Rispetto all'inverno di otto anni fa ho raddoppiato il numero di pantaloni (ora ne ho quattro), di magliette (dieci), maglioni (otto). Da due anni non compro scarpe nuove, ho una sola giacca invernale. Il colore nero in molti casi aiuta e risolve. A fare le valigie, quando c'è da partire, sono velocissima.
Easy way out Ai miei figli arriva tanto di tutto. I vestiti li ereditano da vari benefattori, così pure i giocattoli. Sono comunque troppi e molto spesso li regaliamo. «Mi ricordavo che avessimo un puzzle» mi dice la Pupa. «L'ho portato alla casa di accoglienza per i bambini siriani». «Capito», commenta lei, e riprende a piegare origami. Il Pupo quest'anno ha scritto la sua prima lettera a Babbo Natale in autonomia. Mi fa piacere che a sei anni abbia chiare alcune priorità. Se lei mi parlasse, vorrei suggerire alla mia collega di prendere esempio; di rimettere in ordine le sue. Sarebbe bello che anziché detestarmi potesse incontrare una renna, almeno una, anche lei.

Ps: buon anno.

Soundtrack: C'è tutto quest'album bellissimo e poi pure questo

33 commenti:

  1. Mi è capitato di recente, con l'aggravante che Y che mi ha detto che io essendo amica di X con lei avevo chiuso, ha pure immaginato complotti alle sue spalle fatti da me e X, cose di cui io mi dovrei scusare, le ho risposto che non sono solita scusarmi per cose che avvengono solo nella sua testa e ciao. Bacio

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  2. La pazzia dilaga! Attenta a non farti contagiare: sei tu che devi evitare lei...
    Buon anno!!!

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    1. buona domanda. credo conduciamo due esistenze per molti versi parallele - ora per esempio ho letto il titolo del tuo nuovo post e... vabbe', ne parleremo (anche del veganismo)

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  4. Cara Paola,
    buon anno a te!
    Ho sgranato gli occhi davanti al tuo post: pure io tiro avanti con i soliti vestiti e scarpe da anni. L'anno scorso, in gravidanza, ho temuto il peggio: avevo preso due numeri di scarpa e tremavo al pensiero di dovermi ricomprare lo scarpame nuovo. Ora l'allarme è rientrato e posso rimettermi tutto quello che già avevo...meno male.
    Una domanda: come hai fatto a rendere generosi i tuoi figli? Le mie non mollano niente, nemmeno se pensano ai bambini poveri....e ormai tra chili di giocattoli e doppioni non sappiamo più dove girarci!
    Flavia

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    1. in parte si tratta di un'attitudine - quella alla generosità - diffusa e costante in casa, in parte forse all'inizio ho forzato un po' la mano. diciamo che i bambini nel tempo hanno capito che se c'è una cosa su cui non devono neanche provare a insistere è questa... insomma in questo modo sono diventati generosi.

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    2. in che modo hai forzato la mano? Sono curiosa, perché vorrei instillare un po' di generosità anche nella mia prole...una mamma che conosco costringe le figlie a scegliere i giocattoli da dar via: o scelgono loro o lo fa lei, e così loro scelgono qualcosa. Non so se è il sistema giusto. Tu quale hai usato?

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    3. ho raccontato loro tante storie di bambini che non avevano nulla. ho mostrato, condiviso, spinto al confronto. su un sacco di roba mi fanno impazzire (per esempio quando c'è da apparecchiare) ma su questo, nel tempo, mi hanno seguito.
      il consiglio della tua conoscente mi pare buono se è motivato. cioè tutto viene più facile se i bambini sanno dove andranno a finire i loro giocattoli, e se capiscono quanto, in confronto ad altri, sono fortunati. allora saranno loro i primi a voler donare!

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  5. Vero che posso non commentare la prima parte del post? Vero???

    Per il resto, il mio proposito di inizio anno è stato andare all'IKEA e prendere un mobile-libreria per la marghe. Adesso sembriamo un pelino meno accampati. Ma solo un pelino, eh.

    Non ti ho più detto che anche la marche ha scritto in autonomia la letterina. A me sembrava il profilo delle alpi, ma babbo natale deve aver capito, visto che le ha portato quel che desiderava...

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  6. Direi che conoscere le renne e gli elfi di Babbo Natale potrebbe essere un buon proposito per l'anno nuovo! A parte gli scherzi, avendo perso qualche kg nell'ultimo anno mi sono ritrovata molti vestiti praticamente nuovi che non mi vanno più, e ho avuto l'esigenza di ricomprare alcune cose. E'stato difficile far capire ad alcune amiche che no, non ero contenta di dover ricomprare cose che avrei già, e ancora piu'difficile spiegare come mai alcune cose le ho prese su ebay di seconda mano. Avete presente quanta gente vende capi praticamente nuovi a prezzi bassissimi? Io la trovo una cosa saggia, oltre che conveniente.

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    1. sì è saggio! io su ebay o su subito.it compro tutto, usato, anche la cucina che ho appena cambiato. è fantastico

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  7. Io non so come faccio, ma mi ritrovo troppa roba nell'armadio, ma sbagliata, che non metto perchè mi sta male o non mi piace, comprata in un momento di follia.

    Vorrei essere come te, o come alcune mie amiche, un guardaroba ristretto ma efficace, invece è ingombrante ma inutile!

    E intanto continuo a comprare :P

    I miei propositi per l'anno nuovo (propositi che rinnovo due volte l'anno, alla fine delle vacanze estive e a gennaio, perchè non ce la faccio a tenere 12 mesi) sono sempre gli stessi;
    essere meno approssimativa e piu' ordinata.
    Riesco a starci dietro piu' o meno un mese, SIGH

    baci, e auguri a tutta la combriccola
    franz

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  8. Anch'io ho optato per avere casa e guardaroba essenziali: è più facile e soddisfacente pulire e tenere in ordine e quando ti compri qualcosa di nuovo te lo godi davvero.

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  9. Beh la tua collega sta impazzendo o non ha cose da fare nella vita....anche io in ufficio non sopporto alcune persone ma non ho energie da disperdere..le poche che ho mi servono tutte. Quindi peace and love!!!!

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  10. Cosa te ne fai, a un certo punto, di tutto quel disprezzo in sovrannumero? Ti ci intossichi nella certezza di avere ragione. Una gran ragione, contro tutto il resto del mondo.
    Quante persone puoi detestare in contemporanea, e quanto a lungo? Tutti, e più detesti persone più detesti anche te stesso.

    L'ho visto fare, non è una bella cosa.

    Per il resto anche il decluttero ma poi sono anche shopaholic quindi ricompro. Praticamente sostituisco. Aiuto.

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  11. E posso aggiungere che uno dei suoi 4 golf l'ha donato a me. :-)

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    1. cara spersa, di recente ti ho anche regalato una maglietta!

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    1. vero! e se ripassi da milano potresti anche averne un'altra.

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  13. Non passo spesso di qui, ma ogni volta mi rimane qualcosa . Grazie del bel post.... Sulle relazioni umane sono a buon punto e sui vestiti quasi ... Che bello che i tuoi figli abbiamo recepito un messaggio così importante ! Buona giornata

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  14. Questo post è una bellissima prima pagina per l'anno nuovo. Liberarsi di cio' che è inutile, non essere legati alle cose materiali, lasciare spazio per il nuovo è secondo me un modo di vivere, un habitus mentale importante. Mentre ti leggevo mi è venuto in mente l'orrendo cartone animato di Barbie in cui l'armadio parlante si blocca e incastra la sua proprietaria al suo interno. Barbie prigioniera di un mostro-armadio e del suo debordante contenuto. Io regalo i vestiti e le scarpine, col piacere di sapere che passano da un bimbo all'altro, che si perdono nel mondo. E' come energia che circola, un veciolo di amore e generosità.
    Buon 2015. E, riguardo alla collega... ci sono persone per le quali, a partire da un certo punto della vita, non c'è più posto. Pazienza.

    Anna

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    1. buon 2015 anche a te cara Anna. sulle persone hai ragione. però mi spiace vedere che si auto-elidano senza poterci fare nulla. è, in fondo, materiale umano sprecato; l'esatto contrario dei vestiti e delle scarpe che diventano amore che circola nel mondo. grazie per il tuo bellissimo spunto.

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    2. Lo so, certo che dispiace pero' è inevitabile. Credo che da una certa età in poi si impari a perdere con una certa tranquillità chi non vuole starci vicino. Poi magari certe persone tornano, i rapporti si modificano. Ma cos'avresti veramente da dire a una persona che ragiona in tal modo?

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    3. certo, torno a dire, hai ragione. cosa potrei dirle, a questo punto, non so.

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  15. Io ho imparato a vivere di poco con un'esperienza meno traumatica: la gravidanza. Ho comprato poco e ho imparato a vivere con poco (vestivo in modo incompatibile con la panza che avanza). E da lì non ho più smesso.
    Sono così brava a far circolare roba che casa mia e' una centrale di smistamento.
    A breve l'assicurazione di cui faccio parte avrà una sede e li vorremmo fare un grande "muro del baratto" tra giochi e vestiti. Ho anche recuperato dei pannolini lavabili da dar provare!
    (Mio marito per questo mio odia, ma fortunatamente continua a tenermi con se').
    Per l'anno nuovo un solo buon proposito: un piatto nuovo a settimana, i miei figli siano incistati su quattro alimenti e pur di vederli mangiare li assecondo.

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    1. Maledetto iPad.
      Associazione, non assicurazione.

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  16. beh era carino anche "assicurazione".
    mi pare ottimo il buon proposito del piatto nuovo ogni settimana! avrai belle sorprese. i miei bambini ormai mangiano anche la verza e il cavolo viola!
    abbracci

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  17. Buon Anno Cara Paola! io di sicuro tra i miei propositi per l'anno nuovo ho quello di non smettere di leggere il tuo blog ;-) molti degli altri buoni miei propositi sono rimasti incastrati tra la disillusione ed il cinismo ma sento che c'è sempre la speranza a spingere da dietro per farli saltar fuori e non è detto che tra qualche tempo io non riprenda s scrivere liste di buoni propositi.
    In quanto al guardaroba, io dopo anni di sobrietà, diciamo così, vorrei tanto potermi rinnovare un pochino ma ho scoperto di avere praticamente disimparato l'arte dello shopping.non riesco mai a farmi piacere nulla e trovo che nulla mi stia bene. che fastidio!

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  18. io pure ho imparato a vivere con poco in seguito ad aver mollato casa lavoro e ex! e sono una gran sostenitrice del decluttering, cosa che mi causa furenti scontri con la famiglia d'origine, affetta dalla mania opposta. Educare i figli è difficile, educare i genitori...temo impossibile, sigh.

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  19. clap clap clap clap clap clap!!!!!!!

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