Ma voi come organizzate le vostre estati?
"No, è che a tuo figlio piace picchiare le onde con un bastone", mi spiega rassegnata mia madre al telefono.
"Come, scusa?"
"È riuscito a scovare l'unico ramoscello di tutta la spiaggia e con quello è andato a frustare le onde. Dice anche 'Pum!' e 'Ahi!', che poi sarebbe la risposta delle onde, a ritmo. Quindi va seguito: c'è bisogno di un assistente che gli stia vicino per la durata dell'intera operazione."
"Ah. E quanto va avanti?"
"Può essere 5 minuti come 20, dipende".
Mentre io me la spasso (ehm) a Milano, i miei genitori sono ufficialmente schiavi dei Pupi in Liguria. Con loro c'è B., figlia 18enne di J., la mia tata principale che non può muoversi dalla città.
Piccola parentesi: in pratica dò uno stipendio a B. perché stia al mare coi miei figli e un altro stipendio, pieno, a J. perché venga tutti i giorni nella mia casa child-free a smacchiare i leopardi, far ballare le scimmie e pettinare le bambole.
"Cosa devo fare oggi, mamacita?" è la sua domanda, sempre più perplessa, ogni mattina.
"Ehm, che ne dici di... pulire gli stipiti delle porte?"
"Già fatto la scorsa settimana".
"Gli scaffali inferiori della dispensa?"
"Fatto."
"Il forno?"
"El horno, fatto. Due volte".
"Il frig..."
"Fatto. Ho anche sbrinato il congelador".
Le ho chiesto persino di mettermi le t-shirt ordinate per colore, ma da qui a fine luglio non so cosa inventarmi. Questo è però - letteralmente - il prezzo da pagare perché noialtri restiamo con animo sereno a far pazzie in città, sapendo che i bambini sono al sicuro e i nonni, ancorché schiavi, relativamente tranquilli.
Ogni anno alla partenza dei Pupi io e Mike Delfino prepariamo un lungo elenco di buoni propositi, tra cui:
- dare i ritocchi del bianco alle pareti
- arrampicarsi sul dannato trabattello per liberare i tiranti delle tende esterne aggrediti dal glicine
- cogliere le innumerevoli occasioni culturali offerte dalla nostra città (Mike)
- imparare a fare la giardiniera e le melanzane+peperoni in agrodolce in casa (io)
In pratica, invece:
- la sera, sfatti dal caldo, ci schiantiamo davanti a un dvd
- poiché il frigo è vuoto usciamo a cena controvoglia, o ingolliamo i deprimenti ma rassicuranti instant noodles gusto pollo, curry o gamberetti
- di giorno pirliamo al lavoro pensando: "tanto la giornata è lunga, non sono costretto/a a correre a casa, perché i bimbi non ci sono" e poi ci ritroviamo come adesso, che sono le 17.52, con novattanta cose da fare una in fila all'altra
- a casa troviamo mille scuse per entrare ogni dieci minuti nella camera dei Pupi a sbirciare i loro giochi e le loro cose e cadere preda di attacchi di nostalgia grotteschi e fuori misura.
Certo i bambini sanno rendersi indispensabili. Cinque minuti fa la Pupa al telefono, col suo miglior vocino:
"Mamma, sai quel parchetto piccolino piccolino dove andiamo sempre?"
"Sì, Pupa. Ebbene?"
"Sono qui col nonno e col fratellino, ma lui ha paura di tutto."
"In che senso ha paura di tutto?"
"È un fifone. Ha paura se cerco di spingerlo su, su, lungo la corteccia dell'albero. Ha paura di fare il finto giro della morte in altalena. Ha paura di tutto. Persino di soffiare un soffione".
Per fortuna ogni venerdì sera partiamo per raggiungerli.
Ho traslocato su erounabravamamma.it
Vi aspetto!
lunedì 4 luglio 2011
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Come vorrei poter andare in ferie da bimbi un po, solo un po', anche io e ritornare in modalità solo noi due...ma i nostri nonni di portarseli al mare neanche a parlarne...piuttosto ci vanno loro e ci mandano una bella cartolina con su scritto:"Ulli ulli, chi li fa poi se li trastulli!!!"...come ti invidio...
RispondiEliminaah! però è bellissimo questo proverbio ("ulli ulli"). in effetti mi rendo conto della nostra fortuna, eh. ma che devo farci, i miei genitori insistono per averli con sé al mare...
RispondiEliminaMa dai... il giro della morte è solo finto! LOL
RispondiEliminaè finto, è finto. ma capisci che uno che si spaventa per soffiare un soffione...
RispondiEliminaChe meraviglia... anche noi siamo momentaneamente sprovvisti di figli e ci sentiamo leggerissimi... anche se in effetti da quando sono partiti non facciamo altro che parlare di loro :\
RispondiEliminaHo scritto un post sulle piccole gioie delle child-free weeks proprio oggi in cui ne parlo :)
Leggendo questo post ho pensato che sono davvero patologica: non ho mai lasciato la Ciopola (2 anni e mezzo) a dormire dai nonni e tanto di più che andasse in vacanza con loro. E' vero che non si è mai presentata l'occasione, ma devo ammettere che non ho mai neppure lavorato in questo senso.
RispondiEliminaChissà che effetto ci farebbe stare un po' da soli? Sono sicura che all'inizio morirei di nostalgia, ma poi chissà....
ciao Paola! anche noi siamo in vacanza a Milano (ehm) e i nonni al lavoro on the beach. l'immagine di altri genitori a pirlare per una discreta parte della giornata mi conforta moltissimo, è un'attività che sta impegnando anche me (oltremisura veramente). In realtà io e il Raffi siamo un po’ sfasati in questi giorni. per la sera, come Mike, ho previsto un fitto programma di appuntamenti culturali, e sono esaltatissima. Il raffi, invece, è concentrato sul lavoro e sulla casa e ha una faccia un po’ provata (sta lavorando come un matto, macina km per lavoro a centinaia e si è pure ri-iscritto in università. E ha fatto anticipare la consegna di un armadio e di un divano in pezzi da montare). Questa sera se ci sono ancora biglietti vorrei andare a un concerto, programma per cui ho dato un annuncio molto trionfante………..il raffi però sembra orientato a rilassarsi coi pezzi dell’ikea………(del tipo "vai tu al concerto, che io sto a casa a montare l'armadio"!!!!!!). mah. Tra l’altro salta la serata sbagliata, quello di stasera sarebbe l’unico appuntamento di fianco a casa, domani e dopodomani lo aspettano -come già domenica e lunedì- appuntamenti in periferia e fuori città!!
RispondiEliminaahahah!!! parte seconda. il raffi uscendo stamattina ha annunciato che domani forse parte per la Romania. aah!!!! siamo davvero sfasatissimi! meno male che ci aspetta una seconda settimana senza pupi. e speriamo che quanto a appuntamenti condivisi vada meglio!!!! buona giornata Paola!
RispondiEliminamaddai, pensavo che soffione fosee una parola dialettale romagnola, l'ho pure cercata sul dizionario di italiano romagnolo e mi dava "fiore di tarassaco".
RispondiEliminama veramente? il soffione dico. io ho sempre pensato che fosse un'espressione italianissima e condivisissima!
RispondiEliminafranci ma vai agli arcade fire?
anche noi stiamo per portare la figlia più grande in vacanza dai nonni, in campagna. Là starà insieme ai suoi cuginetti. Inutile chiarire che lei è una pasqua, il papà e io siamo un po' affranti. Vediamo come ce la caviamo senza una figlia...
RispondiEliminasiiiiiii!!!! ci sei anche tu Paulita? parterre alle 21
RispondiEliminaQuesto post sembra la sceneggiatura degli ultimi 5 anni della mia vita durante il mese di luglio... Serata FREE PARENTS?
RispondiEliminaPaola, non so che dire, questo post suscita sentimenti diversi: invidia (nonni non disponibili a simili trasferte, bimbi a Milano, casa al mare chiusa), ammirazione (se i miei figli andassere in esilio e avessi qui la tata, non mi basterebbero 6 mesi per rimettere la casa in ordine), stupore (idem come sopra)...L'anno scorso mia suocera ha portato al mare Cecilia, allora 19 mesi per 2 settimane (2a metà luglio), ok mi mancava, ok quando si è ammalata avrei voluto essere io a curarla, ok lasciarla piangente tra le braccia di nonna F. la domenica sera pronti ad affrontare al Serravalle (dov'è la tua liguria, a proposito??) era una tortura.. però a Milano me la sono goduta!!! Con Nanni, 3 anni e mezzo allora, a fare cose "da grandi" tipo: andare a mangiare il gelato dopo cena in via Marghera, andare all'IKEA e cenare li, ecc. e, credimi, se i bimbi al mare fossero stati 2 su 2, be' me la sarei goduta ancora di più! Io sono stanca e non mi vergogno ad ammetterlo!
RispondiElimina(mamma) Giulia
Anche io sto provando una bella fetta di invidia a questo racconto! Per ora, con un nido sempre aperto, se i pupi stanno al mare, è petchè sono con me, altrimenti stanno al nido. Quest'anno gli e' andata pure bene: con la mia maternità sono stati via da Milano 10 settimane, che mi pare non poco, e tutta salute per i loro poveri polmoni. Ma non avrei nessuno con cui mandarli via, e devo dire che sono veramente desiderosa di qualche giorno senza figli...
RispondiEliminaAnche noi 12 settimane di mare nell'estate 2009, grazie al congedo parentale! Nanni (2 anni e 1/2), Cicia (5 mesi e 1/2) e mamma Giulia, da ven. notte a dom. pomeriggio anche papà A., occasionalmente anche nonna F. o ex-tata N. (venuta in soccorso quando stavano per ricoverare Cicia a causa della gastroenterite e allora papà A. ha detto "da sola con 2 non ci stai più!". Un'estate durissima. Un'estate bellissima.
RispondiEliminase non sai cosa farle fare...MANDALA DA ME!!!!!
RispondiEliminaa te è andata meglio di me.....io ancora non me la sentivo di "abbandonare il topo" quindi cercando di salvare capra e cavoli ho proposto una bella vacaznza all togheter...cioè con nonni-baby sitter al seguito........
la risposta di mia madre è stata : "scusa tesoro, te lo tengo tutto l'anno...fammi fare le ferie in pace!!!!!"(come darle torto)...cmq...siamo già stati una settimana a Minorca.....solo noi 3..........CREDIMI....AVREI VOLUTO ANCHE IO ESSERE IN FERIE COME TE A MILANO!!!!
ma almeno ci salviamo con qualche fuga week and......domenica gita a verona con visita aòòa mostra di Chagall e cena in piazza Dante....
cavolo che dire ragazze, mi rendo conto. in effetti non so come farei se non ci fossero i miei genitori perché, diciamolo, non si possono mandare i bimbi via solo con una tata - o è molto raro, nel senso che la tata dev'esser molto brava e poi comunque non me la sentirei. quindi: evviva i nonni. va aggiunto che da una certa età i bimbi possono cominciare a frequentare (magari anche solo 10 giorni) i campi estivi, andare agli scout, quelle cose lì... il che credo sia sano e utile alla sopravvivenza dell'essere umano adulto che si cela in un angolo di ciascuno di noi.
RispondiElimina@papongi, serata free parents... si può fare!
Cosa dire?! Da figlia che andava in vacanza con i nonni 2w al mese di luglio tutti gli anni (da 1 a 12 anni) mi ricordo ancora di quando stavo male, nonostante tutto l'entusiasmo di andare al mare, alla solo idea di staccarmi da mia mamma (ero mammadipendente - infatti a 19 anni sono uscita di casa per azione di "soffocamento da mamma"!!!)e ora che sono mamma non riuscirei mai a lasciare Attila (alias Ricky 16 mesi) in allegra compagnia dei nonni, indipendentemente che siano i miei che i suoi. Poi noi viviamo in una "bellissima" famiglia allargata dove mio figlio conta ben 8 nonni e 4 nonni bis (tra gli 8 nonni, abbiamo anche la compagna thailandese di mio papà che parla un thai-english tutto suo ma che sembra l'unica in grado di comunicare con Attila, nel senso che parlano a versi come le scimmie!!!). Insomma, lasciare il bimbo con una piuttosto che con l'altra famiglia scatenerebbe solo il finimondo perchè oltre a non andare d'accordo tra ex-coniugi, non vanno d'accordo neanche i consuoceri (gli unici che si salvano sono i nonni bis - miei e di mio marito, con l'unico problema di comunicazione tra dialetto lombardo e molisano :) !!!)
RispondiEliminaConclusione: la ns. scelta è stata che attila viene in vacanza solo con noi, divieto assoluto di stare a dormire a casa dei nonni. Saremo fatti male, ma in fondo lo facciamo solo per il bene di Attila e soprattutto... per la ns. salute metale, visto che chi cerca di mettere zizagna c'è sempre...
@simona: wow, che bello questo ritratto della tua famiglia super-allargata! mi piacerebbe saperne di più, nel senso che dalle poche righe qui sopra non è che abbia proprio capito benissimo tutti i legami di parentela. i nonni-bis sarebbero i bisnonni?
RispondiEliminasi i nonni bis sarebbero i bisnonni... per altre info chiedi pure!!
RispondiEliminaecco un argomento di grande attualità: io i nonni (per fortuna e per sfortuna) li ho lontani, in piemonte. un rapporto non sereno con suocera, opprimente e con uno "stile nonnesco" tutto suo (vizi, domande strambe tipo "sono io la tua nonna preferita?), perennemente in competizione con il mondo intero e smaniosamente occupata nell'impresa di tenere il piccolo tutto esclusivamente per sè e una serie infinita di piccole e grandi fastidiosissime abitudini. Aggiungi che la tata non ce la possiamo permettere, che il papà per lavoro è fuori tutto il giorno (sabati e domeniche comprese, ha una pasticceria!) e dunque l'estate, o meglio, questo primo mese di luglio con mamma al lavoro (la scorsa estate, la sua prima estate io ero ancora in maternità)si sta rivelando faticoso al di sopra di ogni immaginazione. Giornata tipo: sveglia e passeggiata al parco con bimbo e cane, poi si porta piccolo al nido e io di corsa in ufficio, ore 14.30 si esce (sempre di corsa) dall'ufficio, si passa da casa per pappa e uscita del cane, poi di nuovo al nido a recuperare il baby. e poi inizia la giornata: che si fa? troppo caldo per parchi, musei etc. Deprimente stare a casa a guardare i cartoni animati (e poi se guardo winnie the pooh più di 4 volte al giorno iniza a venirmi l'orticaria!)quindi: piscina (divertente, per lui, sfiancante per me!), oppure a casa di qualche amichetto/amichetta oppure dal papà a mangiare il gelato (tanto il negozio dista giusto quei 40 minuti da casa, quindi tra viaggio di andata pausa gelato e ritorno...si fanno el 8 di sera). E poi finalmente a casa, per trafila pappa (per grandi piccoli e quadrupede) bagnetto, giochi, favole, winnie the pooh e poi nanna,per il baby, e lavatrici pavimenti ultima uscita cane per me. Quando alle 11 (o alle 10 come stasera!) finalmente mi butto sul divano pronta a sonnecchiare, il papà ha giustamente voglia di fare quattro chiacchere... che dire? il baby, che pure è parecchio indipendente, per questioni pratiche e logistiche non ha ancora dormito senza di noi fuori casa, e non so, anche se tentata, non mi sento ancora di fare la prova e trasferirlo dai miei. Alcune amiche dicono che sono egoista, e non penso al suo benessere. Forse hanno ragione, forse no. L'argomento bambini e loro educazione invoglia sempre molti commenti, per lo più acidi, e suggerisci altrettanti "saggi consigli". Io non so se dovrei accelerare il momento del distacco, non so se davvero il baby non starebbe bene lontano da noi o siamo noi che non staremmo bene senza di lui, on so se mi serve di più la fantasia del "cosa potrei fare se baby fosse dai nonni" rispetto alla realizzazione della fantasia.Penso che molto presto, prima di quanto penso magari, il mio piccolo non avrà più voglia di venire in vacanza con me, o in piscina o altrove, perchè avrà giustamente voglia di scoprire e conoscere il mondo a modo suo e con chi vorrà. E quindi, anche se stanca stremata e a volte sull'orlo di una crisi di nervi...me lo godo, me lo spupazzo e lo guardo ridere, a crepapelle, quando entra in acqua con i "polonti" (i pantaloncini) o volteggia sulla "palenta" (l'altalena). tanto settembre tra poco sarà qui, finisce il caldo, finisce l'estate e piscine e palente saranno solo un rcordo...
RispondiEliminavoce fuori dal coro.
RispondiEliminami piace stare coi miei bambini. l'infanzia non tornerà mai più e me li voglio godere a più non posso!
non potrei stare nemmeno un giorno senza di loro, Milano offre tante cose belle da fare, ma non m'importa di nessuna. ci sarà tempo x gli aperitivi e le mostre..il tempo vola e in un battito d'ali saranno cresciuti..
l'anno prossimo il primogenito andrà a scuola natura (seconda elementare) per una settimana, e per me il solo pensiero è una tragedia. ci mancherà troppo! cosa diranno i fratelli?
siamo un famiglione coeso, amiamo stare insieme.
non abbiamo nessun altro, vivente solo una nonna con gravi problemi di salute e ho un po'di baby sitter, ma preferisco farle fare qualcosa in casa: dei bambini voglio occuparmi personalmente e glieli lascio solo quando è indispensabile perchè lavoro o devo andare dal dentista.
le vacanze sono tutti insieme e in questa lunga pausa estiva io vivo con loro finalmente libera da orari e assilli, girando tutti i parchi della zona e lasciandoli giocare e inzupparsi alle fontanelle quando fa troppo caldo..liberi e felici, io mi siedo e li osservo. e mi sento completa
Che bello, così, però.
RispondiEliminadunque, come dice la Pupa, riaggomitolando (=ricapitolando): io non è che i miei li "spedisca" perché così mi faccio la vacanza a Milano. Ma a differenza di anonima + Micol torno a casa la sera non prima delle sette, tutti i giorni, quindi avendo la disponibilità dei nonni volentieri li mando al mare dove certamente dal punto di vista climatico stanno meglio e poi si divertono molto. se li tenessi qui li troverei la sera fradici di sudore e isterici (e con loro mia madre la quale in genere li segue al pomeriggio dalle 4 in poi). credo naturalmente sia anche una questione cultural-famigliare: ci sono famiglie dove (potendo farlo, ovvero in presenza di nonni/tate disponibili) da generazioni è uso far fare ai bambini "i 3 mesi al mare", retaggio in effetti anche di un'epoca in cui le mamme non lavoravano e curavano i pupi mentre il babbo restava a farsi i fatti suoi in città... è una questione affascinante in fondo, ma credo che nessuno debba sentirsi in colpa per le sue scelte in un senso o nell'altro, e mi pare che quel che dice Micol abbia il giusto spirito "siamo un famiglione coeso, amiamo stare insieme".
RispondiEliminaps piccola confessione/perversione: un po' mi piace sentire la loro mancanza e, come oggi che è giovedì, assaporare l'attesa del momento in cui (domani) li rivedrò
sai io non potrei reggere un lavoro come il tuo, il mio certo non è prestigioso nè ben remunerato (anzi!), ma godo di alcuni vantaggi x me preziosissimi: l'orario di lavoro e le vacanze lunghe (in fondo mi spettano, dato che non prendo la quattordicesima e che eventuali straordinari sono pagati con un forfait di 24 euro lordi ogni 4 ore, qaundo la tata costa 9 netti all'ora)
RispondiEliminaè un po' una scelta fatta a monte, non avendo i nonni su cui contare.
è un po' un mettersi da parte- io nel mio lavoro mi sento proprio buttata via- per realizzarsi in un altro modo.
Certo il momento "dell'incontro" dopo una settimana è sempre il più atteso, da entrambre le parti. Non c'è niente di più bello nel vedere l'espressione sbalordita dei bambini, quando rivedono i propri genitori, che con quel sorrisino ti fanno sciogliere... poi il loro abbraccio forte forte al collo ed i baci "sbausciati", non hanno prezzo...
RispondiEliminaLa mia famiglia super-allargata, come hai detto tu Paola, da fuori potrebbe essere vista come "un mondo fantastico", ma in realtà è solo un "peso" che ci trasciniamo... potrebbe diventare quel fantastico mondo, se tutti ci dessero un aiuto fatto di presenza fisica nell'accudire Attila, che nonostante tutto viene gestito dai nonni bis di 75 anni che senza di lui, ormai si sentono persi.
Se tutti andassero d'accordo, eviteremmo che le feste si trasformassero in drammi, che il Natale a casa nostra duri dal mezzogiorno del 24 e finisca con la cena di S.to Stefano, che per poter festeggiare il primo compleanno di Ricky abbiamo dovuto fare 3 feste separate... E la domanda che mi pongo da sempre è: "Come faremo a spiegare ad Attila la sua famiglia?" Non sarà certo facile farglielo capire... e poi quando all'asilo ci sarà la festa dei nonni cosa faremo? Domande a cui solamente il futuro saprà dare risposte.
Sei fortunata Paola ad avere genitori così in gamba che ti possono aiutare...
io amo il mio lavoro, mi reputo fortunata perchè pur essendo un lavoro non particolarmente remunerativo (lavoro in un'organizzazione umanitaria) mi ha permesso il part time, indispensabile vista la lontananza dalle famiglie d'origine anche se impone diverse rinunce (soprattutto dal punto di vista economico). però leggendo questo blog, le parole di micol, le confessioni/perversioni di paola penso a quanto complicata contraddittoria unica è la "condizione mamma", a quanto in agguato troppo spesso ci rimane il senso di colpa, forse il problema è davvero questo, il tutto e il contrario di tutto. forse continuiamo a tornare al punto di partenza: dobbiamo esserci al 100% come mamme come donne come lavoratrici.e forse questo ruolo ci piace anche un pò. un giorno vorrei ricostruirla questa galleria di ritratti di mamme del 2011, ma forse a questo penseranno i nostri figli, i pupi, i pimpi, i baby, i piccoli...buona estate dunque a voi tutte care mamme (l'anonima di ieri!)
RispondiEliminaEcco, concordo con Paola. Io non è che li manderei al mare per non averli tra i piedi, ma siccome arrivo a casa alle 18.15/18.30 (esco prima del loro risveglio) e una casa con cortile al mare è meglio di un appartamento al 5° piano a Milano, se qualcuno li portasse al mare prima di agosto, ecco io sarei felice per loro, che poi cercherei anche di star bene senza di loro è un altro discorso. Anche a me piace stare con i miei bambini e lo dimostro tutti i giorni, ma se sto in ufficio, non sto con i miei bambini e non starci per non starci, be' allore è meglio se loro sono al mare. Mi madre lavorava in casa (sarta) ma al 14 giugno non c'era più per nessuna cliente, si partiva per il mare, si tornata il 30 e poi dopo alcuni giorni si partiva nuovamente per la valtellina dove abitavano i nonni e li si rimaneva fino a fine agosto se non settembre inoltrato con papà pendolare del w-end, che poi si fermava ad agosto. Ma sono cambiate molte cose, non tutte in meglio.
RispondiEliminaGiulia
Credo sche sostanzialmente, siano cambiate le ns esigenze rispetto a quelle dei nostri genitori, convinti che "assecondando" le richieste materiali dei figli, si possa in qualche modo cercare di sopperire alla mancata presenza fisica, con il rischio (e qui mia suocera è stata una vera campionessa!) che si vizino talmente tanto i figli che questi non siano in grado di fare rinunce importanti... In ogni caso, credo che il ruolo di mamma-lavoratrice-moglie-donna sia un quadro ormai più che consuetudinario nel ns Paese. Basta pensare che dove lavoro io, e siamo in 70 persone, più del 50% è donnna e quasi tutte, tra operaie e impiegate, siamo mamme...
RispondiEliminaOnostamente, se potessi stare in vacanza con Attila per un mese al mare, non riuscirei a pensare a mio marito a casa da solo... sarò fatta male, ma sono fatta così.
ha ragione giulia nel dire che sono cambiate molte cose, non tutte in meglio - anche se mentre lo scrivo mi viene da riflettere: come facciamo noi a sapere che prima era meglio/peggio? abbiamo i nostri ricordi di bambine ma non è la stessa cosa. dovremmo essere per paradosso essere state 30enni 30anni fa, per giudicare davvero la differenza. @simona dico solo che però così t'incastri: poiché nessuno di noi ha il dono dell'ubiquità, è chiaro che se vai al mare con il pupo lasci a casa il marito (se deve lavorare), o se vuoi stare con entrambi non puoi partire per la vacanza... io i mariti a casa da soli non ce li vedo poi così male, un po' di spazio per tutti mi sembra sano, ma anche il contrario! voglio dire che alla fine va bene sia l'una che l'altra cosa e che, per l'appunto, tutto non si può MAI avere.
RispondiEliminaps la mia parte romantica e un po' retrò subisce la fascinazione della vacanza "al femminile": mamma+nonna o tata o amica o sorella, e pupi. forse perché la parte femminile nella mia famiglia è sempre stata molto tosta e "ricca" dal punto di vista umano (come avrete capito dall'aneddoto sulla mia nonna...). con gli uomini che stanno in città e s'impegnano per portare a casa la pagnotta, e - soprattutto se non sanno cucinare - è un po' come fossero al fronte, a conquistarsi una fetta di vita day by day
RispondiEliminaNoi siamo sprovvisti di nonni, perciò niente pausa da pupi. Anche perchè, sicuramente, entreremmo in astinenza dopo mezzora. Patetici, lo so!
RispondiEliminavistodalei.splinder.com
Volevo solo augurarti buon viaggio e un super-felix inconro con i Pupi
RispondiEliminaGiulia
mitici nonni
RispondiEliminaquesto blog è un luogo davvero e continuamente interessante!!!
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