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L'immagine è di repertorio. |
A vivere in campagna dicono che dopo qualche tempo ci si abitua. Sarà. Però questa campagna a conti fatti è per me un po' troppo intensa. Il gatto Bubbles (i franzusi suoi proprietari lo pronunziano, ho scoperto, Babbòls) certo se la spassa, perché può mangiare insetti e altri animali ogni santo giorno.
Scherzi Ci vuole uno spirito di patata, dico io, a mettere un finto ragno gigante, in plastica, in agguato a fianco della lavatrice in una casa già piena di ragni. Poiché portano guadagno nessuno di essi, veri o finti che siano, viene perseguitato. Ma occorrono nervi saldi per restare impassibili quando te ne stai tutto tranquillo, nudo e inerme, nella vasca da bagno e uno zampelunghe si muove in modo bizzarro, un po' sghembo, puntando dritto nella tua direzione.
Bambini Ai bambini la vacanza non è dispiaciuta per nulla. Ieri mattina il Pupo ha trillato tutto allegro: «Mamma, papà, venite a vedere! C'è un topo morto in piscina». Vero. Era piccolino, però. Ho saputo che pipistrello in francese si dice «chauve-souris», letteralmente «topo calvo». La persiana della stanza accanto alla mia sta sempre aperta e abbiamo scoperto che lì dietro, raggruppati tra il legno caldo e il muro, ce ne stanno una trentina. Mike Delfino ha usato il bastone lunghissimo che si usa per pulire la piscina per spostare la persiana, ieri al crepuscolo, e mostrare ai bambini come si libravano in aria. Spiccavano il volo uno a uno, veloci, vicini, e ho pensato che tutto sommato non erano così diversi dagli storni.
Sgarrupo Questa l'abbiamo chiamata la casa dello sgarrupo, intanto perché scricchiola tutta. La responsabilità principale è del pater familias, un ingegnere informatico con l'hobby del bricolage. Non so voi ma io diffido di questo tipo di maschio. Avrei dovuto capirlo subito, il giorno che siamo arrivati qui: davanti casa, dove la gente in genere piazza un gazebo e quattro piante, qui c'è una piccola betoniera. Il garage sembra il paradiso di Manny Tuttofare. Ma poiché l'ing. è un hobbista e non un professionista fa le cose un tanto al chilo, per esempio al primo piano - che poi è dove ci sono le stanze - qua e là mancano pezzi di parquet, dunque sembra di vivere nel gioco del Domino. Mike Delfino per malriposta solidarietà di genere si è convinto che presto il suddetto hobbista completerà l'opera. Io che sono femmina dico, non per i prossimi vent'anni.
Sgarrupo/2 L'ingegnere è un fanatico del legno. Trova un pezzo di legno e lo trasforma in arredo. Di un bancale da carico/scarico - però scartavetrato e con tre mani di flatting - ha fatto un tavolino da caffè. Di un truciolare di risulta, un portalampada. Di un gruppo di rami intrecciati una scultura che vorrebbe essere appendiabiti ma più che un cappello non tiene, inoltre rischia di cavarti un occhio ogni volta che entri in camera da letto e non hai l'accortezza di balzare, appena oltre la soglia, mezzo metro a sinistra.
Sgarrupo/3 Potrei andare avanti per ore. La padrona di casa è fanatica del Giappone e ha appeso polverosi kimono ovunque. Ha dipinto tronchi e rami secchi di rosso e li ha piantati qua e là in giardino. I mobili della sua cucina non hanno il fondo: le cose poggiano direttamente a terra. Non ci sono nemmeno i pensili, dunque per prendere l'olio e l'aceto devi fare due flessioni ogni volta. Però la casa è piena di Elle Décoration cui lei dice di ispirarsi di continuo per piazzare qua e là certe bottiglie opache, colorate, piene di sabbia grigia e vecchie biglie.
Franzusi Una volta che hai modificato (abbassato) i tuoi standard e ti adatti a pensare che quella in cui vivi sia l'equivalente di una casa scout, tutto sommato non è così male. La mia amica che vive a Marsiglia da anni e che in questi giorni è venuta a trovarmi ha sentenziato: «È la finta eleganza tipica della classe media francese. Entri e ti sembra carino, poi guardi meglio e tutto cade a pezzi». Per esempio per lavare tutto - piatti, cucina, tavolo, piastrelle, volendo anche pavimenti - c'è un'unica spugna gialloverde. Non esiste aspirapolvere ma solo uno scopino portatile e un iRoomba, quel robot idiota che rotea ubriaco per ore sbattendo qua e là, ma nonostante le ferite che si autoinfligge di continuo non riesce, com'è ovvio, a pulire né angoli né scale. Per contro, c'è un giga proiettore con impianto stereo e subwoofer, e ci siamo sparati l'intera saga di Harry Potter quasi come al cinema, a 180 decibel.
Franzusi/2 I franzusi fanno molti figli. Noi in giro con tre sembravamo dei dilettanti. La famiglia media si bulla su monovolumi a sette posti da cui escono nani in scala, ordinati e composti. L'altro giorno a un tavolo c'erano due genitori, a occhio trentacinquenni, con quattro maschi dai 15 ai 5 anni. Il padre sembrava Matt Damon investito da un tir, la madre fumava nervosa, ma facevano di tutto per salvare le apparenze. I bambini erano fermi come delle sfingi. A un certo punto il più piccolo ha tentato di muovere un arto e il padre e la madre sono saltati su all'unisono: «Calme-toi, calme-toi», calmati, gli dicevano. Ho pensato che forse potevo provare a lasciargli il Pupo per mezza giornata, e vedere come me lo restituivano.
Bilanci Tuttavia la vacanza coi Pupi è sempre uno spasso. Sia all'andata che al ritorno avevamo previsto di far tappa a Nizza, dove vive la sorella di Mike D., e non vedo l'ora che sia domattina per lasciare questo posto alla volta della Costa Azzurra, e fare un bagno in quel mare dal colore irreale. La Piccolissima, ufficialmente chiamata «The Small» dai suoi fratelli, è cresciuta bene, e molto: in un laboratorio alla Cité de l'Espace di Tolosa l'abbiamo pesata e abbiamo scoperto che qui sulla Terra pesa più di 9 chili (mentre sulla Luna solo uno). L'abbiamo anche messa davanti a un simulatore di vento a 75 chilometri orari, lei ha sbattuto forte le ciglia ma non ha detto «beh». La cosa bella della Piccolissima è anche questa: puoi metterla di fronte alla Monna Lisa, al Louvre, come a fissare una parete del gabinetto, e per lei non fa alcuna differenza. Non pensate sia una bella metafora?