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mercoledì 20 gennaio 2010

Da che punto guardi il mondo tutto dipende

Ci sono delle volte in cui una donna ha bisogno delle sue amiche (e dei suoi amici), e questa è una di quelle
Ragazze! Ho scritto un pezzo su "Gioia", il giornale per cui lavoro, sull'allattamento. E' un pezzo ironico che parla delle difficoltà, per molte donne, di allattare, del fatto che le istituzioni non aiutano e del fatto che a volte ci si sente anche colpevolizzate "per non esserci riuscite". Se seguite questo blog sapete che personalmente ho allattato a lungo, con gioia, i miei figli e che di sicuro non ho nulla contro l'allattamento al seno. Ebbene, poiché l'allattamento è evidentemente uno dei temi caldi e che stanno più a cuore alle donne, questo ha scatenato una serie di commenti, molti dei quali francamente offensivi, da parte di chi non ha nemmeno letto l'articolo e che mi dà dell'ignorante (e peggio) accusandomi di "voler dare dei soldi alle multinazionali del latte" e altre che cose spiacevoli che se vorrete leggerete voi stesse. Perciò vi prego: se avete 5 minuti, andate sul sito www.gioia.it e inserite dei commenti, non dico di strenua difesa nei miei confronti ma che introducano almeno un po' di equilibrio in quel che sta diventando un'ondata di folle (e ingiustificato) rancore, quasi a senso unico peraltro. Peraltro ci trovate anche il testo dell'articolo. Sono molto amareggiata. Grazie in anticipo!
P.S. AGGIORNAMENTO: ora (spero) la cosa si sta un po' riequilibrando. Ragazzi, mannaggia a internet. Porca pupazza, proprio a me che
a) non ho sul blog (per scelta) nemmeno un link sponsorizzato
b) rifiuto ogni forma di pubblicità, non cito mai una marca e sono stata perseguitata per mesi dall'entourage di una nota cantante per aver rifiutato di inserire in un mio articolo lo sponsor del suo tour, che era quello di una nota marca di pasta...
c) non dico le parolacce
d) ascolto sempre tutti
e) dalla mia consulente della LLL mi son sentita dire che avevo il seno di forma sbagliata, il seno troppo attaccato al busto, e che "la bambina aveva nei miei confronti un rifiuto GLOBALE".
f) nonostante questo ho allattato i Pupi fino allo sfinimento e se avessi un altro Pupo lo rifarei, nonostante la fatica, perché è bello e utile
g) adesso mi trovo pure a dover subire minacce telematiche

non vedo l'ora di poter tornare a parlare d'altro...

93 commenti:

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  2. Cara Paola,
    commento per la prima volta nonostante legga il tuo blog da prima di avere la mia Nina, che è nata lo scorso settembre. Sono corsa sul sito di Gioia per dare un'occhiata, ma la lunghezza dell'articolo (non ce l'ho con te, sono io che con una bambina di non ancora 4 mesi non ho molto tempo... e non lo devo raccontare a te... diciamo che ho letto l'attacco e subito ho pensato "BravaPaola", ecco) e il numero ormai spropositato di commenti (91, quando ho guardato io) mi hanno molto scoraggiata, perché non volevo partire in quarta senza aver letto cosa scrivevano gli altri.
    Voglio solo dirti che io con la mia bambina - dopo aver temuto per tutta la gravidanza, a 41 anni, di ritrovarmi con il fantolino vorace e la tetta vuota - mi sono trovata invece nella paradossale situazione opposta: una montata lattea da mucca Carolina e una bambina totalmente incapace di succhiare in modo tale da nutrirsi. Si attaccava, leccava, tirava, mi ha fatto venire delle ragadi che lévati, ma non mangiava niente... E perché? Perché era fatta così. Non era sottopeso, non è torpida fisicamente né mentalmente e mangiare le piace, altroché: ma "quella cosa lì" non le riusciva, punto e basta. Io ci ho provato a ogni pasto per sei settimane, e intanto andavo via di tiralatte, e vedevo pediatri blasonati, ostetriche di lungo corso, consulenti per l'allattamento, mamme della Lega del Latte (e su quelle non dico niente per carità di patria); a 13 giorni, povera Nina, le ho persin fatto recidere il frenulo linguale perché mi avevano assicurato che il problema era tutto lì e subito dopo avrebbe cominciato a ciucciare come un'idrovora... ma ovviamente non è successo. A sei settimane, quando ormai la proporzione fra latte mio, preso col tiralatte, e biberon artificiali era tutta sbilanciata a favore di questi ultimi, mi sono arresa. E ci ho pianto per molte altre settimane, anzi ho il magone ancora adesso che ne scrivo. Solo che non c'è niente da fare, e le talebane non lo capiranno mai: allattare bene è una lotteria, nella quale la motivazione materna e la fisiologia contano il giusto. Per fare la spiritosa mi verrebbe da dire che ci vogliono le tette, ma ci vuole anche un gran culo. Non ti crucciare, forse alcune reazioni sono così viscerali (anche se la maleducazione e la protervia non si possono mai scusare) proprio perché l'allattamento è tutta una questione di visceri... ai quali poi si sovrappone una cultura che cambia atteggiamento ogni dieci anni, più o meno (sai meglio di me che l'allattamento viene ora incoraggiato, ora scoraggiato senza apparente logica) e che ha come vittime ancora una volta le donne, sia quelle che si sentono male per non esserci riuscite, sia quelle che si sentono la Madre Terra per esserci riuscite e diventano le peggiori nemiche delle altre. Storia vecchia, eh?
    Scusa lo sproloquio, puoi farne quello che vuoi, anche postarlo "di là" se credi. Io mando un bacio alla Pupa e al Pupo, una maschia stretta di mano a Mike Delfino e un abbaccio a te. Brava.

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  3. (Aggiungo solo, se mi credi, che la parola di verifica che mi è capitata ad autentica del commento era "suction". Adesso vado in bagno e piango un po'...)

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  4. Oh mamma...
    una mia cara amica dice spesso che solo gli inibiti e gli animali cercano la protezione nel gruppo.

    L'articolo era decisamente di cattivo gusto, piuttosto che chiamare gli amici a raccolta a difenderti perché non ti scusi, quantomeno con la LLL vittima di una ironia scadente e border line con la diffamazione.

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  5. Peperita, scusa, perché secondo te quelle dalla LL non sono le maestre della ricerca della protezione del gruppo? Sono un esercito compatto che marcia in difesa delle proprie teorie ogni volta che qualcuno prova a criticarle o anche a sostenere in maniera autonoma qualcosa che a loro non va. Sicuramente hanno scatenato un tam tam mediatico (come fanno ogni volta) per mettere alla gogna la malcapitata di turno, sia essa una (come me) che non ha avuto una sola goccia di latte ("tutte le mamme possono allattare, che dici?"), sia qualcuno che dica da qualche parte di aver applicato il metodo Estivill ("oddio, non ha fondamenti scientifici", come se essere direttore di un centro del sonno a Barcellona fosse la cosa più scontata del mondo) o qualcuno che presenti in maniera del tutto autonoma e disinteressata il proprio metodo educativo in contrasto con il loro.

    Sono talebane, e pure ben organizzate.

    Paola cara, quando ho letto il tuo articolo avrei voluto scriverti due righe di sostegno in privato, ma non ho trovato da nessuna parte il tuo indirizzo. Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire la verità su un gruppo che, nonostante i grandi proclami di altruismo, fa più danni della grandine.

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  6. Ciao Paola :)
    Molto probabilmente non ti aspettavi tutto questo clamore, ma alla fine mi sembra che vada bene per te, perchè comunque qualcuno dice "bene o male, l'importante è che se ne parli". Però questa volta sei caduta in un argomento caldo, oltretutto già ampiamente affrontato in uno dei tuoi siti del cuore Vere mamme. Infatti poco tempo fa proprio lì un'altra persona aveva già tentato di versare negatività sull'argomento, pensa, utilizzando il tuo stesso aggettivo "telebano". Non lo sapevi? O forse è il tuo è stato un articolo scritto e pubblicato per correre in aiuto a tale persona? Come del resto tu stai facendo adesso, chiedi aiuto. Concordo con chi ha scritto sopra, più che chiedere aiuto e nasconderti dietro la falsa "ironia" dell'articolo, chiedi pubblicamente scusa alla LLL ed a tutte le mamme che, pur avendo tante difficoltà, non si arrendono mai a nessun sacrificio per il bene del proprio figlio.

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  8. Per Chiara:

    Non è LL ma LLL.... sei sicura di sapere chi sono e cosa fanno?? ;)

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  9. dov'è il mio post? perchè è stato tolto? pretendo una spiegazione

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  10. ciao. nell'ordine: non accetto commenti insultanti non firmati. non cerco la protezione del gruppo ma solo la solidarietà di conosce bene me e il mio lavoro, oltre che ciò in cui credo.
    peperita, stai attenta a come parli, o potrei credere che stai dando a me dell'inibita o dell'animale.
    grazie a tutte le altre e a proposito, non devo chiedere scusa a nessuno perché non ho insultato nessuno, tanto meno le consulenti della lega del latte che, se leggete il pezzo e il mio libro, sono coloro che farebbero "allattare anche i sassi" in senso positivo. semmai critico il vuoto di sostegno delle istituzioni (vedi ospedale). nessuno dei dati riportati nel pezzo è inventato o non corrispondente alla realtà. un caro saluto! e grazie ancora, amiche/i
    ps importante no, il titolo non l'ho scelto io ma la direzione del mio giornale, come quasi sempre accade coi titoli - anzi è nato prima il titolo del pezzo - anzi, il pezzo è molto più morbido del titolo, ed è morbido perché io ho voluto che lo fosse

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  12. La lega del latte è una associazione di volontarie che spesso colma un vuoto delle istituzioni.
    La maternità cosìdetta "fisiologica" non viene ritenuta meritevole di tutela e quindi i consultori o i gruppi di sostegno pubblici alle mamme che hanno difficoltà ad allattare sono davvero rari.

    Le volontarie dedicato il loro tempo e offrono ascolto...
    ma non ho mai visto loro sfondare le porte di casa di coloro che preferiscono allattare artificialmente e tentare una colonizzazione.

    Evidentemente non le conoscete a sufficienza e fate sfoggio di ironia da faciloni.

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  15. @peperita per piacere. tu non mi conosci. non conosci il mio lavoro. non mi dare della facilona. nessuno ha detto che le consulenti della lll sfondano le porte. nessuno. nessuno. nessuno. nessuno.

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  17. commento come dopo l'articolo in questione che se si ha una penna in mano non si possono scrivere opinioni e facili ironie.. ci vuole rispetto e professionalità anche per le scelte altrui. Al di là della informazione scorretta data nell'articolo quello che mi è dispiaciuto molto è la mancanza di rispetto per le mamme che scelgono di allattare e per chi le aiuta. Non è un obbligo andare a LLL, nè leggere articoli così poco professionali... pensa sempre che mamme in crisi potrebbero leggerti e pensare tu sia competente.. vuoi questa responsabilità?? Lascia fare la consulente di allattamento a chi ha studiato sodo per diventarlo e fai il tuo lavoro, avrai di sicuro molte più soddisfazioni e meno commenti negativi..

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  19. Scusami, pensi che prima di giudicare quanto scrivi in un giornale che va in edicola dovrei leggere tutta la tua bibliografia?
    Hai pubblicato un articolo in cui definisci le consulenti LLL "allattatrici radicali", in cui affermi che "ignorano il comune senso del pudore" , che ti palpa e che "parla con la vocetta".
    Questa, se non fosse stata scritta da te, come la definiresti?
    Alta prova di professionalità?

    Vabbè dai, cerca qualche amico che ti vada in soccorso... peccato che non lo abbiano fatto spontaneamente.

    Arrivederci

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  20. infatti. proprio tutti "di cuore" i commenti arrivati nelle ultime ore...contenta tu...(ma tanto ora cancellerà anche questo)

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  21. i commenti sul sito di gioia non sono quelli delle mie lettrici abituali ma di un gruppo di facinorose, alcune delle quali già identificate. vi rendo noto, se vi fosse sfuggito, che alcune mi insultano con parolacce. gratis. evviva! la storia della vocetta e delle allattatrici radicali (che non contiene alcuna sfumatura insultante) è vera: ti parlano con la vocetta e farebbero di tutto per farti allattare. ne ho conosciute parecchie, personalmente almeno 7/8. lo smanacciamento della tetta è pratica diffusa e funzionale all'obbiettivo.

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  22. paolissima! non ti curar di lor ma guarda e passa. certo che bastano due o tre matte a creare un clima negativo. non ti preoccupare. un bacione e non ti amareggiare, io mi sono divertita un sacco a leggerti

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  24. prego sara di smetterla di infuriarsi. cancello solo i continui e inutili attacchi. perché ti arrabbi così, sara? non puoi scrivermi dieci volte e poi chiedermi di cancellare! soprattutto non puoi lamentarti, anzi dovresti ringraziarmi se non pubblico i commenti in cui mi dici che sono senza palle, che faccio schifo come donna e come madre, etc. etc.
    (tutto per un articolo)
    (ma guarda te)

    @chiara: ma guarda che il mio indirizzo c'è: comunque è pmaraone@gmail.com

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  25. NOn capisco l'acredine di certi commenti soprattutto riguardo a quella cosa meravigliosa che è la maternità e il primo anno di vita del figlio. Ho allattato per 14 mesi e sono stata aiutata con serena e divertita pazienza dalle stesse ostetriche dell'ospedale: il resto l'ho imparato da sola aiutata da mia figlia...non sono mai stata smanazzata nè ho sentito vocine: stemperare i toni delle volte serve ad ascoltare

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  26. ragazze, tipo Sara, ma perchè questo astio? relax! siete così fragili nella decisione di allattare o meno? perchè alterarsi e offendere?!..io ho allattato 10 mesi il primo figlio e 10 il secondo (è tanto o poco? ;) ). l'articolo mi è piaciuto. nè mi sarei indignata se non mi fosse piaciuto. e.. è così scandaloso leggere qualcuno che non ha opinioni coincidenti con le tue? please, take it easy, il dibattito è sacrosanto, in modo civile! aiuto! Paola, piena solidarietà!

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  27. Temo che un po' di equilibrio non si raggiungerà nella discussione, Paola, ma tant'è... Forse perché io avevo già letto il libro trovo tutto più chiaro ed ho chiarissima soprattutto l'ironia, ma non mi sembra che l'articolo non sia ben contestualizzato...

    Nonostante io abbia allattato per un anno entrambe le mie figlie, torno a dire che ho trovato ironico il pezzo quando l'ho letto nel libro, e ora riadattato per l'articolo.

    Ma sono arrivata all'articolo da facebook, seguendo un link che diceva proprio "Perché l'allattamento materno dà così fastidio?" e altre osservazioni simili, e sotto linkava il tuo articolo... Direi un invito a commentare in massa, non tanto a leggere l'articolo nella giusta chiave...

    Quindi, finché ci sarà chi legge e chi commenta senza leggere sarà ben dura ristabilire un equilibrio.

    Peccato davvero, perché a me ha fatto piacere veramente leggere su Gioia le didascalie delle foto, che da sole spiegano quanto sia naturale allattare, e anche il tuo articolo, che spiega esattamente la stessa cosa, aggiungendo che, se qualcuna non ce la fa, non se ne faccia una pena a vita...

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  28. Ho letto il tuo articolo, e se da una parte mi sono ritrovata a condividere alcuni punti, dall’altra ho trovato piuttosto fuori luogo alcuni passi dell’articolo.
    3 anni fa sono diventata madre per la prima volta.
    30 secondi dopo la nascita del mio pupo ho capito che le pubblicità alla mulino bianco sono forvianti e truffaldine, e che l’unico sentimento che provi alla vista del tuo cucciolo è PAURA PURA!
    Dopo vari tentativi, poche ore dopo la nascita, il mio piccolo si è allattato benissimo e quindi non ho avuto particolari difficoltà.

    Ho allattato per 10mesi, poi i dentini di mio figlio mi hanno indotta a dire stop.
    Avrei allattato fino a svezzamento completato se ne avessi avuto la possibilità (vale a dire fino al suo primo anno di vita), poiché continuare ad allattare quando l’alimentazione del piccolo è completa e ricca di tutto ciò di cui necessita per la sua crescita NON MI SEMBRAVA NECESSARIO, ed io avrei continuato a dimagrire e a deperire e a stare male….per che cosa?

    Non mi piacciono gli estremismi e quindi non comprendo le così dette MAMMUKKE.
    Diffido delle mamme che allattano per anni, perché sono convinta che dietro al loro falso amore filiale ci sia qualche problema DI FONDO… e non aggiungo altro.
    Fin qui la pensiamo allo stesso modo.

    Non mi piace il modo in cui vengono processate le mamme che non allattano per N motivi, saranno cavoli loro perché, io ho preferito allattare poiché mio figlio è riuscito ad attaccarsi e perché mi piaceva (all’inizio) e perché era economico e perché….avevo creduto pienamente a tutte le panzane che mi erano state propinate per l’occasione da:
    LLL
    AMICHE

    mary

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  29. MANCAVA UN PEZZO
    CONTINUA DA SU

    AMICHE
    ZIE
    CUGINE
    MAMMA
    Etc etc

    A suo tempo parlai con una consulente –pediatra della LLL.
    in occasione dell’incontro ovviamente non mi ha palpeggiato la tetta e non ha nemmeno parlato in falsetto, ma dopo averle raccontato la mia esperienza di mamma che allattava ogni ora e mezza, tutti i giorni dalla nascita del pargolo fino a quel momento (vale a dire da 4 mesi) mi disse che ERA MIO DOVERE MORALE CONTINUARE AD ALLATTARE, e a fanBIP se io stavo male e se ero depressa e se rischiavo di mettere il pargolo nella centrifuga.

    Vero, il pargolo non si è ammalato per 10 mesi, ma tolta la tetta HA INIZIATO con le bronchiti/tracheiti/laringiti come tutti i bambini del mondo….e come disse il pediatra:
    Fino ad oggi al suo sistema immunitario hai provveduto tu, da oggi deve farsene uno suo e se smetti di allattare è normale che si ammali.
    E fin qui la pensiamo allo stesso modo.

    Ma vedi Paola, se io (o altre mamme) ho avuto una brutta esperienza riguardo all’allattamento, ho altresì conosciuto mamme che in questa fase hanno vissuto con gioia la fase dell’allattamento.
    Sono riuscite a non farsi coinvolgere da falsi miti, hanno conosciuto consulenti CAPACI E DOTATE DI UMANITA’ E SENSO PRATICO, hanno smesso quando era ora….non vedo perché generalizzare.

    Il tuo articolo mi è fondamentalmente piaciuto, ma credo che alcuni termini e frasi poco felici abbiano fatto GIUSTAMENTE imbestialire qualcuno.

    Inoltre non concordo quando dici
    “ma c’è chi sembra trarre piacere nel farlo esclusivamente in pubblico, individuando sempre il punto più affollato in cui attaccare al seno il bimbo: il ristorante dell’Ikea, la coda per entrare a Gardaland una domenica di maggio, la Rinascente il primo giorno di saldi sono i luoghi d’elezione della voyeurista dell’allattamento”.

    Vedi, è difficile ipotizzare quando il pargolo avrà fame, e paradossalmente può accadere mentre sei al ristorante dell’IKEA…e allora cosa fai?
    Molli il pasto, prendi pargolo, cappotto e passeggino per correre in macchina (o altro luogo al riparo da occhi indiscreti) per allattare?
    Oppure non esci di casa fino a svezzamento completato per paura di OFFENDERE QUALCUNO con la tua tetta in bella vista?
    OPPURE LASCI PIANGERE IL TUO PICCOLO, IGNORANDO IL FATTO CHE ABBIA FAME?
    Purtroppo non tutti i supermercati-ipermercati-centricommerciali sono dotati di nursery, anzi, qui in Italia si possono contare sulle dita di una….due mani?
    Io non sono una ESIBIZIONISTA e quindi ho sempre cercato di allattare al riparo da occhi altrui, ma mi è capitato che il piccolo piangesse QUANDO PROPRIO NON ERA IL MOMENTO, e allora ho tirato fuori la tetta e l’HO NUTRITO, fregandomene beatamente degli altri….

    Sono dell’idea, E NESSUNO ME LO TOGLIE, che una tetta tirata fuori per allattare è legittimata più di una tetta tirata fuori per pubblicizzare un’acqua minerale.

    Maria Dolores

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  30. Paola ma forse è meglio chiarire che NON sono le Consulenti LLL che smanacciano o fanno vocette? e per intenderci e ribadire, NON esistono ostetriche della lega del latte o LLL!! chi parla e agisce a nome della LLL sono solo le Consulenti accreditate dalla LLLInt. e le consulenze si svolgono principalmente telefonicamente o via mail!
    mi dispisce per la tua brutta esperienza nel non trovare persone competenti e che sapessero essere empatiche con te..questa è la realtà della maggior parte degli Ospedali e Consultori Italiani, ma per favore non mischiamo le cose e non faccimo di un erba un fascio!
    In Italia chi si occuoa seriamente e con passione di Allattamento e sostegno alle madri sono le IBCLC ovvero le Consulenti Professionali Allattamento Materno e La Leche League con l'aiuto da mamma a mamma.

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  31. ciao Paola,
    commento senza aver prima letto (volutamente) articolo nè altri commenti, ma avendo letto il tuo libro.
    Con la prima ho subìto sguardi biechi da chi mi avrebbe dovuto aiutare spiegandomi come si faceva e non urlando alla bambina (di due giorni) "sei pigra!". Di chi, dopo tre mesi e mezzo, in cui se ho allattato è stato solo merito mio perchè non ho trovato aiuto nè sostegno perchè "se le dai il latte artificiale mica muore, non è che tutte possono allattare", mi ha guardato con sufficienza quando ho detto che o mi ricoveravo seriamente per esaurimento o cedevo le armi. E lasciamo perdere i pianti notturni, la frustrazione, il senso di inadeguatezza e tutti gli altri sentimenti negativi che, francamente, a una neomamma dovrebbero essere risparmiati e non instillati ("se non allatti è perchè non lo vuoi"). Le istituzioni non aiutano. E io, in questi giorni, ho proprio pensato a te perchè, aspettando il secondo mi sono detto "voglio una che mi assista come la signora di Paola che avrebbe fatto allattare pure i sassi". Quindi, che tu voglia sponsorizzare il LA (e mi ricordo ancora il post sul latte dell'Innominabile ;-) ), non ci credo a priori.

    Voglio aggiungere una cosa. Per me ognuna è davvero libera di fare ciò che vuole e che meglio crede senza che nessuno (talebane dell'allattamento o del LA) apra la bocca per dire mezza parola contro. Io vorrei allattare e tanto anche, ho amiche che non l'hanno fatto e vorrei che sia io sia loro fossimo libere di pensarla e di fare come ci pare senza che qualche imbecille insulti o debba perorare cause non nostre senza richiesta.
    Ora leggo l'articolo :-)

    Laura

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  32. Tieni duro Paola, sei la mia speranza che forse un giorni un figlio lo farò anche io. Perchè di esperte è pieno il mondo, ma se non si sa prendere con un pizzico di ironia quella gran fatica che è la maternità viene voglia di lasciar perdere e ricavare due bei bracialetti dalle proprie ovaie!

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  33. paola, solo una domanda: ma perchè hai scritto quell'articolo?
    proprio non lo comprendo!!!se dici di aver allattato ed anche con gioia i tuoi figli, perchè lanciare un messaggio così?in una rivista che viene letta da donne di cultura "media" e che quindi potrebbero credere in quel che scrivi!!!!
    davvero no capisco?hai voglia di aiutarmi a comprenderti?
    cri

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  34. ciao care, ho dovuto cancellare un po' di commenti di una tipa imbestialita, che mi minaccia e mi sfotte anche sul sito di gioia - ora si è convinta che una mamma-avvocato intervenuta in mia difesa sia mia amica personale. ma sono ancora tutta intera. ora vado a casa... ma domani riprendo a rispondervi. grazie a tutte, anche a quelle che non sono (civilmente) d'accordo con me. bilancio provvisorio: la tetta fa arrabbiare, è un tema caldo. probabilmente cristina ha ragione: da chi non mi conosce l'articolo, in alcuni casi, è stato mal interpretato. dedicheremo la prossima rubrica di lettere di "gioia" a questo tema.
    vorrei farmi un mojito.
    baci

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  35. Bò guarda, io davvero volevo commentare anche di là, ma proprio non ci sono riuscita.
    Mi sembra che sia più un problema loro che non dell'articolo in sè.
    Il tuo era un punto di vista argomentato e, soprattutto nel caso di non condivisione, pieno di spunti di confronto.
    Il loro sembra solo astio cieco e violento contro chiunque osi dibattere "il dogma assoluto".
    Insomma, neanche a perderci tempo a ribattere: proprio non ci sono i presupposti per un dialogo, è solo aggressività e supponenza fine a se stesse.
    A conti fatti il titolo si dimostra più che azzeccato.

    Spiace solo che qualcuno sia arrivato a sputare rabbia fin qua, che è un posto pulito, pieno di idee e vita reale, confronto, SANA IRONIA, rispetto e (mai darla per scontata ahimè) EDUCAZIONE.

    Francesca

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  36. mi dispiace io ho letto il tuo libro e seguo il tuo blog e hai ragione sei sempre molto rispettosa, io sono nuova però ho visto che è facile travisare le parole perchè senza la mimica, il guardarsi negli occhi etc...a volte non ci si capisce forza :-)

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  37. Scrivo dai noimamme.
    Sono Lenina.
    Non ho mai commentato il tuo blog in passato (e neanche letto in realtà).
    Ecco che tu sia stata insultata riguardo la tua vita personale mi spiace.
    l'articolo non mi piace, ma la cosa deve fermarsi li.
    Critacare un articolo che si ritiene scorretto è legittimo.
    Colpire negli affetti chi lo ha scritto secondo me no.

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  38. cara Paola, trovo che il tuo articolo sia equilibrato, al contrario di chi ti ha scritto certi commenti..
    capire l'ironia è questione di intelligenza e raffinatezza: non è da tutti.
    anch'io penso che alla LLL siano talebane, e anche in certi consultori pediatrici. soprattutto non è vero che tutte le mamme hanno il latte e nessuno ha il diritto di farle sentire in colpa. un abbraccio solidale.
    per il mojito, vengo anch'io. anche se allatto!

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  39. IO hO ALLATTATO, E SICURAMENTE LO FARò ANCORA...quello che è successo è davvero inaudito una persona non puo essere perseguitata per aver espresso il suo parere. Per quanto contrario al nostro va rispettato. Hai tutto il mio appoggio.

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  40. Scritto come l'hai scritto tu, Paola, l'articolo non si presta ad interpretazioni differenti e questa sembra una difesa in extremis, chiamando a raccolta le amiche perchè intervengano sulle pagine di Gioia per salvarti da una situazione che si sarebbe molto facilmente potuta prevedere. Non è la tetta ad essere un tema caldo ma i bambini ad essere un tema delicato. C'è bisogno di tutela, non di ironia, tanto poi ben mascherata da sembrare solo cinismo. Mi spiace se avevi buone intenzioni, Paola, ma scherzare sulla salute dei bambini non è consentito a nessuno. E sono fiera e felice che per una volta le mamme abbiano ruggito in difesa dei loro piccoli, anche se umane. Ritenta su un altro tema, o prova con una bella lettera pubblica di scuse, argomentando i tanti dati scientifici che puoi trovare a piene mani.

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  41. Come ti ho detto altrove (PARERE PERSONALE) io ritengo che il tuo articolo sia pessimo, che crei disinformazione e non gode nemmeno di un taglio ironico è solo uno sfottò mal riuscito e stilisticamente scadente ma
    NESSUNO deve permettersi di tirare in ballo le tue figlie, la tua vita privata, il tuo essere madre, su questo hai assolutamente tutto il mio appoggio da donna a donna, da madre a madre.
    Paola M.

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  42. per me l'articolo è equilibrato e divertente. temo abbia toccato tanti nervi scoperti. a maggior ragione chi ti conosce, ma anche chi ti conosce non può condividere le critiche soprattutto se radicali e ingiustamente insultanti. mi fermo qui perché molto è già stato detto. purtroppo internet è così. flussi di coscienza senza filtri e senza cervello, ahinoi. a volte - che è più grave - senza cuore

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  43. per me paola ha ragione e mi sono riconosciuta nella sua analisi delle consulenti della lega del latte. in ogni caso condanno chi l'ha offesa. tra l'altro chi la conosce (anche solo per averla letta su questo blog) sa che ha gran cuore e un animo profondamente buono.

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  44. @IZ
    ma dove vedi delle nemiche scusa? se si fa informazione e si dice non che tutte le donne possono allattare, perché non è vero, ma che la percentuale di quelle che sono fisiologicamente impossibilitate è bassa, non è per far sentire incapace TE, è per fare coraggio a tante donne che magari pensano di "avere poco latte" o non averne affatto, come troppe raccontano e troppi intorno a loro ipotizzano.
    Nel tuo caso, invece che parlare di fortuna o sfortuna, sarebbe interessante cercare di capire il perché è andata così: è stata tenuta separata da te dopo la nascita? non è stata attaccata subito al seno? Il discorso del frenulo non è detto che fosse sbagliato, perchè dici "ovviamente"? Forse ormai si era abituata al biberon, attaccarsi al seno è un istinto che però più il tempo passa, dal momento della nascita, e più si affievolisce, soprattutto se nel frattempo si abituano a ciucciare in altri modi, ecco perché si sconsigliano biberon e ciucci nelle prime settimane.
    Vabbè comunque non capisco chi è che si sente Madre terra, io ho avuto tante gatte ad esempio e tutte hanno allattato, nessuna si è sentita Madre Terra per questo ah ah!
    E perché devi sentire chi ha allattato come una nemica?

    @ Chiara, fatti spiegare da Paola cos'è La Leche Legue, perché si vede che non ne hai proprio idea. Che poi in rete ci sia chi sostiene l'allattamento o critica Estevill, è un problema per te? Ma non è certo LLL che si muove compatta ah ah, le consulenti non sono poi tante, e impegnate a AIUTARE chi CHIEDE AIUTO perché VUOLE allattare.
    Paola stessa ha allattato grazie all'Albertina di turno, anche se nell'articolo non mostra molta riconoscenza ed è inutile rifarsi al libro per stemperare quello che oggi è scritto lì e si legge separatamente dal libro!

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  45. @ Paola: vengo dal forum che tu sai, non lo scrivo perché sia mai che pensi che voglio far pubblicità occulta!
    Mi dispiace che tu sia andata via, avresti visto che siamo in grado di discutere nel merito delle questioni e poteva essere anche interessante. Non ci accomunare, per favore, a chi viene qui a insultare il tuo modo di essere madre e la tua persona, che non è giusto.
    Noi abbiamo criticato l'articolo per dei motivi precisi. Ci è stato segnalato, ne abbiamo discusso e molte, leggendolo, non hanno potuto non dire la loro sul sito di Gioia, tutto qui.
    Grazie comunque per aver chiarito che titolo e "taglio" sono stati decisi dal direttore, a questo punto basta con le reazioni di pancia: scriveremo direttamente a lui come gruppo, esponendo le nostre ragioni.
    Spero che tu voglia comprendere che l'attacco non è stato personale, e nemmeno dovuto al fatto che qualcuna si sia sentita offesa: non ci si può offendere di qualcosa in cui non ci si riconosce affatto. Il punto è il pessimo servizio che cose di questo tipo rendono alle donne: creare fazioni, vedere "nemici", vedere rafforzata la propria idea che allattare è solo questione di fortuna (questo lo dimostra il primo commento a questo post, quello di IZ, ed è esattamente quello che volevo dire io quando ho commentato), vedere le consulenti de LLL come una specie di pazze smanaccianti con la vocina, utili a nulla... e, conosciute così, difficilmente chi non conosce già l'associazione penserò di chiedere loro aiuto, tanto si ci sono degli studi idioti che dimostrano cose idiote, e poi allattare richiede 20 ore al giorno, e costa pure... chi me lo fa fare?

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  46. Non mi piacciono gli estremismi e quindi non comprendo le così dette MAMMUKKE.
    Diffido delle mamme che allattano per anni, perché sono convinta che dietro al loro falso amore filiale ci sia qualche problema DI FONDO… e non aggiungo altro.

    Sono una mamma che ha allattato per 3 anni e mezzo..e sinceramente..ma proprio sinceramente eh!? io di fondo non ho alcun problema e nemmeno in superficie...
    io l'amore che provo per mio figlio è VERO e non falso!!!! e non credo sia molto carino dire ciò e meno offensivo di quanto di offensivo sia stato detto altrove!

    io ho preferito allattare poiché mio figlio è riuscito ad attaccarsi e perché mi piaceva (all’inizio) e perché era economico e perché….avevo creduto pienamente a tutte le panzane che mi erano state propinate per l’occasione.


    Misà che sarebbe utile a te che rileggessi quello che hai scritto..ti piaceva allattare all'inizio..era più economico..hai preferito allattare perchè tuo figlio si attaccava...
    forse dimentichi la frase più importante..hai allattato tuo figlio per amore verso di lui...
    secondo me di fondo sei te che hai qualche problema...l'amore VERO è fatto da tante cose..non solo da un senso di dovere e di pace di coscienza..
    Daniela

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  47. cara cos, grazie per il tuo intervento, un'unica cosa: io tornassi indietro sinceramente non lo so se ci ripasserei. dalle smanacciate, dal sentirsi umiliata ("il tuo seno è inadeguato), dalla vocetta, eccetera. a me piacerebbe che le donne potessero essere aiutate ad allattare senza questo. e se non ci riescono: evviva il biberon! è vero come dice daniela che l'amore per un figlio non passa per fortuna solo dall'allattamento.

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  48. Ma questo è indubbio, l'amore per i figli ha tante strade e infatti anche i papà amano moltissimo i figli e viceversa, pur non potendo nemmeno pensare di allattarli.
    Io invece, a differenza di te, ho avuto un inizio molto difficoltoso e non ne sono pentita, tra l'altro non ero informata 6 anni fa e non ho nemmeno chiesto aiuto, ma io avrei proprio voluto una smanacciona che mi dicesse che ce la potevo fare, e odiavo sentirmi dire "il LA non è un dramma". LO SO che non è un dramma, ci sono cresciuta a LA e modestamente penso di essere venuta bene, ma era una cosa viscerale: io volevo allattare mia figlia.
    Non avevo parlato con nessuna talebana, né letto Gonzales né nulla... ero semplicemente io mamma "selvaggia", che devo dire.
    Se qualche "talebana" mi avesse detto di non fare pause troppo lunghe di notte, anche se la bimba dormiva, di non limitarmi ai 5 e 5 minuti per tetta, come aveva detto il pediatra, di dare il seno quando serviva, che il latte materno è digeribilissimo ed è fatto più per l'allattamento frequente che per le grosse poppate con pause... sarebbe andata molto meglio, sarebbe stato più facile.
    Insomma non siamo tutte uguali, e chi vuole allattare anche se con difficoltà non è una talebana vittima di una cultura fra l'antico e il new age, è solo una donna che lo desidera fortemente, probabilmente in modo istintivo, e ben venga chi può aiutarla visto che l'esperienza di nonne e bisnonne si è in gran parte persa durante gli anni 70.

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  49. Vorrei precisare all'anonima che mi ha chiamato in causa e a Cos, che PURTROPPO so benissimo cos'è la Lega del Latte, anche se mi è scappata una L (meglio una L degli errori di grammatica, evidentemente). Dico purtroppo perché se mia suocera (educatrice che ha inoltre tirato su sei figli senza nonni a breve distanza, lavorando) non le avesse sbattute fuori da casa mia, io sarei stata una mamma frustrata e non credo di esagerare dicendo che avrei rischiato la depressione.

    Come ho già scritto da altre parti, a me non danno fastidio i contenuti, ma i modi della LLL. Non ho mai scritto che chi sostiene l'allattamento al seno o critica Estivill fa male (io credo che ogni bambino e ogni mamma siano esseri a sé, ogni rapporto sia unico e ritengo che ognuno debba essere libero di scegliere il metodo educativo secondo la propria coscienza e secondo le contingenze, senza che nessuno arrivi a giudicarlo), ho solo detto che non capisco perché quando uno tira fuori uno di questi argomenti, anche alla lontana, arrivate tutte compatte col dito alzato a dire che voi fate tutto meglio e ad accusare tutti di ignoranza. Lo avete appena fatto anche con me, rea a vostro avviso di non sapere cos'è la vostra associazione.

    Vi sembra normale ripetere a una donna che dopo una settimana non ha nemmeno una goccia di latte (nemmeno una, zero montata lattea) "Sei una pigrona, tutte le donne hanno il latte!"? Provate a immedesimarvi (parlate tanto di sentimenti e di empatia) in quella donna e provate a sentire cosa prova. Il mio bambino stava iniziando a non sopportare il mio odore, perché sapeva che quando lo attaccavo al seno (vuoto) lui tirava ma non usciva nulla. E voi a insistere, perché tutte le donne hanno il latte. E io giù a piangere, e lui a urlare come un disperato perché non sapeva di che farsene di quella tetta completamente vuota, né di quella mamma che a suo avviso sembrava solo un ingombro. In dieci giorni dai 4 kg della nascita era sceso a 3. Quando mia suocera vi ha intimato di non tornare più, mi ha messo in mano un biberon e mi ha detto che dei suoi si figli lei ne ha allattati al seno solo 3, gli altri tutti col biberon, e ha voluto ugualmente bene a tutti. Allora, come per magia, ho smesso di piangere. Mio figlio ha ripreso a mangiare e a crescere e ora è un bambino bellissimo, intelligente e sano come un pesce.

    L'amore, l'affetto, l'educazione vanno molto al di là del latte. Una la tetta ce la può avere anche nella testa. L'importante è avercela, e usarla, la testa.

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  50. "Allattiamo perchè siamo mamme", e non "siamo mamme perchè allattiamo!" Questo è fondamentale, se si riuscisse a tener presente questo semplice assioma forse i sensi di colpa lascerebbero spazio a sensazioni più positive.
    Non è l'allattamento che qualifica l'essere mamma, anche se sembra proprio così, non ci sono super eroi.
    Non capisco perchè i toni di questa discussione siano stati così estremi. L'articolo utilizzava l'ironia e raccontava solo una esperienza, a me ha fatto sorridere davvero!
    Perchè su questo argomento non si può neppure ironizzare?
    Questa tematica è rivestita oggi di troppo di pathos e seriosità, è per questo che chi non riesce ad allattare si sente investito da tutto questo peso e spesso abbassa la testa, si sente sconfitto.
    La posizione secondo me dovrebbe essere: ok ci provo, è giusto, è importante ma se non ci riesco faccio quello che vi rende più felice e serena.
    E' poi chissà, se l'amore quando è i concentrazione così alta, non si trasmetta anche con uno sguardo o con una tettarella di plastica.

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  51. Cara signora Maraone,
    ho commentato anche "di là".
    Sono una consulente per l'allattamento, peer counsellor, cioè consulente "da mamma a mamma" e sto facendo il percorso per diventare IBCLC.
    Esistono tre tipi di consulenti: le peer counsellor come me (mamme che allattano o che hanno allattato, formate alla consulenza sull'allattamento secondo gli standard OMS/UNICEF), le consulenti LLL (mamme che allattano o che hanno allattato che seguono un lungo percorso di formazione e tirocinio, preciso che in Italia non ci sono medici o ostetriche LLL) e le (o gli IBCLC), cioè i/le consulenti professionali (persone che per lavoro sono a contatto con mamme che allattano, quindi medici, ostetriche, ma anche assistenti sociali, psicologi, operatori perinatali ecc... infatti un IBCL può essere anche uomo).
    Non ho mai consultato una consulente LLL quindi non posso parlare per esperienza diretta.
    Quello che posso dire sulla formazione delle peer counsellor e delle IBCLC è che si tratta appunto di "consulenza": tu mi chiedi, io ti propongo le soluzioni, tu scegli quale. Le parole chiave della consulenza sono "empatia" e "ascolto". Una consulente seria non forza una mamma ad allattare, e soprattutto è molto raro che tocchi la mamma ("smanacciare le tette") a meno che non sia strettamente necessario, e lo fa sempre chiedendo il permesso. La tecnica è definita "hands off", per ragioni di rispetto del corpo di chi ci sta di fronte e per far sì che sia la madre a riuscire a fare le cose, non noi al posto loro. Vuole mettere come cambia sul piano dell'empowerment?
    Io non metto in dubbio che questa famigerata "Albertina" si sia comportata così (e allora dovrebbe protestare direttamente e formalmente con LLL, perchè non è certo prassi delle consulenti LLL agire come Lei ha descritto), ma non mi va che Lei generalizzi questa sua esperienza a tutte le consulenti. Vedesi il suo ultimo post delle 23.15.
    Dopo questo post, quale mamma in difficoltà si rivolgerà mai a una consulente? In questa maniera effettivamente fa il gioco (involontariamente) delle multinazionali del latte, quando ti scrivono "il latte materno fa tanto bene ma qualora il tuo latte fosse INSUFFICIENTE allora usa il nostro prodotto". Invece basta rivolgersi a una consulente e molto probabilmente si trova la soluzione. Se poi la soluzione non è efficace o il modo per arrivarci non è accettato dalla madre, amen, ma lo avrà fatto per scelta consapevole, non perchè qualcuno le ha fatto CREDERE che per lei fosse impossibile allattare (con infiniti sensi di colpa).
    Lei nel suo articolo cita dei dati, forse la ricerca della S.I.P. sull'allattamento di un paio di anni fa (La cultura dell'allattamento al seno tra le mamme in Italia, luglio 2008). Conosco bene quella ricerca, di fatto è servito ai pediatri per autoassolversi. Da quel sondaggio si vede che i tassi di allattamento calano progressivamente: dall'89% nei primi giorni si passa poi al 69% a 3 mesi (di cui una buona parte comunque prende l'aggiunta o altre cose), 52% a 6 mesi e così. I tassi di allattamento esclusivo (solo latte materno, senza artificiale, camomilla, acqua, tisane varie) non ve li cito perchè sono avvilenti.
    Bene.
    Andiamo a vedere le ragioni dell'abbandono dell'allattamento: nel 53% dei casi il motivo è "non avevo abbastanza latte".
    Questo dimostra quanto lavoro hanno da fare le consulenti!
    Se veramente c'è poco latte (per carità, succede) è un problema che si manifesta subito, alla nascita, e non a 3 mesi, a 6 mesi o dopo. Non esiste UNA ragione medica per avere un calo fisiologico della produzione di latte ad allattamento avviato. Cosa succede allora? Il più delle volte si tratta di "poco latte apparente".
    ./..

    RispondiElimina
  52. ./..
    Ad esempio la mamma sente i seni soffici e non più pieni come all'inizio, e si convince di avere poco latte. E' una convinzione errata, il seno soffice indica solo che la produzione di latte è assestata. Inoltre spesso le mamme non sanno (e molti pediatri non dicono) che i bambini crescono a scatti, per cui per qualche giorno hanno più fame e bisogna nutritli più spesso(e non significa quindi che il latte non va bene), in relazione a questo, la maggior parte dei bambini è allattato a richiesta solo a parole, di fatto se un bambino reclama il seno dopo 2 ore la mamma guarda l'ora e dice "non può essere fame". Quindi il bambino mangia meno del necessario (= meno latte, minor crescita). Per non parlare dei biberon di acqua, camomilla, tisana che sono inutili (il bambino allattato al seno non necessita di altri liquidi) e ostacolano l'allattamento (i bimbi hanno la pancia piena, ciucciano meno latte, la mamma produce meno latte, il bambino cresce meno). Idem per il ciuccio.
    Ovvio che alcuni bambini nonostante allattamento a orari, biberon di tisana e ciuccio crescono adeguatamente lo stesso, ma se una mamma pensa di avere poco latte, oltre a rassicurarla rispetto al "falso poco latte" che è la situazione più comune, basta fare una piccola analisi e molto probabilmente si casca in uno dei casi citati qui sopra. Nella realtà invece cosa succede? Il bambino piange, la mamma pensa che il suo latte non basti, chiama il pediatra e questo dice "Signora, gli dia l'aggiunta". E così per forza che cala il latte!
    Questo è solo un esempio di cosa può fare una consulente. Alzino la mano quante di voi si sono trovate in una situazione del genere!
    Per fortuna non tutti i pediatri sono così incompetenti, ma come ben sapete trovarne uno che ne capisca di allattamento e vada un po' più in là del solito "signora insista" è raro.
    Anche la storia delle mamme che non allattano che si sentono accusate è una mezza bufala: solo il 12% del campione della ricerca si è sentita accusata dagli altri.
    Ora mi rivolgo a chi ha scritto nei vari post di non accusare chi ha smesso di allattare: sareste così cortesi da citarmi i passi degli altri posti in cui si accusa o si fa sentire in colpa chi ha smesso di allattare? Forse non me ne sono accorta ma non ho visto la benchè minima accusa. E di certo una consulente seria non fa sentire in colpa chi non allatta. Anzi, se una mamma va da una consulente e per qualunque motivo dice "voglio smettere di allattare, so cosa sto facendo ma non ne posso più", la consulente spiega come fare, senza pastiglioni o intrugli strani.
    Un'ultima cosa: è interessante sapere che il titolo non l'ha scelto lei. Allora potrà convenire che il titolo era fuori luogo e fuorviante. Lei che titolo avrebbe usato?
    Signora Maraone, mi scusi per la lunghezza chilometrica del post (diviso in 2...), se vuole non lo pubblichi. Volevo solo puntualizzare, dato il lavoro che faccio, alcuni aspetti. A me non importa se una mamma sceglie di non allattare, non la critico, non la considero "meno mamma" (io stessa non sono stata mai attaccata al seno, eppure mia mamma è una supermammma), mi fa rabbia però quando so che quella donna avrebbe voluto allattare e le hanno fatto credere che non era possibile, magari per colpa sua, solamente a causa della cattiva informazione. A lei, che è giornalista e dell'informazione ci vive, non fa rabbia?
    Sara Cosano - peer counsellor

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  53. ciao (posso usare il tu, vero?)
    Mi chiamo Paola anche io. Ci sono già stati un sacco di commenti, per cui non aggiungo anche il mio, volevo solo dire una cosa: sei sicura che la Consulente che ti ha detto che il tuo seno "era di forma sbagliata" fosse davvero una Consulente LLL? Perché le Consulenti che ho conosciuto io (e se non avessi ascoltato chi mi aveva detto che erano fanatiche avrei allattato felicemente anche il primo bambino) mi hanno sempre detto che tutti i seni sono "buoni" per allattare (ah, la frase "tutte le mamme hanno il latte" vuol dire che, tranne casi patologici di mancanza di ghiandole che producono latte, stimato nel 3%, le altre posssono farlo. Come dire: tutti gli uomini possono camminare. È chiaro che esistono anche uomini malti che non possono farlo, ma nessuno dice "non è vero che tutti possono camminare")...
    Sai, è capitato anche a me di trovare medici o altro personale (ostetriche o altro) che si definivano "ostetrica de LLL" o "pediatra de LLL" e poi mi è stato spiegato che non esistono figure di questo tipo, che solo le Consulenti che sono sull'elenco del sito www.lllitalia.org possono parlare a nome de LLL. Come al solito ci sono persone che si fregiano del titolo per avere più autorevolezza e rovinano il lavoro silenzioso di un sacco di mamme che dedicano il lorot empo a sostenere ed informare chi desidera allattare. Uffa.

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  54. sì sì, certo che sono sicura. guarda che anche le consulenti della LLL sono UMANE, e questo è ciò che la maggior parte delle donne che si sono infuriate contro di me rifiuta di accettare.
    nel dire che sono umane voglio sottolineare che alcune di loro, nell'ambito del loro lavoro/volontariato, come tutti gli umani commettono degli errori, perciò adottano procedure e atteggiamenti sbagliati, fanno la vocetta, dicono cose come "quello della bambina è un rifiuto globale della figura materna, la bambina non ha fiducia in te perché sente la tua insicurezza", eccetera eccetera. non sono mica delle macchine.
    c'è l'intervento di una ragazza poco sopra, si chiama chiara, leggilo: non la conosco eppure descrive esattamente quel che ho vissuto io.
    che la tetta sia argomento che scotta è chiaro. che le sostenitrici della LLL non sopportino alcuna ironia è altrettanto chiaro. amen. sarà che io sono abituata a sdrammatizzare tutto, compresa me stessa, ma proprio non capisco. fa niente. ciao!

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  55. Ciao Paola,
    avevi letto qui?
    http://genitoricrescono.com/auto-intervista-a-wonderland/
    Ti sostengo, io ci ho anche coniato un neologismo: le TETTAlebane.
    Fammi sapere che ne pensi...

    p.s. in effetti però le foto non quadrano troppo col testo...

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  56. @wonder, grazie, l'avevo letto, tu però non eri incappata nell'Esercito come è successo a me. i meccanismi che han fatto sì che il putiferio di ieri avesse luogo sono interessanti e magari te ne scrivo in privato.
    @tutti quelli che mi stanno mandando commenti: sono veramente troppi, e soprattutto continuano (in un senso o nell'altro) a ripetere le stesse cose! vi ringrazio tutti, felice di aver suscitato interesse e dibattito, ma d'ora in poi cercherò di pubblicare solo quelli che introducono NUOVI spunti, okay? della serie che provo a fare un po' da moderatore... baci

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  57. che storia incredibile ! tutta la mia solidarietà ...

    a volte le consulenti LLL mancano di sensibilità (sentito con questi "occhi !!)

    vai guerriera !!!

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  58. Cara Paola, mi unisco al coro dei tuoi sostenitori. Semplicemente io credo che tutto quello che dici, così come il contrario, abbia un fondamento di verità se contestualizzato e rivisto alla luce della nostra esperienza personale. Allattare può essere semplicissimo o difficilissimo ed è una cosa del tutto soggettiva. Ci sono donne che trovano sostegno, e donne che non ne trovano affatto. Ci sono consulenti de LLL capaci di insegnare l'arte difficile dell'allattamento, dotate di grande sensibilità, che capiscono quali corde toccare nell'animo già provato della neomamma che hanno di fronte, perchè questa, prima di tutto cerca COMPRENSIONE E SOLIDARIETà DI FRONTE AD UNA SITUAZIONE IN CUI SI SENTE INCAPACE O INADEGUATA. Altre che invece, malgrado la formazione e l'indiscutibile bagaglio teorico, di sensibilità non ne hanno nemmeno un po'...
    TUTTO QUESTO in fondo é NORMALE, nel senso che c'è un infinito range di possibilità e di variabili che entrano in gioco in una questione così delicata.
    Mi spiace davvero che in molti non abbiano colto l'ironia (non è che tutti ormai si prendono un po' troppo sul serio???), e che tu sia stata demonizzata in questo modo offensivo denotando una grande mancanza di senso critico. Il titolo, però, effettivamente lascia un po' a desiderare.
    Complimenti invece per il tuo lavoro, per il tuo libro, per i tuoi articoli. Da quando ho scoperto che scrivi su gioia io la acquisto più spesso.
    In bocca al lupo e un bacio ai pupi.
    Beatrice

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  59. Sfrutterei tutta questa scienza qui riunita per l'occasione per fare una domandina?
    Dopo 8 mesi ho deciso che non ne potevo più di quei reggiseni apribili tipo "colpo grosso" e ho smesso di allattare....detto con ironia!
    Ma che devo fare una volta smesso?
    Vi ringrazio, didò

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  60. Per Anonimo delle 19.17
    In che senso? Vuoi smettere di allattare e non sai come fare? E' questo che intendi? O hai già smesso e ... non ho capito che cosa?

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  61. mai usati quei reggiseni che dici tu, orrendi! però ho allattato 4 anni e 2 mesi. e..udite udite...non ho nessun problema psicologico!!! e non ne ha nemmeno mio figlio oggi seienne a quanto pare....beh certo...potrebbe diventare un serial killer in futuro....sdrammatizziamo no???? non bisogna prenderle con ironia le cose? sara

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  62. una volta smesso, usa i reggiseni come paracaduti!
    non ho capito nemmeno io!

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  63. Vedi il mio commento come Cristina C. sul sito di Gioia. Sono stata sincera. Ma scusa, fai un articolo scrivendo "talebani" e "allattamento" che riporta al seno e non ti aspetti il putiferio??!! Scommetto che se invece di talebani avessi usato un altro termine già i toni sarebbero stati meno accesi...

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  64. no, evidentemente non mi aspettavo questo putiferio di cui forse ti sono sfuggiti, almeno in parte, i toni... ma come dice la Pupa "Amel, ormai ce lo siamo lasciati alle spalle".

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  65. Da molto tempo seguo questo blog (ho letto anche il libro di Paola!!!)anche se non ho mai scritto un commento. Date le reazioni che ha prodotto l'articolo apparso sul sito di "gioia", ho sentito il bisogno di dire la mia (l'ho fatto anche sul sito di gioia). Paola, mi piace il tuo "stile" l'ironia e la leggerezza con la quale riesci a rendere le situazioni di vita comune con i bambini e per questo mi sento di dire che nel pezzo non c'è niente di offensivo e denigratorio. Si cerca soltanto di dire che nonostante l'allattamento al seno abbia innumerevoli benefici, non sempre per svariati motivi (non capricci) si riesce ad allattare, ma nonostante questo si possono avere bambini sani e felici. A conferma che gli estremismi sono sempre pericolosi, ho l'esperienza di un paio di amiche che non sono riuscite ad allattare al seno e per questo andate in crisi (una di loro in un particolare è caduta in una grave depressione), le ostetriche ed i medici (ginecologo e pediatra) a cui si sono rivolte continuavano ad insistere sul fatto allattare è una prima di tutto un dovere morale, caricando di sensi di colpa le malcapitate. Insomma, anche se per fortuna il fuoco dei commenti sembra essersi spento, volevo testimoniarti la mia vicinanza. Continua così!
    Ciao, Serena.

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  66. Cara Paola,

    inanzitutto un grosso abbraccio, da chi stamattina ha litigato con la sua marmocchia di 4 mesi per spiegarle che la tetta era lì e non verso la porta, se avesse voluto fare colazione.

    Di stupidi al mondo ce ne sono fin troppi, e purtroppo internet gli dà la possibilità di parlare a vanvera e spesso in modo ineducato: ci sono passata pure io che non scrivo su un giornale. Fa male e lo so, ma poi passa esattamente coe dice la Pupa, che si è svegliata PROPRIO in questo momento. Dai un altro abbraccio ed un bacio e ti aspetto sul mio blog di poche pretese.

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  67. Comunque nemmeno io mai ho usato gli orrendi reggiseni da allattamento. In effetti il paragone con "colpo grosso" è azzeccato! Carino, non ci avevo mai pensato :-)

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  68. Il tuo blog è favoloso...e credo proprio che il libro lo comprerò:)! Se ti fa piacere, ti segnalo il mio tuttomamme.blogspot.com ...mi faresti un onore iscrivendoti! Un abbraccio!Chiocciolina77

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  69. ti leggo da poco, perchè da poco sono riuscita a riappropriarmi di qualche minuto da destinare alla sottoscritta... ho un bimbo anche io, di 6 mesi e mezzo e lo sto allattando e lo farò fino a che lui con lo sguardo o con i gesti e perfino con la parola me lo chiederà... ti leggo da poco, ma ti leggo proprio per come hai scritto dell'allattamento. mi piaci, mi piace quello e come lo scrivi. non sono una paladina della tetta, anche se sono una di quelle che crede che l'allattamento al seno è migliore di quello artificiale, ma meno male che quello artificiale esiste, altrimenti sai che casino....
    ho lasciato un commento anche " di la " come fradifri spero di aver fatto un discorso comprensibile, ho il piccoletto che oggi ogni 2x3 richiama la mia attenzione..
    buona giornata!!!
    francesca

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  70. senti cara, non posso leggermi tutti i commenti sopra, ma ti do il mio sostegno incondizionato, totale, assoluto. e inoltrami qualche insulto così prendo e mi metto a difenderti anche fisicamente, menando qualche bel tiro.
    ma dimme te...

    RispondiElimina
  71. chi conosce Paola sa che è una persona assolutamente non belligerante e che agisce in buona fede: è capitato anche a me, seppur in altri ambiti, di agire in buona fede e ingenuamente, ritrovandomi poi nei pasticci perchè purtroppo la maggior parte della gente non capisce e pensa che sei fessacchiotta o, peggio, che ci fai. a me hanno consigliato spesso di farmi furba, ma io non sono capace e non voglio cambiare. sono una perdente? "Amel", però sono in pace col mio bel coscienzione pulito.
    fenomeni internet: "il dito è più veloce del cervello", ha commentato mio marito, l'ing. elettronico.
    trovo molto triste l'aggressività..qui si trattava semplicemente di libertà d'espressione..perchè è così difficile rispettare le opinioni diverse ed esprimere il dissenso in modo costruttivo?

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  72. Non volevo sembrarti leggera ma in effetti è vero che ho cercato un po' di sdrammatizzare, e il tuo blog mi è parsa la sede giusta. In effetti non ho letto tutti i commenti, ma quelli che ho visto mi hanno dato una 'visione' delle reazioni. 'Amel' mi sembra una bella conclusione!!

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  73. Ciao paola,
    ho letto il tuo libro e l'articolo e volevo solo esprimerti la mia solidarietà. io ho trovato il tuo articolo interessante e l'ho letto come un "sostegno" a tutte quelle mamme che per vari motivi non possono allattare, cioè se puoi allattare meglio ma se non puoi non devi fartene una colpa e sentirti una fallita o una cattiva madre. Volevo riportare il caso dell'adozione. Finalmente riusciamo ad adottare un meraviglioso bambino di appena 3 mesi, sono molto informata sui benefici unici dell'allattamento al seno ma ovviamente non posso che dare a mio fglio il latte artificiale.e ogni volta che leggo gli ingredienti mi sento male.io che sono sempre stata un pò fissata con l'alimentazione devo dare a mio figlio questo "miscuglio".Ma sarà sicuro? Ma sarà davvero salutare?
    Che dovrei fare però? Disperarmi inutilmente perchè mio figlio non beneficerà mai del latte materno? Allora cerco di pensare a tutti i bambini che conosco che sono cresciuti senza latte di mamma e che sono lo stesso belli e forti e mi rincuoro un pò.
    E comunque troppe persone pensano che il loro modo di affrontare le cose sia l'unico possibile e l'unico giusto. Non è così. e comunque mai trascendere nelle offese. puoi non condividere quello che penso ma non credere mai di avere in mano la verità assoluta.
    Nina

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  74. Sto seguendo questa appassionante vicenda dell'articolo uscito su Gioia! Certo che noi donne siamo bravissime a massacrarci tra di noi... siamo superiori agli uomini anche in questo ;-)
    A parere mio è ovvio che si tratta di un articolo ironico ma è anche altrettanto comprensibile che alcune frasi possano essere fraintese o si prestino a varie interpretazioni. Quando uno scrive sa cosa intende o sottoindende, ma chi legge è una persona diversa da noi quindi non è detto che intenda o sottointenda le stesse cose. Non mi sono mai rivolta alla lega del latte, ma se io fossi stata aiutata da loro (...e se avessi trovato una "non albertina"!!!) ci sarei rimasta male pure io a leggere certe cose(ovvio che poi gli incompetenti possono essere dappertutto, anche nella lega del latte).
    Comunque, leggendo i post su gioia ho visto che citavano questi due articoli:
    www.bambinonaturale.it/detail.asp?idn=30419
    e
    www.bambinonaturale.it/detail.asp?idn=30459
    li ho letti, sono lunghetti ma interessanti e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. In pratica raccontano le disavventure sia di chi allatta al seno sia di chi allatta al biberon, un po' come dire che siamo tutte sulla stessa barca e che per allattare ci vuole si fortuna, ma non nell'avere latte o meno, ma nell'incontrare (o andarsi a cercare) o no le persone giuste. Sono articoli ironici anche se di certo non quanto quelli Paola, ma mi sembra che offrano una panoramica abbastanza completa della realtà sull'allattamento e che soprattuto NON E' COLPA DELLE MAMME se il loro allattamento va male e quindi non hanno motivi per sentirsi in colpa e se qualcuno le critica possono tranquillamente mandarlo a quel paese... ;-)
    Ciao!!!

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  75. Cara Paola,
    non ti conosco bene, ti leggo da poco, ma quello che mi sembra di capire è questo: tu scrivi un articolo ironico ma anche un pò satirico (per fortuna c'è la libertà di stampa) sulle talebane del latte (e che sappiano che le chiamano tutti così le consulenti della LLL) e loro si passano parola e ti attaccano in massa? Non mi sembra un comportamento così edificante da parte di chi fa solo del bene... Io ho allattato 14 mesi grazie a loro direi senza difficoltà e interrompendo solo perchè ero ormai stanca. Tutta contenta ho dato il loro numero anche alle mie amiche che mi hanno telefonato piangenti, erano state trattate malissimo e neanche aiutate (ad una mia amica costretta a dare l'aggiunta perchè la bimba era rimasta 1 mese in incubatrice hanno risposto che non trattavano casi di quel tipo). E' ora che la LLL si renda conto che è un pò come la Chiesa ormai, accanto a persone meravigliose ci sono fanatiche per nulla utili anzi psicologicamente dannose. Ora vado sul loro sito e glilo dico: invece di guardare articoli di questo tipo, pensate a controllare le vostri consulenti, loro sì che fanno danni, non un articolo su Gioia!!

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  76. Ciao Paola, ti scrivo (l'ho fatto anche sul sito di Gioia) per sostenerti. Gli insulti sono veramente un eccesso, l'eccesso di chi non capisce l'ironia (sacrosanta) e di chi vede la tetta con l'ipocrisia che accompagna sa sempre l'essere madri. Allattare è anche doloroso, perditempo, stressante. Chi lo riesce a fare bene deve gioire ma non criticare (e insultare) chi pensa che una donna possa anche trovare l'allattamento un falso mito. Un abbraccio

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  77. Cara Paola, effettivamente ciò che ha scatenato il tuo articolo dimostra quanto il tema dell'allattamento sia soggetto ancora a "ideologie" dall'una e dall'altra parte. Io l'ho vissuto (credo) un pò come te: un inizio difficile (douto anche al parto cesareo), un sostegno abbastanza valido all'ospedale ma con le stesse sensazioni di "poca delicatezza". anche io sono stata in centri esperti perchè mi aiutassero (non era la lega del latte) e mi sono trovata molto bene. secondo me l'allattamento è uno di quei temi in cui ci vuole molto equilibrio. Equilibrio tra le esigenze della madre e quelle del bambino. E l'equilibrio della madre è la cosa più importante che dobbiamo dare ai nostri bambini, più importante anche del latte. Detto questo ho allattato 11 mesi. felice e contenta, vogliosa di ripetere (nonostante tutto) con i prossimi che vorranno arrivare. Quest'esperienza ci ha dato tanto (sia a me che a mia figlia). ti abbracccio forte e ti sostengo in questo momento un pò "difficile". E adesso sì, chiudiamo questo capitolo e parliamo d'altro, che ci piacciono così tanto i tuoi post :)

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  78. Cara Paola,
    ho letto solo oggi il tuo articolo. Scusami ma ho ripreso a lavorare da poco, sono stanchissima e ho pochissimo tempo, e non sono riuscita a leggere i tanti commenti sul sito di Grazia e sul tuo blog, anche se l'argomento mi sta molto a cuore perchè per me il post-partum e il non-allattamento al seno sono stati un vero trauma. Però da parte mia ci tengo a dirti che il tono del tuo articolo è moderato e non capisco proprio come il tuo stile ironico e leggero (ma non superficiale) possa aver offeso così tanto. Forse è difficlie, nella storia delle idee degli umani, raggiungere un sano giusto mezzo. Quando noi eravamno bambine, quasi tutte le nostre mamme sono state convinte ad usare il latte artificiale, e sappiamo quanti danni abbia causato L'Innominabile (come lo chiami tu) soprattutto nel terzo mondo. Adesso è l'esatto contario, ma perchè le donne sono praticamente buttate fuori dall'ospedale poche ore dopo il parto? Se la montata viene o no, se il bimbo si attacca o no, sono cavoli tuoi, e te la vedi tu da sola con il tuo bimbo nella solitudine della tua casa, alle prese con il post-partumn, dopo che per anni pubblicità e stile di vita ti hanno fatto considerare il tuo seno come parte da esibire, ritoccare, esaltare o nascondere, rifare, agghindare, vestire o svestire, ma mai come organo per allattare. Forse il vero problema è che pur essendo evoluti non siamo in ancora in grado di confrontare le nostre idee senza scontrarci, di comprendere senza giudicare le difficiolotà altrui, di valutare le situazioni senza farci influenzare da mode, fanatismi, pregiudizi.

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  79. Mi ricollego al disocrso di Irene sul seno da aggindare ritoccare etc....

    Due settimane dopo la nascita della Marmocchia vengono a trovarci degli amici che hanno una bimba deliziosa. In quell'occasione mi sono ritrovata per la prima volta ad allattare con un pubblico, e in quel momento ho realizzato ed espresso questo pensiero: "la maternità(sott'inteso l'allattamento al seno) è il momento in cui le tette da sessualmente appetibili diventano appetibili".

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  80. Massima solidarietà..andrò a leggere l'articolo...
    Nel frattempo ti distraggo due secondi..
    Ti ho assegnato il premio che ho ricevuto da Smile citandoti tra i miei blog preferiti.Poca cosa, lo so, ma spero di averti strappato un sorriso.. :)

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  81. talebana doc presente! certo, io mi sono sempre definita talebana e l'ho detto pure qui in passato, perché se non ero "talebana" col piffero che allattavo: contro le ostetriche del nido dell'ospedale "del bambino" dove ho partorito, che si sono DIMENTICATE per 12 ore di portarmi il piccolo per attaccarlo al seno (essendo cesarizzata d'urgenza non potevo muovermi autonomamente dopo l'intervento e fare da me); contro l'allieva ostetrica che mi ha smanacciato le tette il secondo giorno di vita di mio figlio e mi ha rovinato l'attacco, causandomi ragadi guarite in ben 21 dolorosi giorni; contro mia madre, che mi inseguiva col il LA liquido mentre io avevo tanto latte da perderlo copiosamente, ma non riuscivo ad attaccare il piccolo perché sanguinavo altrettanto copiosamente; e per tanti altri motivi di questo tenore. Insomma, talebana per autodifesa! Eppure io l'articolo di Paola l'ho apprezzato tanto, primo perché mi sono fatta quattro risate (conoscendo benissimo ciò di cui si parla nell'articolo), e perché è veritiero ed equilibrato (io sono ANZITUTTO sostenitrice della serenità della mamma e credo che questa debba sempre essere il primo obiettivo da raggiungere, qualsiasi allattamento si decida di fare). Lasciamo perdere chi dice di non capire l'ironia, diciamo piuttosto la verità: è la nostra cultura ad avere problemi con l'allattamento materno, perché si è persa la naturalità di questo gesto FISIOLOGICO: si fanno dei corsi, si scrivono libri, si aprono discussioni e movimenti e leghe e, manco fosse un derby di calcio, ci si scanna pure! immaginate se ci si mettesse lo stesso impegno intellettuale per tutte le altre nostre attività fisiologiche...??
    Insomma, ben venga chi ci aiuta a ridimensionare tutta la faccenda come l'articolo di Paola, e dico questo, ripeto, da talebana con 22 mesi di allattamento sul gobbone!

    PS perché nessuno parla mai delle balie, che in tutte le culture ed epoche risolvono molti allattamenti? non so voi, ma il mio pediatra è di quelli convinti che "chissà quali malattie si potrebbe prendere il piccolo dal latte di una sconosciuta"!

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  82. Per la cronaca: è possibile allattare un bambino adottivo, anche per una madre che non ha mai avuto figli prima.
    Non dico che sia un gioco da ragazzi o che si arriverà all'allattamento esclusivo, ma si può fare e molte donne l'hanno fatto.
    Per chi è interessata, può consultare una consulente professionale IBCLC ( www.aicpam.org )

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  83. bellissimo argomento, le balie! mia nonna paterna, madre di 10 figli,ha tenuto a balia negli anni 40-50 diversi figli delle signore-bene, per le quali non era uso allattare nè occuparsi del bebè in prima persona (ma allora cosa facevano 'ste sciure tutto il giorno?)
    a me sconvolgerebbe mio figlio allattato da un'altra, salvo necessità estreme (nel deserto, nella foresta amazzonica) perchè sono gelosa dei miei cuccioli come ogni brava mamma gatta; mi sconvolge meno invece l'idea di allattare io il figlio di un'altra e se fosse necessario lo farei,
    mi incuriosisce molto e vorri approfondire, l'usanza di cui parla Paola, cioè che siano i maschi ad offrire il capezzolo come ciuccio. mio marito non vuole provare trincerandosi dietro la presenza dei peli :-)

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  84. sorella (non nel senso tutte amiche, tutte sorelle). sorella di sangue e di non tette (perchè la mamma faceva un po' fatica, specie coi gemelli!).
    ti ricordo la scena che si è svolta una sera all'angolo tra vespri e tolstoj (là dove comincia il giambellino quasi serio). una scena analoga mi è capitata recentemente con un tamarro in zona amendola fiera.anche in quel caso la mia abbaiata e il mio modo balcanico di risolvere le contese ha fatto scappare il tamarro con la coda tra le gambe.
    a leggere ste cose mi viene molto da abbaiare, ma alla fine sai che c'è?
    penso ai due ratti e a come siano belli e quindi ritengo che ogni briciola di energia vada solo destinata a loro, tanto a questo mondo ci sarà sempre qualcuno che dirà qualcosa au contraire.
    ricorda gli insegnamenti e le percentuali del nonno Alberto,tanto citati anche dalla mamma e da papà.
    il resto non conta molto.
    silvia

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  85. @micol: io pure, alla faccia di chi ancora sostiene che sono contro l'allattamento al seno, ho allattato il figlio di un'amica! e lo rifarei. lei sulle prime era sconvolta (quel giorno un contrattempo l'aveva trattenuta più del previsto), poi mi ha detto: "Sai che c'è? se aveva fame, hai fatto bene", e insomma non se l'è presa più di tanto. sugli uomini e la tetta... anch'io sono curiosa. c'è stato un tizio credo in srilanka che l'ha fatto di recente, dopo la morte della moglie.
    @silvia: yo, sis. grazie di cuore. xoxoxoxo.

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  86. Cara Paola ti seguo da sempre e consiglio a tutte le amiche mamme presenti e future sia il tuo libro che il tuo blog. A volte non sono d'accordo con te, ma ammiro la tua umiltà e trovo fondamentale alleggerire con l'ironia la schiacciante pressione psicologica e mediatica che ci aggredisce nel momento in cui diventiamo mamme. Continua così, è giusto e sano dibattere e far dibattere.
    Propongo un altro tema caldo: asilo nido? baby sitter? casalinghitudine? Un abbraccio e ancora brava! brava! brava! Laura

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  87. E' da un po' che leggo il tuo blog, non ho mai commentato, ma questa volta non riesco a non scrivere, parto dal presupposto che non sono ancora mamma quindi AD OGGI l'articolo mi è molto piaciuto..Quello che purtroppo non riesco a capire, a giustificare, è la maleducazione. Sul sito di gioia ho letto commenti che mi hanno fatto rizzare i peli delle braccia...ma non vi vergognate?????Ma avete riletto quello che avete scritto a questa donna...a questa MAMMA???Non riesco a capire..mi dispiace, neanche foste degli animali che attaccano in gruppo!Le uniche persone che si devono vergognare, che devono chiedere scusa siete voi che non avete rispetto delle altre persone e delle loro idee.
    Ti mando un affettuosissimo abbraccio virtuale!

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  88. ciao Paola, allora su uomo e tetta approfondiremo. Grazie. Senti, ma cosa sono le percentuali di nonno Alberto? Dev'essere qualcosa di molto speciale!
    sul tema caldo di Laura: uhhhh c'è da dire a fiumi

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  89. Cara Paola,
    non ascoltare chi vede tutto bianco o tutto nero! Sai, nel tuo bellissimo libro che mi ha aiutata a risalire con un po' di buonumore la china dei primi mesi, ci sono due pagine bellissime sull'allattamento (il continuum di folle amore): ogni volta che le leggo piango di commozione. Il mio piccolo princope ha 7 mesi e nonostante da un lato mi spiaccia, so che è arrivato per noi il momento di passare oltre. Scrive Coelho che l'amore non muore, si trasforma, ebbene anche il nostro cambia, per rimanere meraviglioso. Che male c'è a dare un biberon con gioia ed amore quando viene il momento che il tetta-moment si è trasformato in un momento di ansia (causa diminuzione latte e altre varie ed eventuali)?

    Mi unisco all'abbraccio e...unsolo appunto per il tuo libero: troppo breve, ne vogliamo ancora!!
    :) con un gran sorriso Greta

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  90. Bellissimo ed interessantissimo qua!
    a me servirebbe un consiglio per sopravvivere ai 17 anni di mio figlio...
    mi sta distruggendo!
    piacere di averti conosciuta
    azzurra

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  91. Ciao!!!
    ho appena scoperto il blog seguendo un giro di link... ho letto il tuo articolo sull'allattamento proprio mentre ero in attesa dalla ginecologa per il controllo post cesareo (ho partorito a metà dicembre) e mi sono letteralmente scompisciata dalle risate!!! ero sul punto di strapparlo di nascosto :D

    Anche io sto allattando dopo mille difficoltà e condivido in pieno le tue osservazioni, hai veramente colto con intelligenza oltre che ironia tante "manie" delle moderne mamme allattatrici, ed io essendo tra quelle non mi sono sentita minimamente offesa o derisa, anzi, mi sono sentita compresa, come da un'amica!!!
    arrivando tardi, sono contenta che adesso le cose si siano riequilibrate!!!

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  92. detto sinceramente? Avrai anche voluto essere ironica ma putroppo non si è capito...la mia prima reazione? disgusto e amarezza...perchè finchè scrivi su un blog ti leggono le persone che ti seguono, ma su un giornale ti leggono tantissime neomamme che dal tuo articolo putroppo, possono solo dedurre che allattare al seno A)è difficile B)sconveniente farlo in pubblico C) osteggiato.
    Magari non era il tuo intento, ma se ci sono tutte queste reazioni mi viene da pensare che non sono un'aliena!

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