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giovedì 19 marzo 2009

D-DAY/4
Il travaglio è finito. Andate in pace (per ora)

Alla fine del travaglio, poco prima della nascita della Pupa, ho scoperto che nei neonati c'è un segreto.
A un certo punto il dolore è tanto intenso da essere un’entità autonoma. Va per conto suo. Se riesci a pensare a qualcosa, pensi che stai per morire. Poi pensi che non potevi ipotizzare niente di simile. Che non c’è modo di prepararsi a una sofferenza tanto atroce, che hai paura, che così proprio non si può. Preghi che ti lascino abbandonare il tuo corpo anche solo per un momento.
Poi qualcos’altro prende il sopravvento. Il tuo bambino è finalmente pronto, e allora mette in atto una magia.
Ho sentito da lontano una voce che diceva, “Adesso spingi. Sfrutta la forza della contrazione”. Ed effettivamente è stato come me l’avevano spiegato: mentre spingi, il dolore diminuisce. La testa del bambino che preme sul coccige ti anestetizza, tu non senti più male. Ci ho provato timidamente una, due, tre volte. Contrazione, spinta. Contrazione, spinta. Funzionava. “Più forte, più a lungo,” mi incitava Giuliana. Allora ho pensato: che diavolo, io gli addominali li ho sempre avuti. E ho cominciato a spingere sul serio. Cinque minuti dopo è nata la Pupa.
È stato un attimo, è sgusciata via come un pesciolino, calda, palpitante, bianca di vernice caseosa. Una parte di me fuori di me. Durante la gravidanza avevo evitato di immaginarla, perché non sapevo come farlo. E all’improvviso, alle sei del pomeriggio, eccola. Ho guardato la finestra, ho visto l’inizio di un tramonto e ho pensato: io rinasco, con la mia bambina.
La sera stessa ho fatto a mia madre un resoconto dettagliato del travaglio. Alla fine le ho detto, “Avevi ragione. Comunque è stato bellissimo”.

2 commenti:

  1. e la Pupa fu. e la sorella, ripresasi il braccio e lasciata la neomamma ai suoi affari, uscì ed effettuò una ricarica via bancomat sbagliando la digitazione del numero di telefono e regalando ad un ignoto fortunato 50 euri belli belli. il secondo regalo della Pupa al mondo. il primo è stato nascere.

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  2. Ho riso con le lacrime agli occhi...poi ho capito che stavo proprio piangendo...oh vabbe', saranno gli ormoni
    Cris (la donna gravida)

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