Come vanno veramente le cose nei giornali
Non so quanti di voi leggano su Grazia la rubrica chiamata "riunione di redazione", in cui appunto si racconta cosa succede durante le riunioni. A noi di Gioia fa sorridere perché è altamente improbabile, senza nulla togliere ai cari colleghi che lavorano lì (alcuni li conosciamo personalmente e gli vogliamo anche bene). Ecco un sunto di quel che si dice da noi un mercoledì pomeriggio qualunque (in questo caso, l'ultimo).
(Collega S, l'unico maschio tra i giornalisti, rivolto a tre di noi casualmente vestite di nero): "Cominciamo la riunione con le vedove nere. Qui sembra di essere a Orgosolo"
(Collega E) "Comunque, in Shame Fassbender che interpreta il malato di sesso è un grande. Vedrete che intervista"
(Collega F) "Mi han detto che non è messo male lì sotto, vero? E soprattutto che in certe scene si vede tutto"
(Vicedir) "È molto magro e questo aiuta l'illusione ottica"
(Collega F) "È pure bassino, vero? Credo che anche questo conti"
(Collega E) "Che ne dite se portiamo qualche personaggio al cinema a vedere Shame, e gli chiediamo di commentarlo per noi? Tipo Pierfrancesco Favino, è uno che ha sempre cose interessanti da dire"
(Collega S) "E poi Favino è un nome perfetto, in un caso come questo"
(Collega G) "Questo non è un radiatore, questo è un soffione boracifero"
(Collega E) "E se ci portassimo uno come lo scrittore C, al cinema a vedere Shame?"
(Io) "Lo scrittore C tacchina la collega L da quando lei l'ha intervistato e, per salutarlo, gli ha dato un bacino sulla guancia. A quello gli è partito l'embolo e da allora non la molla"
(Collega L) "Vorrei mantenere l'amicizia con lo scrittore C possibilmente senza darla via"
(Direttore) "Si può sapere perché non abbiamo intervistato la Fornero quando ha pianto?"
(Collega S) "Sapete se per caso la Ferilli vuole adottare un figlio da sola?"
(Collega F) "Non sono propriamente la biografa della Ferilli"
(Collega I) "Nessuno vuole intervistare la povera Caprioli? La povera Caprioli sta finalmente prendendo spazio in Tutti pazzi per amore"
(Direttore) "Io sono impazzita per la serie tv Trono di spade. È quella fatta meglio".
(Collega I) "Sangue, elfi e sodomia a go go. Mio figlio di 11 anni ne ha viste due scene e si è messo a piangere"
(Direttore) "Però è fatta benissimo, ti dico"
(Collega F) "Come si chiama quell'attrice? Perché non mi ricordo mai le cose?"
(Collega I) "Perché hai il cervello troppo grosso. Secondo studi americani recenti, le cose rimbalzano contro le pareti del cervello"
(Io) "Allora lo intervistiamo Tiziano Ferro, oppure no?"
(Direttore) "Sì ma dopo che ha fatto Vanity Fair ci deve dire qualcosa di grosso, un vero scoop. Tipo che ha lasciato il suo compagno, o che è incinto".
(Collega I, leggendo un sms appena ricevuto) "Questi mi invitano da Giletti. Io in tv da Giletti non ci vado. Mando una controfigura, come Penelope Cruz che usa la sorella"
(Direttore, buttando l'occhio su un'email) "Mi scrive un lettore di Capo d'Orlando per farci i complimenti e per lamentarsi che nella sua edicola espongono male Gioia. Segnatevelo: mazzo di rose rosse al lettore di Capo d'Orlando"
(Vicedir) "Sempre meglio di quello che ci scriveva per chiederci se gli mandavamo le foto in alta risoluzione delle modelle in intimo o con gonne alte max 4 centimetri"
(Direttore) "Non gli abbiamo mai risposto, vero?"
(Collega F) "Secondo me il problema è che ultimamente in questa redazione ridiamo poco"
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