Dice: «Signora, l'inserimento al nido è bene farlo con calma»
In parziale contraddizione con quanto dichiarato nel libro che mi ha reso famosa, abbiamo iscritto il Pupo all'asilo nido. In realtà in Ero una brava mamma prima di avere figli (the book) dicevo che secondo me - potendo farlo - sarebbe meglio tenere i bambini molto piccoli a casa e non mandarli al nido. Tuttavia l'estate scorsa il Pupo ha manifestato più volte la sua volontà di cambiare famiglia, emigrare all'estero, farsi adottare da chiunque avesse altri pargoli più o meno della sua età. Di qui l'eroica (dal punto di vista economico) decisione di tenere la tata e iscriverlo al nido tre mattine alla settimana.
Ovviamente nido privato, ché per il pubblico le iscrizioni si chiudevano un'era glaciale fa.
Dopo breve indagine la scelta è caduta su una struttura chiamata "i Girasoli", che effettivamente dall'interno ricorda molto un fiore, è luminosa e ha pure un soffitto di cristallo diviso in petali.
(Capa educatrice, un mese fa) «Signora, qui ci diamo del tu. Quindi adesso ti spiego come funziona l'inserimento. Il bambino lo farà per ultimo, che è ritardatario. Comincia il 13 ottobre. Fino a fine ottobre viene tutti i giorni. Tu le prime mattine devi contare che al lavoro non ci vai proprio».
«Gulp».
«Eh ma cara è proprio così, che cosa ti credi, c'è gente che va avanti un mese».
«Purtroppo lo so, l'inserimento della Pupa alla materna è durato un anno».
«Sai, i bambini non devono sentirsi abbandonati, devono capire che tu sei con loro, che non li stai parcheggiando, che non vuoi liberartene, soprattutto dev'essere una cosa graduale. Anzi facciamo così: la prossima settimana vieni a compilare i moduli per l'iscrizione e mi porti anche il Pupo, almeno lo vediamo in faccia».
Due settimane fa, cioè la prima volta che io e il Pupo varchiamo la soglia dei Girasoli, lui vede gli altri bambini e inizia a urlare come un forsennato: «Llà! Llà!», che è il suo modo di spiegare che una cosa gli piace. Entra nell'area giochi con gli stivali di gomma addosso e accenna una corsa sul posto, poi batte le mani, emette versi simili a un uccellino in acido, strilla di gioia.
Portarlo fuori di lì, dopo aver compilato i moduli, è un'impresa surreale: si butta a terra, sbava, se potesse morderebbe, lancia una serie di «Llà!» ininterrotti.
«Ok, mamma del Pupo, ho come la sensazione che l'inserimento potrebbe non essere un problema».
Due giorni fa - il fatidico 13 ottobre - prima di uscire abbiamo spiegato al Pupo che saremmo andati «Llà».
«Brum bruum?»
«No, non andiamo in macchina, è qua vicino».
«Papà?».
«No, papà porta alla scuola materna la tua sorellina».
«Coccò?».
«No, non ci sono gli uccellini».
«Maaa?».
«Neanche i gatti. Ora andiamo.»
Arrivati davanti al nido è ricominciato il balletto. «Llà! Llà! Llà!», strideva il disgraziato. Ho dovuto lottare per convincerlo a togliere la giacca e le scarpe prima di entrare. Dopo un secondo già non mi guardava più.
«Scusa, maestra, posso andare a prendere un caffè?»
«Sì però vieni qua, lo saluti e gli spieghi che non lo stai abbandonando, che torni da lui presto, che non vuoi parcheggia...»
«Sì, sì, ho capito. Allora ciao, amorino, la mamma va via per un pochino, d'accordo?»
(Pupo, rivolto a un'altra bambina, tenendole la mano a pinza sulla spalla e infilandole in bocca un cucchiaio di legno): «Aaaamm!»
(Maestra): «Oh, che carino, ha già iniziato il gioco simbolico».
(Io): «Piccolo, io vado, va bene?»
(Pupo, battendo le mani di fronte a un cestone pieno di macchinine e senza degnarmi di un'occhiata): «Bruum bruum! Coccò! Maa! Llà! Llà! Aaammm! Cà!»
(Io): «Okay maestra, "Cà" vuol dire ciao. Significa che ha capito, me ne posso andare, ci vediamo tra un'ora».
Per portare lo sguardo di Satana a casa, quel primo giorno, abbiamo sudato in due: io e la tata, venuta a darmi manforte. La sera, alle undici, sono andata a infilargli un maglione di lana sul pigiama mentre dormiva: si è tirato a sedere nel letto, ha cominciato a battere le mani, a ridere compiaciuto e a dire «Llà», ho faticato a convincerlo che era notte e che l'asilo era chiuso.
Ieri l'ha accompagnato suo padre. Mi ha raccontato di essere rimasto tre minuti a sbirciare il Pupo, poi l'hanno mandato via. «Torna tra un'ora e mezza a prendere il bambino».
Oggi sono andata io. Sulla soglia la maestra mi ha detto, «Vieni pure tra due ore. Se non ce la fai e vuoi mandare la tata, va bene lo stesso. Tuo figlio è come se abitasse qua da sempre, lunedì direi che può già fermarsi per la pappa. Certi bambini cosa vuoi, sono nati giullari. Non è che per caso quand'eri incinta sei andata a vedere il circo?».
Ho traslocato su erounabravamamma.it
Vi aspetto!
venerdì 15 ottobre 2010
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Beato inserimento!
RispondiEliminaQuello di Filippo quest'anno è stato così.
L'anno passato ci abbiamo messo due settimane.
Quest'anno ha cambiato nido e l'educatrice del nido nuovo temeva chissà quali cataclismi e invece dopo un'ora ha capito che Filippo era di casa. Dopo 2 giorni il pranzo e il giorno dopo ancora il sonnellino.
Quella del circo è fantastica! Ma, sei sicura di lasciargli tuo figlio?
Se leggi l'ultimo post che ho scritto scoprirai perché in questo momento TI ODIOOOOO >.<
RispondiEliminaah! wonder ... !!!
RispondiEliminasai cos' e'? e' che la legge di murphy - porco cane - esiste. mio figlio non ha mai avuto problemi all' asilo e quando mia madre era in ospedale, il moschettiere in turchia, io presa dalla settimana della moda donna ... ecco, li' ha avuto dei problemi. durati una settimana. no, scherzo, non e' proprio cosi', perche' anche ora non vuole andare all' asilo. pero' la fase top e' stata quella ... vabbe'.
volevo dirti: ma quindi e' perche' incinta avro' preso 20 aerei che mio figlio vorrebbe gia' girare il mondo con lo zaino in spalla? si'? ah, ecco.
anche io non ho avuto problemi con l'inserimento..aveva un anno la mia piccola..ma solo l'anno dopo aveva fatto storie perchè non voleva venire a casa..sono soddisfazioni quando stanno meglio all'asilo che a casa no? ahahaha ma come? c'è la mamma a casa ..non vuoi stare con mamma? eheh..ma meglio così con il cuore che ho sarai morta a lasciare una bimba in lacrime..figurati che ho pianto quando ho accompagnato insieme alla mia amica suo figlio a scuola e lo lasciava ogni giorno piangente..si si poi le maestre dicevano che smetteva ma son dolori quelli no? eheh
RispondiEliminabaci
ps: WONDER forza cara
Che ridere quella del circo!!!! Certo che le ha spiazzate bene il Pupo quelle del nido e tutte le loro belle frasette pronte... come se i bambini non fossero tutti diversi... e unici!!
RispondiEliminaChe fortuna avere un figlio così indipendente e allegro, direi un inserimento molto migliore di quello della bambina! Ciao
RispondiEliminaCerto che leggere uno di seguito all'altro il post di Wonder e questo tuo... vien da pensare solo che noi siamo stati veramente fortunati (scusa Wonder), anche se tra le bimbe non abbiamo avuto tanta differenza. Entrambe si sono inserite bene (Sveva sia al nido che ora alla materna), ma come il Pupo, beh... no! Grandioso!
RispondiEliminaAò, e che cavolo... :/
RispondiEliminaUn grande! Ha spazzato via in 3 minuti secoli di pedagogia.
RispondiEliminaIl maglione di lana dopo che si è addormentato??? Allora è così che si può risolvere!!! Di solito il mio bimbo nelle prime ore di sonno è bollente (sembra una centrale nucleare!), si scopre e verso mattina ovviamente prende freddo...ma sul più bello che si è messo a dormire tutta la notte, ora io devo svegliarmi per coprirlo...che gran rotturaaaa!!!
RispondiEliminama bello lui che sta così bene!!!
RispondiEliminami dai speranza per il prossimo figlio, che mi sa che con questo l'inserimento alla materna durerà oltre l'anno... (tanto più che verso aprile dovrebbe arrivare l'intruso/a, quindi per quell'epoca mi aspetto scenate a non finire, peggio di ora, se possibile)
@chiara, sì: lui va a letto alle otto e in quelle prime ore se lo tocchi sembra uscito da un altoforno, poi verso le undici quando andiamo a letto noi è già più tiepidino, allora gli mettiamo un bel maglione e così tira mattina.
RispondiElimina@claudia/cipi, auguri per l'intruso! c'è però da dire che in effetti verso aprile le cose alla materna dovrebbero andare meglio, aspettati certamente un colpo di coda ma sarai già verso la fine del tunnel.
@paolafrancy, sì, secondo me sì...
cara Paola, come ti invidio!!
RispondiEliminai primi due inseriti benissimo. Viola invece...abbiamo cominciato il 4 ottobre e non ha ancora mangiato lì! se va bene lo farà mercoledì. poi verrà il turno della nanna. ma io il 2 devo riprendere il lavoro e sono preoccupata! certo, all'occorrenza posso prendere tempo, ma sarebbe meglio evitare perchè poi me la fanno pagare..
la bambina è molto indipendente, se sa che io sono nei paraggi..quando la lascio al nido piange, ma smette subito appena la maetsra le fa vedere un gioco. durante la prima settimana ha avuto una crisi e mi hanno chiamata: ha pianto inconsolabile anche in braccio a me in preda all'angoscia dell'abbandono. ma chi me lo fa fare? per un lavoro così poco stimato socialmente..(al giorno d'oggi fare l'insegnante è un alvoro umile, credetemi)
per il resto, la bambina è serena
A proposito del maglione per dormire: noi abbiamo rinunciato a coprirlo con lenzuolo e copertina perchè immancabilmente riesc a scoprirsi.
RispondiEliminaDa sempre dorme nella gigoteuse, o saccoletto, come si dice da queste parti, che è comodissimo per quadno sono piccoli, ma adesso che ha più di due anni non ci mette niente a aprire la cerniera e toglierselo...
Qualche suggerimento?
La ciopo pur stando bene al suo nido, soffre ancora 8siamo al secondo anno) tanto il distacco dalla mamma a casa al mattino!
RispondiEliminaDevi essere davvero contenta del tuo Pupo, che dal racconto che hai fatto è davvero un giullare nato!!
Salve mamme, può un futuro papà intrufolarsi nella discussione? Secondo la vostra esperienza qual è l'età migliore per inserire il pargolo al nido? Finora da amici e conoscenti ho ricevuto risposte comprese fra 6 mesi e mai...
RispondiEliminaGrazie
@ stefano, per me più tardi possibile e comunque dopo l'anno (sto sintetizzando al massimo). potendo farlo - cioè potendo tenerli a casa prima, ovviamente. poi dipende dai bambini. la pupa ha fatto fatica anche ad andare alla materna (3 anni). il pupo che ha 23 mesi vuole VERAMENTE andarci. e magari gli avrebbe fatto piacere anche a un anno e mezzo...
RispondiElimina@elenaelle, ma un pigiama pesante con sopra un maglione no? se metti il pupo nel sacco nanna lui se lo strappa di dosso come fosse avvolto dalle fiamme.
@micol, dai che ci sei quasi! secondo me ce la fai a inserire viola. comunque mi sa che oggi il pupo non ha mangiato niente all'asilo... domani me lo farò dire con certezza.
Con qualche lievissima variazione per le prime due settimane(una crisetta di piantarello di 5 secondi giusto per compiacere la tipa che l'aveva partorito con dolore due anni e mezzo prima) il Pupo è il ritratto sputato di Superboy al suo primo approccio con la scuola materna.
RispondiEliminaEccheccacchio, con quello che mi aveva fatto tribolare fino a quel momento (e che mi avrebbe ancora fatto patire, ma quelli sono dettagli),un inserimento indolore era il minimo sindacale.
Potrei lasciare mio figlio anche a casa di Satana, senza alcun problema, da sempre.
E queste sì che sono gran botte di chiulo, altrochè...
ahahahahah Paola quanto mi fai ridere! Lo sguardo di Satana, sto rotolando! :-D
RispondiEliminaTu non hai idea di quanto mi abbia fatto pensare lo stesso identico comportamento di Psycho quando a 9 mesi non mi cacava di pezza per correre (gattonando) verso i giochi e gli altri bambini quando le prime volte lo portavo al nido...
Mi sono ripassata tutti gli stili di attaccamento di Bowlby, gli esperimenti della Ainsworth e le seghe freudiane per giungere alla conclusione che, probabilmente, è un giullare indipendente di suo.
:-) Oggi ti richiamo. Baciiiii
Ciao! I tuoi post sono sempre incredibilmente spassosi!!! Io quest'anno ho inserito Lory alla materna...anche lui ci ha stupiti un po' perché essendo stato sempre con me e al massimo coi nonni, pensavo che non mi avrebbe mai lasciata andare...l'unica speranza era che almeno una delle maestre gli scatenasse l'effetto "Aby". La Aby è una mia cara amica a cui Lory è particolarmente affezionato: quando sta con lei io non esisto, anzi se oso intromettermi tra di loro, a volte mi apostrofa anche aspramente con un "va via mamma". Ebbene l'effetto Aby c'è stato con la maestra Annarita e l'inserimento fortunatamente è stato tranquillo! Anzi, ci ho anche guadagnato in coccole visto che prima Lilli non me ne dispensava molte...adesso quando lo vado a prendere mi corre in braccio e mi fa "strofino strofino" sul viso come fanno la mamma gatta e il suo gattino.
RispondiEliminaP.s. mi sa che accoglierò il suggerimento del maglione...
ah ah Paola stupendo eccezionale fantasmagorico sei una grandissima narratrice e il pupo un mitico bambino! mi hai fatto moltissimo ridere, vi godo! bacioni!
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