Signora con una cofana di capelli cotonati, un po' dura d'orecchio
"Che bel bambino! E' il primo?"
"No, il secondo".
"Eh, allora bisogna dargli presto un fratellino".
"Ce l'ha già. Anzi, una sorellina".
"No, perché se crescono figli unici poi si viziano".
"E' il secondo."
"Non aspetti troppo per farne un altro, mi raccomando".
"..."
Signora elegantissima e tutta ingioiellata
"Che bel bambino! E' un maschietto?"
"Sì, un maschietto".
"Ah, mi ricorda tanto il mio Tobias. E' il mio nipotino, sa?"
"Ah che bello."
"Sì, ma non me lo fanno mai vedere. Posso prendere in braccio il suo?"
"Prego, prego".
(Lei, sollevando il Pupo): "Mannaggia, ma quanto pesa questo? Sarà venti chili, vero?"
(Io, riflettendo sui motivi per cui a questa nonna viene impedito di vedere il suo nipotino): "No, signora, è pesantuccio ma non arriva a dieci."
"Stia attenta a non prenderlo in braccio troppo. Io i miei figli infatti li facevo sollevare dalla tata. Poi se no mi veniva mal di schiena".
Maschio tamarro desideroso di far colpo, in un negozio
"Aò, bello il Pupo. Che, la mangia la carne?"
"Sì, la mangia".
"E bravo Pupo. Se vieni da me ti dò la fiorentina. C'ho un locale sui Navigli, venite che siete miei ospiti".
"Okay, magari quando il Pupo compie diciott'anni veniamo".
"Ma quanto c'ha? Che c'ha, due, tre mesi?"
"No, sette".
"Ma come, e sta ancora in braccio? Ma non dovrebbe camminare già?"
Signora indelicata
"Che bel bambino. E' bellissimo! Ma è suo?"
"Sì, signora"
(Lei, spostando sospettosa lo sguardo da me al Pupo): "Ma che, davvero?"
E per finire, un grande classico (la festa dei luoghi comuni)
"Ah signora, che bel bambino. I bambini sono una gioia, vero?"
"Eh, sì".
"Certo i primi anni si fa fatica".
(Io, col sorriso): "Sissignora".
"Però non si lamenti, eh? Che ce n'è tanti che li vorrebbero ma non possono."
(Rassicurandola): "No, non mi lamento."
"Dorme la notte?"
(Io, non sapendo quale sia la risposta giusta): "Sni".
"Eh, i bambini sono così. L'importante è che sian sani. Lo allatta ancora?"
"No, ho smesso poco fa".
"Eh certo. Dopo un po' il latte diventa acqua. Comunque guardi, mia figlia è venuta su benissimo col biberon".
"Parole sante, signora".
"E' il suo primo bimbo?"
"No, il secondo."
"E il primo è un maschio?"
(Io, sospirando): "No, una femmina."
"Che meraviglia! Ha fatto la coppietta. Così è sistemata, eh, signora?"
(E mo' basta, però): "No, ne voglio altri cinque. Anzi sono già incinta. Di due gemelli, ma il padre stavolta è l'idraulico".