C'è che le altre mi sembrano tutte perfette, e io ho gli adesivi dei Cuties nei capelli
Giorni fa ho letto un post della mia amica Wonderland che mi ha fatto molto ridere e al tempo stesso ho trovato inquietante per via di una coincidenza: raccontava di un colloquio di lavoro importante a cui si è presentata con un adesivo blu, o qualcosa di simile - non ricordo esattamente perché i miei neuroni ultimamente son come omogeneizzati col Bimby - incastrato nei capelli, e non se n'è resa conto che alla fine del colloquio. Ecco a me è successo lo stesso: intervistavo la moglie perfetta di un chirurgo plastico nell'ambito di un'inchiesta che sto facendo per il giornale per cui lavoro, e tornata a casa mi sono resa conto che io, nei capelli, avevo un adesivo dei Cuties. Sapete quei personaggetti della Walt Disney che costano una fucilata (due euro e cinquanta l'uno) e vengono in bustine verdi del tutto anonime per renderne impossibile il riconoscimento a priori? I Cuties sono una collezione demenziale. Saranno nove personaggetti in tutto, alti un centimetro e mezzo, prodotti in Cina a 0,001 centesimi e per trovarli tutti e nove devi comprarne quaranta. Nella mia esperienza la rarity è Paperina. O meglio la nipotina di Paperina, viste le dimensioni. L'abbiamo inseguita per settimane, avevamo sei Gastoni, otto Topolini, quattro Paperoni, e finalmente ieri l'abbiamo trovata. Nel frattempo per sostenere le spese ho fatto la cessione del quinto dello stipendio. C'è chi sottoscrive un finanziamento per l'auto, per la casa, per le vacanze: ecco io l'ho fatto per i Cuties. Me li sogno pure di notte, che venga un raffreddore forte al porco che se li è inventati.
I Cuties sono l'equivalente bambinesco della competizione tra mamme. Se non hai i Cuties all'asilo non sei nessuno. Le pupe altolocate per spocchia nemmeno se li scambiano come facevamo noi con le figurine: se cedi un Cuties per averne in cambio uno mancante significa che non hai i soldi, il che nell'asilo del centro città che frequenta la Pupa è un marchio d'infamia.
Comunque sempre meglio che confrontarsi con le altre donne sui vestiti, le borse e in generale i denari. Io vado in giro con le pezze al sedere, anzi peggio: oggi tornata a casa mi sono accorta che avevo i pantaloni squarciati, venti centimetri sotto il cavallo. E sono pure stata ai giardinetti con la Pupa in mezzo a una mandria di diavolesse vestite Prada. Le mamme quando si confrontano tra loro tirano fuori il peggio: se gli uomini combattono a colpi di Suv, esse ostentano messe in piega da urlo, accessori che costano quanto la rata mensile del mio mutuo, appartamenti la cui distanza dal Duomo di Milano si misura in centimetri e non in chilometri. Per noi trasferiti nella periferica casa-cantiere è ogni volta una dura botta.
Io nell'arena nemmeno scendo. Sto sempre seduta in prestito sull'angolo della panchina, o in piedi a fissare la Pupa cercando telepaticamente di trasmetterle il messaggio che dobbiamo andare a casa. Il peggio del peggio è la competizione sulle tate. Il gioco funziona così: vince chi ne ha di più. Semplice e implacabile. Scatole cinesi di tate: c'è quella del mattino "che fa solo le pulizie", la peruviana "perché i pupi devono imparare lo spagnolo", la au pair italo-tedesca "che è come una sorella maggiore" (ma intanto costa il suo giusto), la baby sitter serale, quella che li accompagna a nuoto. Ogni tata ha il suo ruolo.
Non so come facciano. O spendono quattromila euro al mese, o le pagano cinquanta centesimi all'ora.
Ragazze che leggete, vedete la manina rosa? Vi invito a commentare. Il tema, nel caso anche i vostri neuroni fossero nel Bimby, è proprio questo: competizione tra mamme. I commenti più divertenti vincono un botto di pannolini (vedi post precedente).
P.S. In molte mi avete chiesto di avere Quaquerello. Mi sto dando da fare per recuperarne qualche esemplare. Se li trovo attiverò un concorso parallelo e le vincitrici lo riceveranno a casa. Ma ora... scatenatevi sul tema!
Cara Paola, le mamme tipo "Mi metto diecimila euro addosso e scendo ai giardinetti" secondo te sono felici? Tu siediti in mezzo alla panchina e vai fiera dei tuoi Cuties nei capelli. Sullo sbrego nei pantaloni, però, stai attenta. Non permettere ai Cuties di azzannare la tua autostima oltre un certo limite. Lo devi a te, al tuo uomo e ai tuoi figli.
RispondiEliminaAhhh, mi vien da sospirare, che bello vivere in periferia. Dove è vero non ti rifai gli occhi quando esci, perché siamo tutte un po' frullate nel Bimby, non solo i nostri neuroni, ma anche i capelli, per dirne una. Però sai che serenità uscire e fregarsene altamente di come sei vestita e (s)pettinata... Quando devo scendere in città (alias cittadina di provincia) mi sento oggetto di occhiatacce traverse, ma me faccio un baffo e dentro me la rido perché questa è libertà, me la sono conquistata e ne sono felice. Io... sono frullata e allegra!
RispondiEliminaVivo in un quartiere periferico di una piccola città, quindi non ho nessun confronto possibile...
RispondiEliminaPerò quando vado ai giardinetti col pupo per farlo giocare all'aria aperta e "scalmanarsi" come diciamo da queste parti, ho la mia mise ultrasportiva: come farei ad arrampicarmi con lui sullo scivolo alto (quello dei grandi), fargli vedere come ci si spinge da soli in altalena e tutto il resto...
Coraggio Paola! Non sai sola!
Anche noi frequentiamo un asilo in centro e mi sento spesso a disagio, purtroppo è una società dell'apparire..ce la farò a trasmettere la ricchezza dell'essere ai miei figli?
RispondiEliminaPer evitare proprio in quaresima l'effetto trave nell'occhio, faccio un mea culpa e mi autodenuncio: ebbene sì, anch'io opero la mia competizione con le altre mamme! Il terreno è: numero dei figli. In primo luogo competo velatamente con mia mamma: sono figlia unica, io ne ho fatti tre. Poi con mia nonna: lei ne ha avuti tre, ma con la “scorciatoia” dei gemelli, io invece tre gravidanze...(in realtà sono atterrita dalla possibilità di avere gemelli) Poi ai giardini guardo le mamme che impazziscono con un figlio solo..tut, tut e anche tzè, tzè!!
RispondiEliminaOggi però ho incontrato una mamma con due gemelli. “Massimo rispetto mamma! Io ne ho tre, ma fatti uno per volta” risposta. “io ne ho 5..” Ok, ho perso 5-3!!!
mivanci@libero.it
Ora da brava prof prongo una classificazione tassonomica delle competizioni che ho osservato. Comincerei a dividere la competizione in diretta e indiretta (per interposizioni varie).
RispondiEliminaDiretta: loro sono sempre più belle, magre, alte, ben truccate, pettinate, riposate, vestite e accessoriate.
Indiretta: a)per interposto marito: lui è più intraprendente-ricco-disponibile-fantasioso del vostro
b)per interposti beni e persone: le loro case (perchè non ne hanno mai una sola) sono ampie, sempre ordinate e pulite, il loro levriero (afgano) fa il baciamano dalla sua cuccia di tek, hanno 3 tate e 6 nonni (possibile, in tempi di famiglie allargate).
b/bis)per interposti figli! I loro vestono Jacadi (i vostri, Oviesse e mercato), si rotolano nel fango senza sporcarsi, a 5 mesi gattonavano, a 8 camminavano e a 10 recitavano la Divina Commedia..
però, come ho letto più su, saranno felici? chi lo sa...però io lo sono!
mivanci@libero.it
heilà Paola, mi inserisco in questo post anche se forse non è quello giusto, ma del resto anche l'unico neurone che ho conservato nel postpartum, postallattamentum e postrietrum dalla maternità non se la cavicchia bene con la quotidianità, figuriamoci con i blog!
RispondiEliminaMamme da competizione? Dunque io in questo momento devo perdere 20 kg, andare dal parrucchiere, riprendere attivamente a farmi la ceretta con la dovuta assiduità (due volte l'anno a natale e pasqua credo non conti... o sì? forse secondo qualche antico calendario azteco magari...)smettere di indossare i sandali anche in inverno perché non ho tempo di tagliarmi le unghie dei piedi e che altro? ah sì aggiornare il guardaroba perché oltre ai pantaloni prémaman non ho più nulla da mettermi (mio suocero, però, commercia tende e se le nuove proposte arredo mi allettano, tento con una tenda e tre buchi per collo e braccia, una bella cintura e via!)... dici che posso competere con le "amiche" del parchetto???
PS dimenticavo... a me il cavallo dei pantaloni si è strappato in tempi non sospetti (prima della gravidanza) direttamente in ufficio, ho preso la pinzatrice e ho fatto un ricamo degno delle migliori professioniste di Bruges!
OH che bello!!! Allora è vero:tutto il mondo è paese!!!
RispondiEliminaQuesto post mi consola, credevo di essere rimasta l'unica a vivere questa condizione, le mie colleghe, qualcuna anche con bambini più piccoli dei miei, non ricordo di averle viste anche un solo giorno senza lo smalto alle unghie, figurati il resto......
Io, spontaneamente, ho sempre migrato al contrario: devo avere indole popolana.
RispondiEliminaAbitiamo in un quartiere che non si può definire elegante, ma che decisamente ci assomiglia molto (insomma, non è Parioli, Aventino o Monteverde Vecchio, ma è subito sotto nella scala gerarchica - durissima - dei quartieri romani).
Attirata dal giardinetto del quartiere semi-popolare più vicino. Fuggita dalla piscina-bene di zona verso la piscina comunale di altro quartiere noto alle cronache (non mondane)... Chissà perchè...
Alla fine vuoi vedere che sono più snob io delle mamme snob che snobbo...
ciao Pepe io lo smalto sulle unghie ce l'ho, ma è una french-manicure al contrario..scrostato come un rudere..fa pietà e si nota un sacco (è fuxia perlato x intonarlo in teoria agli occhiali) è che non ho tempo di toglierlo!!
RispondiEliminaAhahaha... il mio era un orso polare!!!! Dignitosissimo, altro che Cuties :D La Polpetta inizia ad interessarsi ai Paciocchini, devo preoccuparmi???
RispondiEliminaAnch'io abito in provincia, ma devo dire che la competizione per il look (sia delle mamme che dei bimbi) qui e' altissima! Io ho frequentato per un breve periodo il gruppo "mamme del nido" e quello "mamme del parchetto", ma sono stata esautorata da entrambi abbastanza in fretta... sara' forse per il pantalone in felpa sporco di pappa con cui mi aggiro quotidianamente (non riesco ad andare oltre le due lavatrici al giorno...)? O forse perche' mi hanno invitato alle loro merende comunitarie alle 3 del pomeriggio e io ho sempre dovuto rifiutare(scusate se lavoro)?
RispondiEliminaLa competizione in cui mi sono trovata piu' spesso tirata in mezzo, mio malgrado, riguarda la competenza medica delle suddette mamme in quanto a salute dei figli. Premetto che il mio da quando va al nido e' malato 3 settimane sì e una quasi (io e mio marito ci consideriamo ormai un ente benefico che devolve soldi all'istituzione nido comunale pur non usufruendone). Quindi le mamme dotate di bimbi sanissimi (gli unici giorni di asilo che saltano sono a causa della settimana bianca) mi guardano come una poveretta e mi impartiscono lezioni sui vantaggi del loro ultimissimo modello di aerosol, sulle miracolose cure per rafforzare le difese immunitarie (“ma come, non gliele hai fatte a giugno dello scorso anno?” Io, a giugno, scusate, ma all’influenza non ci pensavo), sulla necessità di 7-8 lavaggi nasali al giorno (belli, peccato che per farli a mio figlio servono 3 persone a tenerlo e dopo un po’ i vicini iniziano a chiamare il Telefono Azzurro a causa delle urla…).
Insomma alla fine se il pupo si ammala tanto la colpa e’ mia, madre degenere. E un po’forse hanno ragione. D’altronde, da una che gira col tutone e con i capelli stile Caparezza cosa ti puoi aspettare? ;-)
grazie ragazze! però mi raccomando, lasciate anche il vostro indirizzo mail (potete scrivermelo anche in privato) se non avete un account o un blog! altrimenti in caso di vincita come vi rintraccio?
RispondiEliminaIo abito in centrocittà
RispondiEliminaE sono mamma di un meraviglioso bimbo di un anno e mezzo
Ho lavorato fino al giorno del parto e ho mio malgrado ricominciato a lavorare part time esattamente 5 settimane dopo aver partorito.
Madre degenere che a soli 5 settimane ho ripreso a lavorare “abbandonando il piccolo pupo”.
Noi (io e il mio compagno) lavoriamo per conto nostro, e ovviamente come tutte sappiamo il periodo non è dei migliori e il lavoro non aspetta né la fine della maternità, né l’inizio dell’asilo, per cui dopo 5 settimane dalla nascita del nostro bambino ho ripreso il lavoro.
Ovviamente additata da tutti in quanto madre degenere, che pensa alla carriera e non al pupo, peccato che se non lavorassi e se non avessi lavorato il latte artificiale al meraviglioso pupo di cui sopra, non l’avremmo potuto comprare, le bollette non le avremmo pagate e la casa non l’avremmo “gestita”, ma questo pare che sia un argomento difficile da far capire, perché tutti pensano che “dato che lavori per conto tuo” puoi fare un po’ che caspita ti pare, perché tanto tu sei superriccaebenestante e ti puoi permettere quello che vuoi…. E i soldi ti piovono dal cielo in quanto libera professionista….Bè non è esattamente così….ma sorvoliamo.
Io abito in centro città e faccio i salti mortali per conciliare tutto lavoro famiglia e vita mia personale, come facciamo tutte del resto; ho ripreso a lavorare e non mi curavo ,cosa che facevo invece prima di partorire: per cui avevo i capelli di tre colori (perché non andavo dalla parrucchiera per far riprendere il colore iniziale….. era persino difficile capire quale fosse il colore iniziale) vestivo “comoda” perché non avevo il tempo di aprire l’armadio e scegliere con calma cm prima, mi truccavo poco per fare le cose di corsa….. e poi mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo e non mi piacevo….
Allora ho ripreso a “tirarmi” come si dice dalle mie parti, e alla fine non rubo tempo a nessuno…. Mi alzo molto presto per poter fare tutto quello che mi serve per sentirmi bene e a posto con me stessa, è importante per me e se io sto bene e mi sento bene, ne trae beneficio tutta la famiglia (mio figlio compreso), mi alzo presto e mi fò la pulizia del viso e mi metto lo smalto mi vesto bene e quando mio figlio si sveglia io sn già pronta ad essere “per lui”. Dalla parrucchiera ci vado il sabato mentre lui dorme col babbo e io ho due ore a mia disposizione per riordinarmi i capelli e anche per guardare due vetrine, o per lavare i pavimenti e preparare il ragù; io mi alzo presto e faccio le cose che “mi servono”, prima mi dicevo le bugie, dicendomi che “non avevo tempo” era la giustificazione alla mia pigrizia e alla mia stanchezza ero in vortice in cui mi cullavo, ma non facevo nulla per uscirne, io ho sempre creduto che se vuoi veramente ….. puoi fare tutto……e così ho fatto,.
RispondiEliminaOra lavoro tutto il giorno da oramai sei mesi, lascio mio figlio non a tre tate che gli insegnano 12 lingue, ma a due angeli custodi, che sono i miei genitori, che lo portano al parco e non si sentono in competizione con nessuno; il sabato e la domenica lo portiamo noi al parco, (anzi ad essere sincera è da un po’ che non lo portiamo perché qua da noi il brutto tempo non è per nulla finito), e quando esco con mio figlio e il mio compagno io mi vesto bene e mi tiro e mi trucco e porto in giro anche la mia borsa griffata, si perché io (da sempre) ho il “vizio” delle borse, griffate e non griffate, e quando me lo posso permettere me ne regalo una, fatemene una colpa se volete, ma io ho questa passione…..
io non mi metto in competizione e non mi sento in competizione non guardo le altre mamme per come sono vestite pettinate e truccate o per vedere che borsa hanno, a me non interessa, non mi metto a fare discussione nemmeno sul numero di lingue che parla mio figlio o se sà far di conto …..
io prendo il nostro piccolo “terremoto” e vado al parco, chiacchiero con chi ha voglia di chiacchierare con noi, gioco con i pupi che stringono amicizia cn mattia, e mi fumo pure una sigaretta, guardando mio figlio. Io vado al parco cn mattia per giocare con mattia e scoprire il mondo con lui e attraverso i suoi occhi…. Andiamo nel parco in centro, e andiamo nei parchi di periferia, e non cambia nulla, l’erba è erba, l’altalena è altalena e mio figlio è mio figlio…sempre lo stesso identico terremoto.
(scusa la lunghezza ti ho occupato due commenti), ti seguo da molto
Col mio piccolo asilo domestico ho accantonato il "volere è potere" in favore della mera sopravvivenza e igiene di base.
RispondiEliminaTempo x il silk-epil: mezz'ora a trimestre. (ma d'inverno va bene, ho sempre gonna e collant un po' spessi). Il disastro è la ricrescita dei capelli, qui almeno ogni mese e mezzo bisogna intervenire. D'inverno metto un bel cappello sfizioso e sono in ordine, d'estate un cappellino per il sole che al parchetto picchia..ma la stagione di mezzo?? quasi quasi provo il velo islamico..amiche musulmane, vi rispetto e stimo eh, che nessuno fraintenda!
Sul rientro al lavoro: ognuna ha le proprie motivazioni e non è mai bene giudicare. La serenità e la realizzazione della mamma si riflettono sempre positivamente sul bambino!
RispondiEliminaPerò non mi è piaciuta la ministra Rachida Dati che, nella sua posizione,rientrando al lavoro a 5 giorni dal cesareo secondo me ha mandato un messaggio pericoloso. Augh..
Mio figlio di sette anni come attività sportiva fa calcetto! durante una partita notai un suo coetaneo che dimostrava un'evidente bravura nel tenere la palla, durante la suddetta partita uno dei compagni di squadra fece un errore che costò un gol (preso), il bimbo bravo di cui sopra cominciò ad inveire in maniera eccessiva contro il suo "amichetto", per fortuna sotto lo sguardo sconvolto di noi genitori il padre intervenì dicendo: non la devi prendere così! dov'è lo spirito di squadra e poi voi siete bambini e questo è solo un gioco! sono stato chiaro DiegoArmando!? (Maradona!?)
RispondiEliminaMa quale competizione?!? Con alcune supermamme fighissime non è possibile alcuna competizione e quando ci provi i risultati sono… disastrosi.
RispondiEliminaUn mesetto fa ero in un grande magazzino, mi si affianca una neomamma, il cui pargoletto avrà avuto poco più di dieci giorni, ormai me ne intendo, mentre un anno fa non avrei saputo dare un'età ad un bambino sotto i 30 anni (i miei anni, n.d.r.) ora almeno fra gli zero e i nove mesi (quelli di mia figlia, n.d.r.) li riconosco! Dicevamo della neomamma che spingeva amabilmente la carrozzina, intenta, come me, a destreggiarsi nella scelta dei pannolini, evidentemente più veloce di me mi sorpassa e così le vedo addosso tacchi vertiginosi e, soprattutto, una minigonna talmente inguinale che dalla trasparenza delle calze si vedevano addirittura gli slip.
Inutile dire che io, a dieci giorni dal parto, non pensavo certo a conciarmi in quel modo per andare a fare la spesa ma, anche qualora avessi voluto, il risultato non sarebbe stato nemmeno paragonabile dati i 10 chili di troppo che mi portavo addosso anche dopo il parto (ma i neonati non pesano niente che fra il prima e il dopo parto sulla bilancia non si nota la differenza ?!?), avevo gambe e piedi così gonfi che mai mi sarebbero entrate le mie belle decolleté, per fortuna era estate e così le infradito hanno sopperito egregiamente.
Pochi giorni fa, dopo 9 mesi dal parto, mi cimento in un confronto a distanza con la sconosciuta neomamma fighissima, non certo per andare a fare la spesa, ovviamente, ma shopping con la mia mamma e la piccola pupina, vestita con pantaloni attillati e maglione oversize (le gambe sono tornate piuttosto in forma ma la pancia è ancora meglio nasconderla) non ero certamente così sexy come la supermamma fighissima ma diciamo che dimostravo che la figlia meravigliosa che mi porto in braccio praticamente ovunque… ha preso qualcosina anche dalla mamma, non tutto dal papà come tutti sostengono!
Girando per le vie del centro incontriamo un’amica di mia mamma che mi rimprovera: “Ti sembra il caso di vestirti così? Che esempio stai dando a tua figlia?”, come se fossi stada davvero vestita con minigonna e tacchi a spillo alle cinque di pomeriggio :(. Inutile il commento di mia mamma venutami in soccorso: “Guarda che mia figlia ha solo trent’anni, è vestita in modo consono alla sua età! Dovrebbe girare sempre con il tailleur anche fuori dall’ufficio? Tu, piuttosto, ti sembri vestita come una di sessant’anni” perché la risposta dell’amica è stata: “Beh, io non ho figli!”.
Quindi, le conclusioni che possiamo trarre da questo racconto sono:
1_ la competizione con le mamme perfette (superfighissime, superinforma, superricchissime, etc..) ti conduce al ridicolo (o forse no?)
2_ le zitelle saranno sempre più giovani di te (ma altrettanto felici?)
soniabaci@NOSPAMinwind.it
ok perdonami! mi sembra di aver scritto un atto notarile! ma si capisce lo stesso vero?
RispondiEliminaSfiga volle che MammaPellona facesse buonaparte della gravidanza parallelamente ad una strafiga collega del suo ospedale.
RispondiEliminaInutile dire che costei è super gnocca, super curata, super magra, super tutto. E MP no.
Inutile dire che lei avrà preso si e no 5 kg in gravidanza e a termine metteva ancora delle minigonne con fuori delle gambine maggggrrrrrre da far paura... e MP teneva sempre i puntaspilli al posto delle caviglie.
Alla fine costei sgravò.
Inutile dire che arrivo' in ospedale che era già di 8 centimetri e da lì al parto passò una misera ora, due spinte e via.
Inutile dire che tutte le volte che costei vedeva MP in giro le diceva: Dio ma che pancia!Ma come sei grossa! (che già ti avrei tirato una centra, sinceramente).
Inutile anche ricordare che poco tempo prima del parto di MP costei le disse: Mi raccomando MP, devi fare come me, un'ora e via. (E MP pensava alla jazza che le stava portando; ci ripenso' anche alla fine del suo tragicomico travaglio andando in sala operatoria).
Inutile dire che un mese dopo il suo parto lei era perfetta ( di linea, si intende) e un giorno il Dr, incontrandola, le disse:C aspita, come sei già in forma!
E lei:Beh,è passato un mese! (sottintendendo: Beh, quanto ci vorrà mai a dimagrire? MPselochiede ancora adesso, che suo figlio va per i due. Anni, non mesi).
MP era un po' che non la vedeva, in ospedale.
Qualche tempo fa la becca al bar, e costei le dice: Dai, mostrami una foto del tuo figliolo Pellone. E Mp molto tronfia esce il cellulare dalla tasca e mostra foto del Pellone. E costei: carino!
Allora MP per educazione le dice: dai, fammi vedere la foto del tuo!
Lei la esce, e MP dice caspita che carino! Le colleghe di Mp la vedono e dicono: Ma che bello! Ma dovrebbe fare delle pubblicità!
E costei: E infatti le fa! Avete presente quella famosa pubblicità televisiva di una marca di articoli per l'infanzia? Ecco, e' mio figlio! E poi quelprodotto che noi tutte usiamo ogni giorno? Ecco, sulla scatola è il mio figliolo perfetto!
Ma non vi dico che stress trrrremendo andare in giro a portarlo a far casting e poi a girare gli spot, anzi, sapete che vi dico, è pure sottopagato per il lavoro che fa!
Adesso MP se la vede in giro,come capita, molto codardamente si imbosca.
io una volta in ufficio ho svuotato la borsa sulla scrivania. c'erano quattro macchinine, due camion dei pompieri, tre pennarelli e una gomma da cncellare a forma di saetta mcqueen.....
RispondiEliminaSai, viviamo in un quartiere quasi in centro e alcuni miei amici mi sembrano un po' ricchin (hanno un sacco di gormiti).
RispondiEliminaPerò la Skoda bella come la nostra, sempre parcheggiata in strada, con sopra due centimentri di polvere, qualche anonimo graffio e ogni tanto una multa del lavaggio strade, proprio non ce l'ha nessuno. E d'estate la maggior parte dei bambini si annoia tanto in vacanza con i nonni in montagna e nella casa al mare con gli altri nonni. Mentre invece noi abbiamo un abbonamento perenne all'oratorio estivo, al centro estivo del nido e al campus del comune. Vuoi mettere?
E la nostra mamma ha sempre le scarpe basse e i pantaloni e ha fatto l'abbonamento del bikemi perchè dice che da casa a scuola e poi in ufficio sono almeno tre chilometri e li fa a piedi o in bici. Ganza non ti pare?
L'altro giorno si è comprata un paio di scarpe con i tacchi perchè dice che a 40 anni un paio di scarpe così ci vuole. Ma non se le mette mai.
Però sa giocare a calciobalilla e suonare la chitarra, e il papà fa bellissime costruzioni con il lego e sa sempre tutto. E con la nostra amata Skoda giriamo l'europa d'estate a vedere cose belle (e certe volte strane, dico io) .
Non so se gli altri genitori sono così. I miei mi sembrano felici, e siamo felici anche io e CiccioPao (non abbiamo nessun Gormito, ma -come dice la mamma - siamo gli unici che abbiamo lo shuttle del Lego e gli unici che abbiamo visto le tombe dipinte di Tarquinia)
ciao, giusto un attimo per dire ciao. Sono appena atterrata in questo accogliemte pianeta. Proprio stamattina esprimevo a gran voce il mio "odio" per le mamme easy. Di quelle che "io quando ero incinta del secondo, al 7° mese, ho attraversato la mongolia a piedi con il mio primogenito di due anni e mezzo. Tutte le sere andavao a ballare e ogni notte col mio maritino si folleggiava fino al mattino"...Ecco, beh, che dire...io di figlio ne ho uno solo, e rimarrà uno solo, sono due anni che non dormo e ancora mi depilo ogni quattro mesi. Vivo in periferia e lavoro(tanto) in centro, a Milano. Le super riccone stracurate e firmate le subisco sì, ma più ancora subisco e soffro le super easy, biodinamiche, super pedagoghe della serie: allattamento fino alla maturità, no cartoni animati fino all'università, niente medicine a meno che non stia morendo, solo pannoloini ecologici lavabili, solo cibo bio, vestiti bio, detersivi bio, casa bio, amici bio...E tutto questo senza il minimo sforzo. Che ci vuole? Basta che ti organizzi :-)
RispondiEliminaEvviva acasadiclara!
RispondiEliminaLa Skoda è sempre il meglio!!!!!!
Secondo me il numero di gormiti (o skifidol, dinofroz, insetti&co) posseduti da un bambino potrebbe tranquillamente sostituire la dichiarazione ISEE..
RispondiEliminaio condivido tutto quello che ha scritto mamma jane.... sono piena di amichette perfette mamme starlette: quasi tutte fanno le mamme, veston alla moda, non cucinano perchè hanno la tata (e ovviamente pure non rifanno i letti) e sono sempre glamourous. miofiglio frequenta i figlie delle suddette, con conseguenze varie. ecco, io ho capito che non le invidio proprio. a me piace essere la mamma che sono: di corsa, con mille cose nella testa, ogni tanto vestita bene e spesso come capita, con tante idee e progetti da fare con il mio bimbo. e sono fiera quando lui mi dice: "mamma ma sai che A e X non hanno mai fatto un pic nic sul prato? davvero, MAI!! poverini". Tiè
RispondiEliminasono in ritardo ma leggo solo ora i post perchè ero alla disperata ricerca sulla rete di "opinioni" confortanti sul fatto che troppo spesso mi sento inadeguata come mamma, moglie, lavoratrice, donna di casa... insomma tutto!!! Ho un piccolo meravigliosamente pestifero ed attivo di 23 mesi, un marito che mi aiuta ma non troppo, una casa vecchia in ristrutturazione perenne e bella grande da tenere pulita, una mamma che mi aiuta col piccolo ma in casa non mi fa nulla (per mia scelta) e un lavoro che mi tiene fuori di casa tutto il giorno. Alla sera arrivo stanchissima visto che mi alzo alle 05.50 per poter andare al lavoro che dista 40km da casa mia (per cui se mi alzo pure prima per smaltarmi e "abbellirmi" va a finire che non dormo più) alla sera vado a letto tardi per poter sistemare i danni della piccola peste, ed anche perchè prima che lui vada a dormire cerco di stare con lui il più possibile. Per cui tempo per me.. poco o niente a meno di non chiedere ulteriori aiuti alla nonna... e a me chiedere aiuto piace davvero poco! Dulcis in fundo la mia migliore amica che ha una bimba di 6 anni sembra la reclame della mamma perfetta! Sempre truccata alla perfezione, ha perso 10 kg dopo la gravidanza, mai un capelli fuori posto, va dal parrucchiere, in piscina, ha la casa come uno specchio e la sua bambina è praticamente perfetta.. dice che non le ha mai dato un problema, mai un capriccio, le lascia tutto il tempo di fare le sue cose (anche quando era piccola piccola) e non crea mai un problema nemmeno fuori casa... ma è una coppia di alieni o sono io completamente sballata??? un abbraccio a tutte le mamme sballate come me
RispondiEliminadadi68
Questo succede perche in genere delle madri non hanno nulla di interessante da sfoggiare tranne che le borse Prada. In particolare, alcuni modelli di madre sono careerless, senza carriera e l'unica cosa che sanno fare è spendere soldi. Quelle che lavorano, hanno un vergognoso part-time. C'è poco da sfoggiare tranne che vestitini. Spesso manca la cultura, detreminazione, l'unica cosa che rimane sono i soldi del marito. Le donne così mi fanno profondamente pena, a dire il vero non hanno una grande collocazione nella società se non quella di sfornare marmocchi. Le esistenze interessanti meglio lasciarle alle altre
RispondiEliminaSono reduce da 12 anni all'estero dove andare con le macchie di gräddsås sul pantalone è considerata la norma e non indicativo di reddito o educazione. Babbo, cucciolo di 18 mesi ed io viviamo da poco nel centro di una tipica cittadina Italiana. Il 'nostro' parchetto è a due passi da un asilo privato internazionale ed è tipicamente frequentato dai suoi clienti che si possono dividere in due categorie: gli stranieri (quelli a maniche corte di febbraio e le macchie di di cui sopra, per intenderci) e gli italiani (quelli griffati, spesso rifatti, che a volte parlano l'inglese - spesso in pubblico a voce altissima). Ed è uno spasso vedere come i secondi cercano di interagire coi primi ed evitare gli equivalenti indigeni, cioè quelli come me. Con me ci parlano solo gli stranieri dell'asilo, i nonni e le tate filippine ma poco importa perchè ciò mi da più spazio per giocare col cucciolo e per osservare questo meraviglioso spettacolo di umanità. Immagino che quanto ho detto mi catapulti ai vertici della classifica di spocchiosità. Comunque volevo far notare come la competizione basata sul vestito e i gadget sia una cosa tutta italiana. Un pò diversi e più sottili sono i parametri competitivi economici dei parchetti di altri paesi. Ingenuamente, le macchie di gräddsås fanno il monaco solo da noi mentre oltralpe si guarda alle letture fatte ed i film visti, le mostre e gli artisti conosciuti, le cucine esotiche che si sanno cucinare, semmai troppi gadget sanno di parvenu. Perciò gioite mamme scarmigliate, perchè siete le più fiche! :D
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