Certo ci fu qualche tempesta, anni d'amore alla follia
«Lui è Edoardo. Ma potete chiamarlo "viscido"», ci ha detto due giorni fa, nel presentarci il fratellino neonato, il figlio cinquenne di una coppia di amici. A noi è venuto da ridere, ai suoi genitori un po' meno, e infatti l'hanno sgridato.
«Uh, come si prendono sul serio», riflettevo a voce alta tornando a casa con Mike Delfino.
Noi che di gelosie ne sappiamo qualcosa, se dovessimo preoccuparci a questo modo ogni volta chissà che vita faremmo.
Mentre piove, sono lacrime Mi avete chiesto come si comportano i Pupi. Pur non mostrandosi manifestamente ostile alla sorellina, il Pupo fatica a cedere lo scettro di piccolo di casa. La sua miglior strategia è tradurre le difficoltà in paura: del buio, dei mostri, di quello sfigato di E.T. che è diventato il Babau per antonomasia. «Di notte ho bisogno di sentire un corpo caldo accanto al mio», è il suo mantra. Col passare delle settimane, se possibile, anziché migliorare peggiora. «Smetterò di aver paura a 6 anni», ha annunciato. Per rassicurarlo abbiamo appiccicato il suo letto a quello della Pupa, prima di metterlo a nanna lo imbottiamo di camomilla filtrofiore, gli leggiamo fiabe pacificatrici, in tv guarda solo la Pimpa e i Barbapapà, ma nulla serve, o nulla basta.
Riprendi fiato con intenso trasporto È pur vero che i bambini lo sanno, quando non ce la fai più. E poiché lo sanno, trovano il modo di aiutarti a sopravvivere. Per questo motivo, mentre suo fratello veglia (e ci toglie il sonno), la Piccolissima al compimento dei due mesi ha deciso di cominciare a dormire tutta la notte. Per allattarla devo svegliarla io, alle otto del mattino, quando proprio sto per scoppiare. Prima che i suoi fratelli tornino da scuola la tengo in braccio sempre e la fisso incredula, colma di gratitudine. Lei mi restituisce uno sguardo chiaro, alieno e consapevole. Sorride spesso, senza abbandonare l'aria sospettosa. Nelle ore diurne ciuccia di continuo, con voracità, come se non ci fosse un domani. Adoro questo suo modo di vivere alla giornata.
Primavera Allora l'altra sera ho portato i Pupi grandi a comprare una giacca pesante nei saldi. Siamo stati appena fuori Milano, nel noto negozio di abbigliamento sportivo
. Sulla via del ritorno ho sbagliato l'uscita della tangenziale e mi sono trovata a vagare sulla statale tra Rho e Pero. Eravamo stanchi e affamati, a casa la Piccolissima mi aspettava per mangiare. Il tutto aveva un carattere di urgenza, ma a me le situazioni improvvisamente complicate danno gusto. Allora in tono compiaciuto per prenderli un po' in giro ho detto: «Bambini, ci siamo persi». E il Pupo,
aka cuor di leone: «Cooome, persi?». La Pupa, didascalica e definitiva: «Persi. Smarriti. Fre-ga-ti. Vuol dire che stasera non si torna a casa».
Lasciati andare alla vita Dopo qualche minuto ho chiesto al Pupo, che se ne stava in silenzio da troppo tempo: «Amore, perché non parli?». «Sto guardando le insegne. Sto cercando una A. A come albergo». Pupa: «Demente. Devi cercare la H. H di hotel». Io: «Ottima idea. Così se non riusciamo a ritrovare la strada almeno abbiamo da dormire». Pupo: «Stiamo tutti assieme nel letto, però. Ho bisogno di sentire un corpo caldo accanto al mio». Pupa, leggendo un cartellone pubblicitario. «Eucerin. Mamma, siamo in via Eucerin. Sai dov'è?». Pupo: «Siamo in Italia? Puoi fermarti al supermercato a prendere gli spazzolini da denti e un pupazzetto per me?». Pupa: «Fa niente se la Mini» (=la Piccolissima,
ndr) «per una sera beve il latte dal bibe?».
Io che da bambino sognavo di fare il benzinaio Poi siamo tornati a casa sani e salvi. La mattina dopo ho svegliato il Pupo coprendolo di baci, e lui mi ha sussurrato
parlando veloce come facciamo tutti ogni volta che ci strappano a un
sogno: «Nel sonno stavo dando fuoco alla scuola. Ma non con un
accendino, eh». «E con cosa, Pupo?». «Con un
accendone. Quello
grande che mi ha regalato la nonna e che tengo conservato al mare. Nel
sonno sono andato a prenderlo e ho insegnato ai miei compagni come
incendiare la scuola, muovendolo così,
whoosh! dal basso verso l'alto». «Perfetto, Pupo». «Ah, mamma?». «Dimmi, amore». «Mi piace, la nostra vita».
Soundtrack: La canzone dei vecchi amanti
L'ultimo bacio
Primavera