Chiacchiere da spogliatoio tra neomamme
Stamattina, dopo la lezione di nuoto del Pupo, mi sono ritrovata nello spogliatoio assieme a una ghenga di neomamme al primo pargolo. Le ho ascoltate parlare e mi sono tornate in mente un sacco di cose.
Per esempio che della Pupa controllavo spessissimo il respiro nel sonno. Mentre ora che ho anche il Pupo mi metto i tappi nelle orecchie nella speranza che, quando si sveglia, Mike Delfino lo senta prima di me. E poi che su molte cose, quando si ha più di un figlio, ci si rilassa. Per fortuna, altrimenti non si vivrebbe - come dimostrano gli stralci di conversazione da spogliatoio sotto riportati.
(Neomamma apprensivissima): "Mi è appena arrivato dall'Inghilterra l'equivalente dell'Angelcare, quello per monitorare il respiro del bambino. Se il bambino smette di respirare, suona l'allarme, ma questo è ancora più sicuro perché anziché sotto il materassino si mette direttamente nel pannolino" (dev'essere gran comodo, ho pensato).
(Neomamma espatriata): "Noi ci siamo appena trasferiti qui dall'Olanda. L'Olanda è il paese dei sacchi nanna".
(Io): "Ma non era il paese dei mulini a vento, degli zoccoli e dei tulipani?"
(Espatriata, fingendo di non avermi sentito): "In Olanda lenzuola e coperte sono bandite. Noti i casi di soffocamento dei neonati per via di un lenzuolino, tutti usano i sacchi nanna".
(Io): "Ho provato a mettere il Pupo in un sacco nanna, ma si sente soffocare e gli viene una crisi di panico. E a proposito di lenzuolini, lui se non ne ha uno in faccia non dorme".
(Apprensivissima): "E se soffoca? Ce l'ha l'Angelcare?"
(Io): "Ma come fa a soffocare con un lenzuolino di cotone? E poi scusa, l'Angelcare non ti sembra eccessivo?"
(Apprensivissima): "Sì... no... è perché siccome mio marito non riusciva a riposare bene, poverino, allora abbiamo messo la bambina in un'altra stanza. Però il pediatra mi ha fatto una testa quadra con la storia della morte in culla, e mi ha detto che fino al primo anno può succedere, con un picco verso l'undicesimo mese" (della serie: pensavate di avercela fatta, e invece) "e allora insomma, con quello mi sento più tranquilla".
(Espatriata): "In Olanda sono banditi anche i ciucci di caucciù".
(Io): "E perché mai?"
(Espatriata): "Non so ma sono pericolosissimi".
Sono uscita dallo spogliatoio con il Pupo buttato sciattamente su una spalla e una gran voglia di ubriacarmi di mojito nonostante fossero le undici di mattino. Ho pensato che io non ero così neanche ai tempi della Pupa, e che non invidio affatto queste mamme preoccupatissime, soprattutto quella che vorrebbe dormire in stanza con sua figlia ma non può perché il marito poverino non riposa bene. Ho messo assieme tutte queste cose e poi ho riso ricordando un'email della mia amica Micol, che sta per partorire la sua terzogenita:
"Sul tuo libro c'è una considerazione che ho sempre fatto anch'io, quando guardi il neonato e pensi che da grande farà soffrire le donne... io, in più, guardo le neonate e penso che avranno la cellulite e si cuccheranno la gravidanza! Ok, non sono in un momento di distacco emotivo, lo so che è un privilegio che la natura ci offre (se fossero i maschietti a fare i bambini? Mah!), ma quando hai raggiunto le dimensioni e la mobilità (fuori dall'acqua) di un discreto cetaceo è difficile rimanere obiettivi. Soprattutto se sei in carenza perpetua di sonno come me, e se penso che tra poco dovrò ricominciare con le levatacce... sai, ora i miei figli si svegliano ancora di notte, ma almeno si trasferiscono nel lettone con le loro gambine... poi sfrattano il papà che si mette ai piedi del letto come un cagnone. A proposito di animali: con noi vivono anche ben tre gatti! Li trascuro molto, poverini, e mio marito si occupa della loro sabbietta dicendo che è il suo 'giardino zen'".
Oh, lalà. Questo sì che è un uomo.
Ho traslocato su erounabravamamma.it
Vi aspetto!
mercoledì 13 maggio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
se fossero i maschietti a fare i bambini?
RispondiEliminabeh, il mondo finirebbe dopo poco tempo.
credo si possano contare sulle dita di una mano gli uomini che avrebbero veramente il coraggio di affrontare tutto, gravidanza, parto, primi mesi.
tutti gli altri rompono i cosidetti per giorni solo per un taglietto ad un dito!
te li vedi? no, no, ne sono più che convinta.
il mondo finirebbe, l' ho sempre detto.
per soddisfazione personale, però, ti giuro che godrei a vederne uno alla prese con la gravidanza. magari con le nauseee. aaahhh, che goduria.
condivido PaolaFrancy: o finirebbe il mondo o sarebbe un mondo di figli unici!
RispondiEliminaMi fa venire l'ansia come hai descritto le chiacchiere da spogliatoio. Ho già l'orticaria al pensiero di incontrarmi con altre mamme al parco, all'asilo, alle feste... non so perché, ma tutte quelle che sento parlare in giro hanno idee così diverse dalle mie e metodi pure, che non mi ci vedo a parlare con loro :/
RispondiEliminala scorsa settimana mio marito,per una semplice febbre che sfiorava i trentotto, si è dato per morto!" Mi fa male tutto,sto morendo,che mi sta capitando,stammi accanto amore mio...e via dicendo,allorchè mi è venuto spontaneo chiedergli:"ma se dovessi partorire allora che faresti?Io non mi lamentavo così quando in gravidanza mi alzavo con mani e piedi gonfi,con nausee,emorroidi, vene varicose e quando con ben quindici chili in più
RispondiEliminaho fatto nascere nostra figlia! E sì se fosse per gli uomini...non si farebbero più figli.
se quando sara' nata la ballerina di break dance che ho in pancia, diventero' come l'espatriata o l'apprensiva...beh, che qualcuno mi sopprima (metaforicamente parlando)
RispondiEliminaCris
Pensando alle gravidanze e al ruolo dei padri, mi e' venuta in mente una frase fatta: non tanto "La Solitudine dei Padri", quanto "I Padri Sono Un Po' Come le Baby Sitter". Pensateci un attimo: la Baby Sitter di certo ama i bambini, anche se non sono i suoi. Ci gioca, li nutre, li mette a letto e li consola se sentono la mancanza della mamma. Ma alla fine della serata, e' alla mamma che li restituisce. Il suo compito e' finito. E, quando i bambini crescono, di lei non c'e' piu' bisogno. Prendiamo i padri: di certo amano i loro figli, ma non hanno quel senso di appartenenza che ha una madre, quella cosa che ho sentito descrivere come "viscerale". Pertanto, come la Baby Sitter, il compito dei padri arriva fino a un certo punto. Certamente si occupano dei figli, ma ci sono e saranno sempre cose che "la mamma sa fare meglio". Quando un bambino piange, non l'ho mai sentito chiamare "Papa'". Se un bambino cerca la mamma, e il padre si offre di aiutarlo, il piu' delle volte la risposta e' no, grazie. E questo secondo me e' anche un po' colpa delle donne, ed e' sicuramente colpa degli uomini che le lasciano fare "perche' tanto mio figlio preferisce la mamma". Per me, i padri a volte sono molto piu' soli delle madri. Come la Baby Sitter, si occupano un po' dei figli e poi li restituiscono a chi di dovere, cullandosi nella loro solitudine.
RispondiEliminaio per ridere a volte dico che in fatto di figli gli uomini stanno alle donne come le Renne a Babbo Natale. Cioè che su molte cose, quando va bene, fanno "da assistenti". Non conosco uomini che sappiano per esempio con esattezza quando i figli devono fare le vaccinazioni, quando c'è bisogno di comprare vestiti nuovi e scarpine perché quelli vecchi non entrano più, in quale ordine inserire i vari tipi di carne durante lo svezzamento. Però l'ultimo commento di Anonimo (ragazzi, firmatevi per piacere!) dice una cosa importante: questo "è un po' anche un po' colpa delle donne". In realtà credo che in un rapporto che funziona ci siano cose che a una mamma riescono meglio (e senza fatica: tipo pensare al rinnovo del guardaroba del Pupo), e altre che riescono meglio a un papà. Per esempio inventare nuovi giochi da fare coi bambini: agli uomini riesce molto bene, di solito. Diciamo che il vero trucco, alla fine, sta (starebbe) nella complementarietà.
RispondiEliminaMentre @cris dico: va bene, se ci dici dove stai di casa, quando nasce la tua ballerina di break dance veniamo a controllare come ti comporti... purtroppo, però, molte donne che un tempo erano indipendenti globetrotter coraggiose & anticonformiste, dopo aver fatto figli si trasformano in persone estremamente timorose. Sarà che la maternità tira fuori le insicurezze più profonde... è un po' come uno specchio che rende obbligatorio il confronto con se stesse
@diamante (ps): grazie per la visita. non riesco a lasciare commenti sul tuo blog!
RispondiEliminascusate, mi vengono in mente le cose a pezzi. @sheireh: anch'io ho il tuo stesso problema...
RispondiEliminaEcco perchè nel mio blog non c'è nessun commento!Iniziavo a pensare d'essere cosi terribilmente antipatica che le persone non volessero nemmeno fermarsi a lasciare un commento .comunque ora ho provato a modificare qualche impostazione e puoi provare a lasciare un commento.grazie d'avermi avvisato del problema
RispondiEliminapaola...qualcuno propone che al governo ci vadano le mamme...
RispondiEliminahttp://balbettantipoietici.blogspot.com/2009/05/e-se-al-governo-andassero-le-mamme.html
Cara "mamma che era più brava nel teorico", ti ho vista l'altra sera a radio diggei e mi sei piaciuta proprio.
RispondiEliminaFinalmente una mamma disincantata. Olè olè.
Ma le altre mamme che si vedono a Milano...mi fanno davvero pazura pazura.
Intendo, ma è possibile che una donna saggia e normale, dall'istante del parto, di colpo si rincojonisca?
Io non sono ancora mamma e, come diceva il conduttore di diggei, dopo aver letto certi libri ce la si fa addosso e si crede di non essere tagliati per questo mestiere. Ma poi vedendo che ogni mamma è bravissima a fare errori su errori (siamo umani) allora perchè non provarci pure io?
:)
Comprerò oggi il libro. Poi ti dico (se mi faccio legare le tube :):):))
Un abbraccio!
Ale
cara Ale alias tatababa (bellissime le tue cose, magari mi scrivi una mail che mi racconti un po' della tua attività?), la domanda che poni è la stessa che mi faccio io ormai da anni. sì, è possibile rincojonirsi - anche gravemente. la mia pediatra che è bravissima dice sempre che non c'è modo di stabilire PRIMA come sarai DOPO aver avuto un figlio. dice che ha visto disastri prodotti da persone che in teoria avevano tutti gli strumenti per crescere al meglio un bambino e, viceversa, persone molto semplici essere ottimi genitori. ci sono strane alchimie alla base della maternità e della paternità. per me due ingredienti essenziali sono coraggio e ironia. se hai quelli... di sicuro ce la puoi fare!
RispondiEliminaRieccomi, Paola.
RispondiEliminaLa soluzione è presto detta: rendiamo obbligatori (OBBLIGATORI) dei corsi preparto di IRONIA per mamme ansiogene e non.
Altro che corsi di respirazione e spinte espulsive.
Corsi con prove pratiche, esercitazioni e compiti a casa.
Non ho capito perchè per guidare un'auto bisogna studiare, fare almeno 10 uscite di prove su strada e poi passare un esame e per fare le mamme...no.
Chè poi magari qualcuna l'"abilitazione-ironica" non la otterrebbe neppure ;)
Comunque ti devo dire che l'altra sera a radio diggei mi ha fatto sbellicare. 2 le situazioni:
1. alla domanda su come erano andate le 2 maternità hai risposto bella bella: "la prima un pacco....". E lì sono caduta dal divano dal ridere. Tu rompi ogni schema della perfect housewife milanese: "oh guarda i primi 6 mesi sono stati meravigliosi..." :)
2. la seconda, quando hai detto: "vabbeh con il secondo meglio. sai, la maternità sfrutta delle economie di scala, quando ne hai 3 ne puoi fare pure 10"
E lì dal divano sono finita sul tappeto.
Ecco l'ironia. Ecco lo sdrammatizzare. Ecco.
Non è che i famosi corsi li potresti tenere tu, se hai tempo libero?
:)
Saluti!
Ale
Caspita se vai a radiodiggei devi avvertire, ti avrei seguito anch'io. Mi sarei tirata su il morale, con il male bestia che ho alla mia sciatica "post-partum" (per restare in tema: mio marito sarebbe steso mezzo morto a dire oh che dolore, io continuo a pulire casa, a fare quintalate di spesa e prendere in braccio il bimbo).
RispondiEliminaSono d'accordo con te quando dici che che i papà sono più bravi delle mamme a far giocare i bimbi, agli uomini piace davvero tanto giocare: più di una volta mi è capitato di dovere intervenire perchè papi e pupo stavano litigando. Dicevo "bambini, basta!". Poi la neuso-psico-pedago-motricista mi ha fatto notare che è una frase che non va tanto bene. Vabbè. Noi mamme siamo mooolto brave, ma non perfette ;-)
Ale, grazie per il preziosissimo sostegno! Igiene, io al posto tuo avrei fatto lo stesso. Guarda che su Diggei ho appena scritto un post, e ora vado a letto che è tardissimooooooooo
RispondiEliminaPaola, po te lo saprò dire se quando ne hai tre ne puoi fare pure dieci :-)
RispondiEliminauna cosa secondo me è certa: l'ansia è inversamente proporzionale al numero di figli. perchè semplicemente certe menate non hai più tempo di permettertele! comunque quando ne avevo uno solo non ho mai rasentato il livello di certe madri che incontri ai giardini...i miei figli sono "ruspanti" del tipo non hanno sciarpa-cappello-guanti oppure raccolgono il grissino da terra e se lo mangiano o scendono dallo scivolo a pancia sotto...io credo molto negli anticorpi, e nell'Angelo Custode!
Ciao, sono AnonimA, quella del post sui padri Baby Sitter! Chiedo scusa per non essermi firmata, sono S., l'amica di università di S.!
RispondiElimina:-D
Io le adoro le mamme ansiose, mi fanno morire dal ridere!!!
RispondiEliminaSoprattutto perché ho sempre pensato di essere ansiosa e magicamente dalla nascita del pupo sono diventata rilassata e fiduciosa!
Ho passato le prime due notti a sentire se respirava, poi ho pensato seriamente di ritornare a usare i tappi per le orecchie per dormire un po' anche io...
A due mesi lo abbiamo trasferito nella sua cameretta (adiacente alla nostra). Reazione della parentela italiana: ma come, così presto! Reazione della parentela francese (eh, si, il piccolo è meticcio): Ah, finalmente!
...
Quando racconto cosa mangia le mamme al parco giochi hanno tutte la stessa reazione: ma non hai paura che soffochi? Io faccio un gran sorriso e penso ai loro piccoli poveri pupi che a 12 mesi sono ancora alla frutta omogeneizzata mentre il mio si riempie le guance di melone che pare un criceto e penso: e voi non avete paura che non impari mai a masticare?
:-)
Elena