Quel che si dice un acquisto d'impulso
Venerdì mattina, in un pigro automatismo, ho inoltrato a Mike Delfino un'email ricevuta dalla mia collega Sara. Diceva il testo, più o meno: «Regalo cuccioli di golden retriever. È urgente: se non trovano un padrone, i cuccioli verranno abbattuti la prossima settimana». Seguiva foto strappalacrime di meravigliosi cagnolini, che fissavano l'obbiettivo con l'inequivocabile espressione «Adottami-adottami».
Cinque minuti dopo Mi ha chiamato Mike Delfino, insolitamente sospiroso.
(Io): «Che c'è, Mike?»
(Lui): «Eeeh... è cheeeeh... i caaani...»
«Non mi starai dicendo che ne vuoi uno, vero?»
«Ma cosa succede se nessuno li prende? E se li uccidono?»
«Figurati se li uccidono, qualcun altro li adotterà».
«E se ne prendessimo uno da portare stasera a Treviso, a mia madre, come regalo di compleanno?»
«Non sarebbe meglio una borsetta o un profumo? Che cosa facciamo, poi, se non lo vuole?»
«
Ma figurati se non lo vuole. Lei è
sempre andata pazza per i cani. Se vuoi fare
felice mia madre, regalale un cane».
Bufale In Rete, si sa, girano tante bufale. L'email sui golden retriever era una di queste - a quanto pare circola dal 2002, tipo una catena di Sant'Antonio. Mike Delfino, da sospiroso che era, è diventato sospirosissimo.
(Io): «E adesso cos'hai?»
(Lui): «Mi ero quasi abituato all'idea di un cane. Adesso provo a
googlare "Regalo cucciolo a Milano"».
In 30 secondi di ricerche sono venute fuori centinaia di risultati.
«E se prendessimo questo? Dice: "Regalo per problemi familiari incrocio tra pastore tedesco e cane corso,
microchippato e vaccinato, quattro mesi».
«Mi sembra tagliandatissimo. Ma quanto cresce?»
«Ah, boh. Qui dice che il cane corso da adulto pesa 50 chili».
«Perfetto».
Una reazione tiepida E così, alle 19 di un gelido venerdì sera, Mike Delfino è andato a ritirare il cane.
«Appena mi ha visto mi è saltato addosso, mi ha fatto un sacco di feste, quelli con cui viveva non li ha neanche degnati di uno sguardo», ha detto poco dopo, entrando in casa e rovesciandoci addosso un adorabile batuffolo di pelo (invero, il pelo è raso. Ma l'espressione "batuffolo di pelo" ha sempre il suo perché). I bambini l'hanno amato da subito: nella foto sopra vedete la Pupa impegnata a contorcersi dal ridere. La macchia sfocata sulla destra, invece, è il Pupo che fa un balletto per la gioia.
A Treviso, tre ore più tardi, nel vedere il cane la mamma di Mike Delfino si è emozionata come se le avessimo messo in mano un libro di statistica.
Zero.
Siamo tornati a Milano Domenica sera, col nostro nuovo, inatteso canino nel bagagliaio. Appena messo piede in casa, Egli ha eletto a sua cuccia la rossa poltrona Sacco di Zanotta, peraltro un grande classico del design. Ora non la molla più e tende a ringhiare se gli dici di scendere. «Lo vedi? È molto intelligente, una bestia di gran gusto», ha commentato Mike Delfino.
Ora. Io non ho mai avuto cani. Sono sicura che siamo in grado di farlo sopravvivere, ma di qui al diventare dei padroni esperti ce ne corre. Stamattina Mike Delfino mi ha tempestato di telefonate (ma io ero in riunione e non me ne sono accorta) tra le 9.30 e le 10, lasciandomi anche un sacco di messaggi disperati: «Quando arriva Malù?» (la nostra tata,
ndr). «Ma si può sapere perché Malù è in ritardo?». Un'ora dopo, finalmente, l'ho richiamato.
«Ma si può sapere perché eri così preoccupato per Malù? È stato male il Pupo?».
(Lui, con tono stizzito) «
Secondo te con chi lo lasciavo, il cane?
Secondo te esco e lui resta in casa da solo, poverino?»
(Io, ridendo come una pazza) «Ma non è un bambino! Gli animali possono anche badare a se stessi per un po'».
«Sicura?»
Stasera alle 18.30 viene da noi un'addestratrice, per il primo di una serie di cinque incontri. Diciamo che non vedo l'ora. Il mio obiettivo principale sarebbe insegnare al cane come fare la pipì fuori e non
dentro casa, per esempio (accetto consigli).