No, per me la guida a destra non è un problema
Buon anno, bentornati e bentornata anche a me. Siamo fortunosamente rientrati ieri notte dopo una vacanza di otto giorni in Scozia, sempre con
Scambiocasa - questa faccenda sta diventando, per certi versi, una droga.
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veduta dalla cucina di casa nostra (con tentativo di sole) |
Della serie, «certo che so farlo» La Scozia, intanto, proprio come vuole lo stereotipo, è una zona estremamente piovosa e disseminata di castelli abitati da fantasmi. Non fidatevi di chi vi dice che non esistono. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che il secondo giorno di vacanza, avendo io deciso per sfidare Mike Delfino di mettermi personalmente al volante dell'auto scozzese - un carcassone largo circa 6 metri, per sovrannumero con il cambio automatico e l'orrida guida a destra - una forza invisibile mi abbia attratto irresistibilmente fino a farmi sbattere con la ruota anteriore sinistra contro il marciapiede. So solo che un istante prima percorrevo tranquilla la carreggiata vantandomi di aver subito preso confidenza con il nuovo mezzo, e un istante dopo...
buum!
Qui tira aria di polemica Dopo l'urto Mike Delfino, da vero gentleman nonché compagno innamorato, ha subito solidarizzato con me sforzandosi di non farmi pesare la cosa.
(Con voce lievemente alterata): «Lo vedi che non sai guidare? Te l'avevo detto di lasciar perdere, adesso
così hai rotto la macchina».
(Io, scuotendo la testa): «Cosa vuol dire "hai rotto la macchina", che frase è? Intanto è colpa della macchina, che è troppo larga. E poi che senso ha che tu mi accusi così davanti ai bambini, non mi devi maltrattare
sempre».
«Ma chi ti accusa, chi ti maltratta. È che il botto l'hanno sentito fino in Irlanda del Nord, anzi guarda, l'hanno preso per un attentato dell'Ira».
«Piantala, che esagerato. Scendi e guarda. Vedrai che non è successo proprio niente».
(Pupa, dal sedile posteriore, ovvero 20 metri più indietro, con voce tremula): «È grave? È successo qualcosa di grave?»
(Mike Delfino, sceso dall'auto): «Perfetto. Hai polverizzato il copertone. E adesso qui chi ci aiuta?»
(Io, scendendo a mia volta): «Guarda che non siamo nel Ghibli e nemmeno in terza corsia sulla tangenziale, ma in una tranquilla zona residenziale a Dumfries, Galloway, a 500 metri, anzi, a un terzo di miglio da casa. E questa, checché tu ne dica, è solo una gomma bucata. Ne usciremo brillantemente».
Il solito tempismo Come abbiamo scoperto poco dopo, in Scozia tenere in auto la ruota di scorta è considerato un vezzo da fanciulline. I fieri discendenti degli Highlander non hanno bisogno di questo. Ergo, per paradossale che sembri, il nostro carcassone è stato come prima mossa trainato dal carro attrezzi fino a casa. Un tizio alla guida del mezzo di soccorso, per quanto con la bocca piena di patate - dimenticatevi l'inglese di Oxford - ci ha spiegato che, essendo il 31 dicembre
pomeriggio, tutte le autofficine erano chiuse.
«Mi spiace. Se solo aveste fatto l'incidente mezz'ora fa... Purtroppo, adesso, dovete aspettare il 3 gennaio».
«Perché, cosa succede il 2? In fondo è un mercoledì, mica domenica».
«Il 2 lo usiamo per riprenderci dai postumi della sbornia di
Hogmanay, che è come qui chiamiamo il Capodanno».
Abbiamo atteso, dunque, e ancora atteso Per ingannare il tempo, il primo gennaio - unico giorno di sole su otto di vacanza - abbiamo costretto i bambini a marciare in tondo nelle foreste circostanti casa nostra, avvistando innumerevoli pecore e passando attraverso un gregge di mucche. È andato tutto bene e loro sono stati eroici, camminando per ore (quasi) senza lamentarsi, salvo quando il Pupo è caduto a faccia in giù nel fango e poi, nel tentativo di salvarsi, ha perso uno stivale cominciando subito a significare il suo disappunto:
«Mamma, le sabbie mobili! Sto mo
lendo nelle sabbie mobili e tu, mamma, tu non fai niente pe
l salva
lmi!».
Dopo aver valutato se valeva la pena di estrarre dal guano un essere tanto pericolosamente simile a suo padre, siamo riusciti in qualche modo a tornare a casa.
(Ore 18, mentre spogliavo in cortile le creature di sabbia): «Bambini, quanto vi siete divertiti oggi da 1 a 10?»
(Pupa): «Infinito». (Pupo): «Milia
ldi».
Cinque minuti dopo, dormivano.
Poiché questo è un reportage a puntate Mi fermo qui e vi chiedo intanto come sono andate le vostre vacanze... mi piacerebbe sapere se vi siete mossi da casa o se avete cercato di riposarvi, se qualche inconveniente ha funestato i vostri giorni (da un lato spero di no, dall'altro sarebbe divertente leggerlo), se il giorno di Natale è stato un incubo o una riunione familiare deliziosa e armonica. Noi il 25 eravamo tutti malati, ma questa è un'altra storia.
Ps: Il vincitore del concorso del post precedente è Papongi, che riceverà il libro promesso.
Pps: quanti di voi hanno problemi a postare commenti sul blog da
device tipo iPhone, iPad o nuovi Mac? Fatevi avanti, ve ne prego. Sono terrorizzata perché ho già ricevuto un paio di segnalazioni in tal senso. Qualcuno sa aiutarmi?