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venerdì 15 gennaio 2010

Bambini e vaccinazioni

Se il fratellino parla il Lela Lela
Gennaio, tanto per cambiare tempo di malanni. La Pupa, che in questo campo non si fa mai mancare niente, nei giorni scorsi si è beccata il famoso virus gomitone, che in realtà era un misto di tonsillite, febbre e acetone, per cui tra un conato e l'altro si lamentava pure di avere mal di gola.
Mentre i costruttori della casa-cantiere facevano un giro di ricognizione all'ultimo piano per controllare lo stato dell'arte delle muffe (ora rosa, verdi e anche grigiastre. Ma la soluzione pare dietro l'angolo), Ella gomitava elegantemente, in silenzio e con garbo, nel soppalco, sul divano di quella che lei stessa definisce "la camera degli ossspiti". Poco male per il divano, trattandosi di un Ektorp di Ikea comprato scontatissimo su eBay e peraltro completamente sfoderabile. Un disastro per la Pupa, che aveva gomito nelle narici e in altri luoghi che non vi rivelerò per non turbare ulteriormente i vostri animi sensibili. In un minuto l'ho spogliata e assieme siam salite verso la vasca della zona notte, aprendoci un varco tra i costruttori e i tecnici e lasciandoci alle spalle un alone inconfondibile. La Pupa, nuda come io l'ho fatta, 106 centimetri per 16 chiletti di peso, si è poi sentita in dovere di sottolineare con voce squillante: "Ho il gomito nei capelli", e agli omaccioni del cantiere è tremato il labbro e si è capito che dispiaceva un po' anche a loro.

Il giorno dopo ho portato il Pupo a vaccinarsi. Prima di uscire ho chiamato il consultorio: "Buongiorno, ho appuntamento alle 11.40, ma se avete un buco verrei un po' prima" (Perché avevo accettato un appuntamento alle 11.40, poi?). "Signora, non dovesse esserci problema. Vieni prima, dici che sei arrivata e ti infilano". "Ok, grazie".
Sono arrivata alle 10.30: davanti a me c'erano circa venti nuclei familiari compresa la madre affranta di tre gemelli. Mi sono rassegnata e ho aspettato. Alle 11.50 ho creduto toccasse a me. "Signora, il suo nome non è in lista". "Come, non è in lista?". "Non. E'. In. Lista. O ha sbagliato giorno o ha sbagliato posto". "Impossibile. Non mi succede mai".
Credo che sia per il modo in cui ho detto "Non mi succede mai" che la segretaria del centro ha chiamato tutte le Asl di Milano per togliersi la soddisfazione di sapere se il mio nome risultava prenotato presso qualcuno di loro. In cinque minuti è tornata. "Signora, doveva andare in via Guerzoni. Non. Qui. Da. Noi".
Mentre il Pupo ipereccitato smontava mezzo ambulatorio, con una dottoressa dal finto sorriso che gli diceva "Tesoro, non qui, non fare così" e si capiva che avrebbe voluto strozzarlo, ho pensato che io la via Guerzoni non l'avevo mai sentita nominare, che la vita è estremamente ingiusta e che sono un'idiota.
Mi sono buttata il bambino in spalla, ho ringraziato Dio di avere un lavoro con degli orari elastici e sono corsa in quell'altro posto là, dove sono arrivata con un infarto in corso. Per fortuna una simpatica mamma algerina mi ha rincuorato raccontandomi storie del suo paese con l'accento dolce. Ma non è finita: al momento della vaccinazione mi han detto che hanno avuto problemi con i fornitori, che mancavano le dosi di esavalente e che dobbiamo tornare il 2 marzo per un richiamo, al che ho sperato di essere in pensione o su un atollo, per quella data. Risultato: il Pupo è stato punto comunque per mezza vaccinazione e ha pianto un po', poi si è ricomposto e mentre lo rivestivo ha cominciato a fare "ciao ciao" con la mano alla dottoressa come a dire, tu qui non mi vedi più, e ce ne siamo andati stanchi ma dignitosi. La sera avevo la febbre.
Mentre Mike Delfino accudiva me e la Pupa malate ha detto, scherzando: "Allora Pupa, domani all'asilo al posto tuo ci porto il fratellino". Lei che ha sempre la battuta pronta nonostante la febbre ha risposto: "Tanto non lo fanno entrare, lo capiscono che è piccolo". "Ah sì? E come lo capiscono?". "Perché non parla niente, parla solo il Lela Lela". Salam aleikum.

9 commenti:

  1. credo sia per evitare le segretarie indisponenti che io rifiuto categoricamente di farlo vaccinare.e anche un pò perchè io di dignitoso non avevo nulla.ero impassibile ai pianti degli altri nani,poi,quando finalmente toccava a me mi aggrappavo poco dignitosamente agli stipiti delle porte per non entrare,e una volta entrata a suon di sganassoni di mio padre(mai che mi portasse la mia cara mamy...)urlavo con tutto il fiato in corpo,per finire di nuovo presa a sganassoni fino a casa,e a volte anche oltre.
    fatto sta che il nano raramente ha il naso che cola,e niente di più da quando è nato.nella vita ci vuole cu....ore

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  2. dear amrita, sembra proprio che tu abbia avuto un'esperienza drammatica con le vaccinazioni... che sono poi un tema delicato, nel senso che al di là della salute di ferro ci sono malanni che sarebbe proprio meglio non prendere, o contro cui è opportuno vaccinarsi (vedi rosolia per le donne, ma anche meningococco, parotite, morbillo... quest'ultimo per esempio se fatto da adulti può essere pericoloso assai). e poi se abbiamo (quasi) eradicato la polio e il vaiolo dal mondo è grazie alle vaccinazioni... nella vita ci vuole cu... ore ma anche i vaccini hanno dato all'umanità una grossa mano. che ne pensate?

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  3. eh sì, tema delicato questo ...
    io la penso come te.
    e' grazie alle vaccinazioni che certe malattie sono state debellate. e, purtroppo, stanno anche ritornando perchè parte della popolazione che entra in Italia magari non è stata vaccinata ... il mio pediatra, per esempio, mi diceva che ci sono stati "molti" casi di difterite ultimamente ... cosa che ovviamente non succedeva da anni!
    quindi secondo me è molto meglio vaccinare, eccome!
    ciao, paola


    p.s. paola, scusa sai ... non mi sono dimenticata del nostro incontro ... da oggi ritorno ad essere milanese per un paio di mesetti e, orari permettendo, DOBBIAMO organizzare ... !!!
    ok?

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  4. Le vaccinazioni per il topo sono state una specie di infezione da peste: è andato in letargo per due giorni, poi si è beccato un raffreddore bestiale che è durato una settimana intera e ora sono terrorizzata all'idea dei richiami che faremo all'inizio di febbraio. comunque: sono d'accordo con paola, per quanto noiose, le vaccinazioni vanno fatte. Peraltro lui ora sta bene, a parte il fatto che ho scoperto di avere il riflesso di emissione del latte troppo forte. capita quindi che la pappa gli vada a traverso e che passiamo il tempo della poppata in un bizzarro balletto giù, su, ruttino, rigurgito, strizzata alla tetta per far uscire il latte in eccesso, poppatina e via da capo. devastante. e stanotte mi si è anche bloccata una spalla, con l'aulin (adorata panacea di tutti i mali) che è un miraggio lontanissimo dato l'allattamento. in compenso ho costretto il dottor ross a comprarmi una poltrona poang ikea nuova di pacca e ultraconfortevole. ci pensavo stanotte alle cinque mentre vagavo per casa con un bicchiere di magnesio in mano e il collo incriccato mentre marito e figlietto dormivano della grossa. augh!

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  5. spe,fermi tutti.io non sono contro le vaccinazioni.ecco,solo che potendo scegliere,diciamo che 1 dose unica è meglio di 3.diciamo che facciamo quelle obbligatorie,quando proprio non se ne può fare a meno.diciamo che non ci fasciamo la testa prima di averla rotta.preferisco portare il pupo fuori bello impacchettato in pieno inverno,e fargli mettere da solo dei sani anticorpi,piuttosto che tenerlo in casa a 43°c.non ne faccio una questione di vita o di morte se lecca 2 briciole dal pavimento in casa.perchè davvero,in 28 mesi non ha MAI avuto niente.il prossimo anno all'asilo raccatterà sacchettini di microbi incredibilmente infettivi,a quel punto faremo i vaccini per quelle cose che potrebbero realmente essere pericolose.un passo alla volta.se poi dovesse beccarsi un pò di influenza,pace all'anima sua.ho fatto la guerra per non vaccinarlo contro la suina.morale:tutti i pupi vaccinati se la sono ovviamente presa.lui niente.fosse stato in età da asilo ci avrei riflettuto un pò di più.

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  6. a,io il vaccino anti rosolia l'ho fatto a 23 anni,dopo 3 di convivenza,perchè non si sa mai.mia madre non me lo fece fare nell'86 perchè ci fu una partita di vaccini sbagliati e pericolosi.anche se ormai parecchi bimbi erano già stati vaccinati.

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  7. ah valeria! anch'io avevo il tuo problema di riflesso di emissione del latte troppo forte e ho escogitato dopo un sacco di fatica... l'allattamento al contrario: io sdraiata sotto e il pupo sopra (detto così ricorda un po' il kamasutra mi rendo conto). hai capito come? prova e dimmi! ci ho messo settimane per studiare la cosa, lui vomitava anche, per il troppo latte che gli finiva in gola!
    @amrita: invece noi l'anno scorso abbiamo fatto tutti l'influenza, il pupo aveva un mese, io mi svegliavo ogni 2 ore per allattarlo, piangevo dalla disperazione, quest'anno ci siamo vaccinati tutti, non contro la suina ma contro la stagionale, che quindi grazie a dio non abbiamo preso. certamente molte scelte dipendono dalle fortune o sfortune personali... mentre quel che diceva paola sul fatto che molte malattie in parte ritornano perché alcuni decidono di non far più vaccinare i figli, purtroppo, è vero. secondo me è colpa di tanta disinformazione che c'è sul tema (ne avevo scritto anche sul libro).
    @paola, a proposito: sì vediamoci ti prego! io sono bloccata anche di sera per un lavoro fino al 31 gennaio, poi libera!

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  8. provato l'allattamento sdraiata (il topo finisce per rotolare giù dalla mia pancia urlando, non gli riesce proprio mangiare così), provato a tirarmi il latte prima della poppata, provato a contorcermi come un derviscio per farlo stare con la testa più in alto: praticamente ho testato tutte le soluzioni proposte dalla Leche League. niente. per fortuna mi succede per qualche giorno (di solito dopo che il topo ha avuto uno spaventoso scatto di crescita - nell'ultima settimana ha preso più di mezzo chilo - da cui l'incriccamento alla spalla) e poi passa, fino alla prossima volta. ora vado a farmi un bagno caldo nella vana speranza che la mia scapola si sblocchi: mi sento come aigor. baci a tutte, è bello parlare con voi!

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  9. A proposito di vaccinazioni: da non sottovalutare il vantaggio per le mamme che avranno alcune malattie in meno da temere e da dover gestire. Mia madre mi racconta sempre che per un intero anno scolastico ha avuto alternativamente sempre malati o me o mio fratello perchè ci siamo beccati tutte le malattie esantematiche, dandoci il cambio l'una con l'altro. Sarà una considerazione egoista, ma una situazione del genere non aiutava certo una madre che cercava di reinserirsi nel mondo del lavoro o semplicemente di ritargliarsi scampoli di vita per se stessa. Noi siamo fortunate perchè dobbiamo preoccuparci solo della varicella (cmq, il mio ha pensato bene di beccarsela esattamente due giorni prima dell'inzio del mio ultimo contratto di lavoro!): morbillo, orecchioni, rosolia, pertosse non esistono più!

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