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sabato 16 maggio 2009
Le gioie della maternità
Se me l'avessero detto che finivo proprio in tivù
L'altro giorno mi hanno invitato a Deejay chiama Italia a parlare del mio libro. La trasmissione, per tutta la scorsa settimana, ha dedicato (davvero encomiabile) spazio, tempo e attenzione a Dynamo Camp, una onlus che organizza campi estivi per bambini affetti da patologie gravi, e quindi cercava ospiti "in tema".
(Il mio ufficio stampa): "Paola, vuoi andare a Radio Diggei?"
(Io): "Certo. Bengentili a invitarmi. Grazie mille".
(Ufficio stampa): "Bene. Ha detto R. che poi ti guarda in replica, la sera, su Rete A."
(Io, pensando a una battuta - La radio non si guarda, si ascolta!): "Ah, ahah!".
Due premesse sono necessarie. La prima: dopo anni trascorsi a fare la giornalista, alla radio più o meno mi sono abituata. La seconda: la tivù mi mette un'ansia tale che in casa non ce l'ho nemmeno. Cioè, ce l'ho ma l'antenna non è collegata, la usiamo solo per guardare i dvd. Perciò non avevo capito - okay, non avevo voluto capire - che Deejay chiama Italia viene trasmessa anche in video, sia in diretta che in replica (la sera, appunto).
Visto che ormai la figuraccia l'ho fatta se vi va potete anche andare a vedermi qui così vi rendete conto meglio di com'ero conciata.
Mi sono presentata in radio subito dopo essere uscita dalla piscina, dove il Pupo aveva appena affrontato una delle sue fantomatiche lezioni di acquaticità. Avevo le gambe molli, i capelli da deficiente (lavati con il bagnetto Primi mesi della Fissan mentre tenevo in braccio il Pupo. Sciacquati anche malissimo), non un filo di trucco. Al posto della crema idratante mi ero passata un filo di Penaten, nota crema tedesca per il cambio del pannolino (ricordate che siamo appena stati a Berlino).
Sono arrivata in radio trafelata. Mike Delfino mi aspettava sotto gli studi di Diggei, gli ho lasciato il Pupo in passeggino e l'ho pregato di passeggiare (appunto) per quarantacinque minuti nei dintorni: il tempo della diretta. Il buon vecchio Mike aveva dimenticato il lucchetto della bici così è stato costretto a fare su e giù per venti metri avanti e indietro, avanti e indietro, come un cane col guinzaglio troppo corto, per evitare che gli zanzassero il velocipede. Con questo pensiero (povero Mike, povero Mike) sono salita in studio.
(Accoglitrice di ospiti di Diggei): "Ciao cara Paola M., benvenuta. Allora guarda quelle sono le telecamere, vedi, questo è ciò che sta andando in onda ora, tra poco tocca a te, preparati cara che ti chiamiamo. Ah! Linus, che negli ultimi trentacinque anni è mancato dalla radio solo quando sono nati i suoi figli, oggi non può esserci. Fa niente vero?"
(Io): "Ah sì certo. Benissimo. Certo certo perfetto grazie mille okay" (in realtà, quando l'accoglitrice di ospiti ha pronunciato la parola "telecamere", non ho più capito nulla).
(Accoglitrice di ospiti): "Allora vai in onda con Nicola Savino e con Vic, che sostituisce Linus".
(Io): "Blurp".
Sono corsa in bagno e ho frugato nella borsetta alla ricerca disperata di un campione gratuito di mascara, di un lipstick giocattolo, di una pinzillacchera qualunque per rimettermi un po' in sesto. In borsa ho trovato: tre Hello Kitty piccoline, una molletta di Hello Kitty, un pannolino del Pupo (pulito), un dischetto di cotone per struccarsi con sopra un disegno della Pupa, un giochino in legno del Pupo, due ciucci, tre/quattro Saila Menta fuori dalla scatola (inghiottite subito), e tutta una serie di altri oggetti che non possono mai mancare nella borsa di una mamma tipo la soluzione fisiologica per il naso del bambino ma santiddio, nessun trucco, né tantomeno parrucco, e io stavo per andare in tivvù!
Allora ho ripensato agli esercizi di respirazione per il travaglio. E poi mi son detta: che diamine, ho partorito due volte senza epidurale. A me la tivù mi fa un baffo! E così sono entrata, e loro sono stati molto gentili, e all'inizio mi tremava la voce ma per fortuna l'esordio dell'intervista è stato più o meno questo (non uso le parole esatte ma è lo stesso):
(Io): "Allora, la mia primogenita, la Pupa, ha quasi quattro anni; il secondogenito, il Pupo, invece ha sei mesi".
(Vic): "Bene, benissimo. E quanti anni hanno i tuoi figli?"
(...)
Poi lui si è giustificato dicendo che stava pensando già a un'altra domanda, ma a quel punto a me e Nicola è venuta la ridarola, e anche a Vic, un po' come quando a scuola o a messa sai che non puoi, che non devi assolutamente ridere ma non riesci a farne a meno, e così ci siamo sciolti e insomma tutto sommato ce l'ho fatta senza nemmeno impappinarmi troppo. Le telecamere non le abbiamo guardate mai, ma il regista alla fine ci ha detto che andava bene così, e sono stata contenta per me, per il libro e anche per Dynamo Camp.
Nel pomeriggio per non farmi mancare nulla sono andata con il Pupo a una mostra sofisticatissima di oggetti di design, in un negozio posh di Milano. Su uno scaffale esponevano anche dei vibratori (proprio così), sempre di design s'intende, e il Pupo che a sei mesi sta mettendo a punto la coordinazione e la prensione fine ne ha afferrato uno rosa al volo, e se l'è messo in bocca in un istante, e ha cominciato a ciucciarlo.
Io sono rimasta senza parole e con me gli astanti - l'effetto complessivo era grottesco ed esilarante; comunque dopo un paio di secondi, il tempo di riprendermi dallo choc, gliel'ho sottratto restituendolo alla curatrice della mostra. Lei, tra l'inorridito e l'attonito, mi ha detto d'un fiato: "Signora non si preoccupi, è in silicone medicale sterilizzatissimo", e io le ho risposto: "Non è certo questa la mia preoccupazione, sa?" e ho portato via il Pupo guardandolo un po' male e pensando a quanto mi farà dannare quando sarà grande.
Tornando a casa sempre con i capelli da pazza ho pensato a quelle mamme, e ce ne sono, che hanno tempo e modo di truccarsi gli occhi con cura e che in tivù farebbero un figurone. Poi ho pensato che io non sarò mai così ma che in fondo mi diverto un sacco.
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Grandissima, riuscire a prendere col sorriso e l'ironia ogni situazione che ti capita :) Perlomeno... quando le racconti :D
RispondiEliminaNoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo: Deejay chiama Italia è uno tra i pochi "miti" che ho nella vita. Talmente è così, e talmente fan sfegatata sono della trasmissione, che spesso l'intero staff è presente nei miei sogni (pensa come sono messa ;D)...per una volta che perdo la trasmissione....Mannaggia,che mi sono persa. Cercherò il video per riguardarti e ri-commenterò!
RispondiEliminaio ti ho "conosciuto" grazie alla trasmissione -sono a casa in gravidanza, e ne approfitto per guardarla-: a dire il vero, mi sei sembrata naturalissima..ed e' questo che mi ha fatto dire di cercare il blog e il libro... Fossi stata truccata e imbellata, come le mamme che hanno il tempo di farlo, mi avresti fatto pensare a pura finzione. E non sarei qua a leggere (oh beh, non che ti saresti persa chissa' che chiaro..)
RispondiEliminaCris
Io la trasmissione l'ho vista in replica la sera e mi sembra che tu sia andata benissimo...
RispondiEliminaEra una vita che non guardavo Deejay Chiama Italia, l'ultima volta non ero ancora mamma e non sapevo cosa fosse un blog. La cosa mi ha fatto sorridere...
a parte che sei stra-figa ... ( beh, certo, anche io sono migliorata moltissimo con la penaten ) e poi è andata benissimo!!!!!
RispondiEliminaeri naturale e simpatica ... solo un po' emozionata ma, cavoli, chi non lo sarebbe???
brava bravissima!
ciao, paola
Meno male che hai messo il link così ti ho vista!!! Bè si capisce abbastanza che eri stata in piscina :-)), ma eri bella disinvolta! Davvero non so come riesci a fare tutte queste cose: quando il mio Giorgio aveva sei mesi (e non avevo anche una Pupa) non facevo altro che andare a spasso su e giù per il centro, mezza sconvolta, per tenerlo impegnato. Il mio luogo preferito era la panetteria dove mi rifornivo di brioches al cioccolato (sara per questo che non ho più ripreso la linea?) Altro che negozi e oggetti di design ....
RispondiEliminaTornando alla pettinatura: ecco una vera mamma! Nella mia città ne vedo spesso in giro con passeggini molto trendy, capelli perfetti, trucco, stivalata di leopardo da 10 cm coordinata con il lenzuolino del povero bimbo .... a me dopo il parto mi si sono gonfiati i piedi e riesco a mettere solo le scarpe da ginnastica!!
Io ti ho conosciuta guardando Deejay chiama Italia, mi sei sembrata una veterana della televisione e soprattutto autentica che è la cosa che ho apprezzato di più! Sono in attesa del secondo bimbo e mi sembra di essere una madre snaturata perchè a questo che è in pancia non dedico le stesse "cure" che dedicavo al primo!Tempo??? Figurati...e per truccarsi e pettinarsi ancora meno..ti capisco alla grande!
RispondiEliminaMa secondo te quando i Pupi avranno 18 anni noi avremo ancora le forze per fare tutte quelle cose che facevamo prima del loro arrivo?? Ad esempio annoiarsi nel letto la domenica, andare in gita senza portarsi dietro 8 zaini con giochini, librini, vestitini...la speranza è l'ultima a morire!
Mi immagino il tuo Pupo mentre si ciuccia il vibratore...che spasso! Mi hai fatto morire dal ridere!
Venerdì ero al telefono con una amica e mi ha detto che ti aveva vista la sera... era vado a vedere l'intervista anche io!
RispondiEliminaPrecoce il pupo! :-)
Brava, bravissima, io però le mamme che riescono a sucire ben in ordine le invidio e spero che finisca questa storia del mamma in ordine = cattiva madre e mamma in stato di devastazione = mammavera. Io sono una via di mezzo... e vorrei essere meglio in ogni senso
RispondiEliminaFatto! Mi sei piaciuta molto, ma ancora di più mi piace pensare che per un'intervista per la quale io probabilmente non avrei dormito per giorni, tu non hai nemmeno saltato la lezione di acquaticità. Questo sì che è prendere le cose dalla giusta prospettiva ! Brava!
RispondiEliminaAnche a me piace tanto Deejay Chiama Italia, ma non riesco a vederlo sempre: anch'io ho due piccolini: uno di 3 1/2 e uno di quasi 2 anni... peccato aver perso la puntata in cui c'eri anche tu! Ma appena riesco mi guardo il podcast...intanto complimenti per il tuo blog: mi ci rivedo molto, il prossimo passo è leggere il tuo libro!
RispondiEliminaCory
O_o" Pupo! Ma che combini! Prima regola di mostre e musei: non si tocca o afferra nulla!
RispondiEliminaSai, la sacralità del luogo e dell'oggetto sono cose moooolllto importanti! :-D
Paola, la tua voce è esattamente come me l'ero immaginata! Grande apparizione, peccato che ho potuto vedere solo "il meglio di" in quanto qui a Londra Deejay Chiama Italia non lo trasmettono, come pure non trasmettono la Rai, Canale 5, Italia Uno...quindi pure per me la TV è diventata un oggetto di arredo o un mezzo per riprodurre DVD (in Inglese coi sottotitoli).
Un abbraccio!
S.
ciao Paola sei un mito!!!!! senti ti metto anche nella rassegna stampa di Dynamo Camp :) baci da FranciLeo anzi ora FranciLeoLudo
RispondiEliminavolevo dirvi tre cose,
RispondiElimina1) Grazie assai per i vostri interventi, grazie di cuore,
2) A chi mi dice: "Non so come fai a fare tutto" spiego il trucco. In primis dovete uscire con provviste e attrezzatura da neonato bastevoli per l'intera giornata, poi potete dimenticare le chiavi da vostra madre, o in ufficio dal vostro compagno, oppure - se siete così fortunate da possedere quelle serrature a scatto - potete anche tirarvi dietro la porta chiudendovi per sbaglio fuori di casa.
A questo punto non avete scelta: non potete rientrare prima di una certa ora. Ed ecco che, come canta Battiato, "bisogna pur passare il tempo/ bisogna pur che il corpo esulti": mostre, inaugurazioni, incontri, ogni scusa è buona per tirare sera. E a fine giornata vi sentirete delle eroine (provare per credere)
3) @momsinthecity: hai PERFETTAMENTE ragione e infatti non dico che una mamma in ordine NON è "una mamma vera", anzi, quelle che riescono a essere sempre truccate e pettinate le invidio anche un po' (solo un po', però)
4) Ecco che ce n'era anche una quarta: mi ha fatto morire dal ridere il commento di S. da Londra che dice che la mia voce è esattamente come se l'era immaginata!
5) (Già che ci siamo) baci.
Ah ah, che risate quando ti hanno chiesto l'età...!!! Ma il Penaten non è greco? (io ho la confezione - acquistata in Italia - con le scritte in greco, bohh...). Cavolo, dovevi essere proprio disperata per usarlo come cerone..ogni volta che lo uso al cambio pannolino mi sembra di avere della calce tra le dita! Bravissima! Ciao
RispondiEliminaMi ero dimenticata di dirti: l'ho visto lo sguardo assassino che hai sparato al tipo quando ha detto :"bè i bambini per il primo anno sono quasi solo della mamma". Forse hai pensato: questo è il classico papà che non lo tirano giù dal letto nemmeno le cannonate?
RispondiEliminaTi ho visto per caso sulla tv e sono subito corsa a comperare il tuo libro, sei grandissima... condivido in pieno ogni tua frase!!!un bacio grande a te e hai tuoi pupi
RispondiElimina@irene: ah, sì, cara, proprio così...
RispondiElimina@beth: no, io direi che è tedesco d'origine. ma faremo ricerche approfondite
@maura (e le altre): grazie grazie grazieeeeeeee poi fatemi sapere cosa ne pensate!"
Ma pensa te come è piccolo il mondo. Ricordo benissimo il tuo intervento in radio. Ero in macchina con tutta la famiglia che stavamo andando fuori milano. Quindi forse era una replica non so. Poi curiosando tra i partecipanti al mam camp di domani sono arrivato sul tuo blog e... eccoti qua! :-)
RispondiEliminaSe ci sei, ci vediamo domani. Ci terrei a parlarti per il Dynamo camp, attraverso il nostro sito stiamo aiutando diverse onlus o associazioni e mi piacerebbe fare qualcosa anche per loro. ciao!