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giovedì 12 gennaio 2012

Reportage da Berlino/2

Non devo più perdere i miei figli a Legoland
Elenco dei buoni propositi per il nuovo anno, ripresi da quelli di gennaio 2011:
1. Smettere di mangiarmi le unghie. In lista per il 27esimo anno di fila (l'anno scorso erano 26)
2. Continuare a fare tanta attività fisica. Stasera, se non stramazzo, prima lezione di yoga kundalini. Poco fa a pranzo, nella mensa detta "dell'insalata triste", una mia collega mi ha spiegato che la kundalini è una cosa legata al chakra della creazione e, in qualche oscuro modo, alla zona del perineo.
3. Il perineo, questo sconosciuto. Scoprire dove si trova, capire perché è così importante e, se possibile, prendersene cura.
4. Smettere di ridurmi all'ultimo momento quando devo consegnare un lavoro. In lista per il 12esimo anno di fila - cioè da quando lavoro. Prima il proposito era: smettere di ridurmi all'ultimo momento quando devo preparare un esame all'università. Eccetera, eccetera.
5. Non perdere mai più, mai più i miei figli a Legoland. È stata un'esperienza orribile, che qui vi riassumo.
Berlino, 3 gennaio: apprendiamo che quei furbetti dei tedeschi hanno aperto una piccola succursale di Legoland. Ci precipitiamo: come si evince dal post precedente, la Pupa ha qualcosa di simile alla tubercolosi da quando siamo partiti dall'Italia, perciò i luoghi chiusi - e non lo zoo di Christiane F, spazzato dal vento, pur con tutto il suo fascino decadente - diventano il nostro obiettivo ideale. All'ingresso una gentile signora tedesca che a sua volta continua a tossire mi spiega che possiamo scendere nelle viscere di Legoland dalle scale o dall'ascensore, tanto è lo stesso.
«Si arriva nello stesso punto?» chiedo io, sbirciando con la coda dell'occhio i bambini che corrono giù per le scale mentre Mike Delfino, con il passeggino, si è già infilato in ascensore.
«Jawohl, cara signora».
«Sicura?»
«Zicura. Ach».
Valuto rapidamente che non ho speranza di raggiungere i Pupi a piedi, mi infilo in ascensore con Mike e pigio velocemente il piano -1. All'arrivo, qualche secondo dopo, mi accoglie una bolgia da girone dantesco. Bambini ovunque, con pezzi di Lego infilati nelle narici e nelle orecchie. Schiavi della Lego disperati che, a quattro zampe, raccolgono in loop mattoncini che qualcun altro, un istante dopo, rovescia di nuovo al suolo. Luci forti, musica dagli altoparlanti, gente che urla in tedesco e... dei Pupi e delle scale, nessuna traccia.
Cerco di risalire in ascensore per tornare in superficie, ma il vigliacco si chiude all'istante e riparte: dal piano meno 1 - dice un cartello - è vietato chiamarlo per risalire. Del divieto in sé, come si dice, me ne fotterei: se non fosse che manca proprio il bottone. L'uscita, come in certi cinema multisala, sbuca da tutt'altra parte, in strada, in un luogo X che non c'entra nulla con il punto da cui siamo entrati. Entro subito in modalità "panic" e comincio a sbattere qua e là come un moscone impazzito. Mike Delfino, al contrario, entra in modalità "finto calmo" e rallenta i movimenti fino a diventare un bradipo tridattilo, il che mi irrita oltremodo. Soprattutto, sono angosciata: mi immagino i Pupi rapiti da qualche malintenzionato tedesco, visualizzo le scene peggiori di me che li cerco invano sotto una pioggia alla Blade Runner. Non li vedo da 30 secondi e già vorrei chiamare la polizia. Urlo a una commessa vestita da fidanzata di Uomo Ragno, visibilmente stordita dal chiasso: "Ho perso i miei figli! Come si fa a risalire in superficie?". E lei, che ci crediate o no, comincia a scuotere la testa e a ripetere: "This is not good. Das ist nicht gut". Un altoparlante diffonde in tedesco parole che non capisco del tutto, ma più o meno dicono che un bambino e una fraulein sono appena stati ritrovati, e che attendono i genitori all'ingresso. "This is not good", dice ancora la commessa, come se io pensassi che perdere i figli è una ficata.
Ehi. Tu. Che hai l'intelligenza emotiva di un petardo. Vuoi dirmi per piacere come cavolo si fa a uscire da questo inferno? Finalmente lei si riscuote, mi indica con gesto vago una scala che non avevo visto. Salgo di corsa, con la coda dell'occhio scorgo Mike Delfino immobile, evidentemente impegnato ad attirare a sé i bambini con la forza del pensiero o della meditazione kundalini. Faccio una rampa e vado a sbattere contro una giovane schiava di Legoland vestita da fidanzata di Indiana Jones, che ha la lucidità di indicarmi un corridoio da cui si accede a un'altra scala: finalmente, l'ingresso!
Che incubo. I Pupi sono sudati, in lacrime, accuditi da una schiava vestita da fidanzata di Batman che li tiene compressi in un angolo, contro il vetro che dà sulla strada, e sibila loro parole di conforto in tedesco. Quando la fidanzata di Batman mi vede, attacca con la solfa del "This is not good" e io vorrei mettermi a piangere oppure tirarle un pugno. Poi mi vede il Pupo, mi atterra tra le braccia, e mi dice singhiozzando una cosa che non dimenticherò mai: "Mamma, io sono un bambino piccolo. Un bambino piccolo deve stare sempre con la sua mamma". Un paio di minuti dopo, in tutta calma, arriva Mike Delfino e mi dice: "Be', dai, prima o poi doveva capitare, che si perdessero. Meglio qui che alla porta di Brandeburgo la notte di Capodanno, comunque". Di nuovo, non so se piangere o tirare un pugno anche a lui.

27 commenti:

  1. Io ho pianto leggendoti e figli non ne ho... e qualche pugno credo che lo avrei tirato!!!! Mamma mia che angoscia...

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    1. io in questo momento VORREI perdere uno dei miei figli a Legoland.
      il soggetto, 7 anni, una mezz'ora fa ha morsicato il pisello al fratello di circa 6. sul pisello ci sono i segni dei denti e la pelle abrasa. sono in casa da sola. sto cercando su internet informazioni per esorcizzare l'ansia e chissà cosa troverò!

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  2. Capisco l'angoscia, io il mese scorso ho perso per 30 secondi la mia piccolina a scuola del fratello, era li davanti a me mi giro a prendere il giubbotto del fratello che mi segue come una piattola e lei non c'era più, scomparsa. Panico!!!! Cerco in classe e non c'è, cerco fuori e non c'è, la classe piena di bimbi e di genitori dichiara di non aver visto una nana vestita di rosso, solo un papà che ha pietà di me mi aiuta a cercarla, e dopo 5 secondi vedo lei arrivare tutta contenta e saltellante da un'altra classe, era andata a fare un giro di ricognizione.
    I minuti di panico più brutti di tutta la mia vita :(

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  3. ma anche voi vedete i commenti in modo diverso da prima? che buffo. accidenti giringirella non intendevo farti piangere! comunque è vero, è la cosa più angosciante del mondo. stamattina ne ho parlato col pupo e se lo ricordava ancora!

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  4. Io ho perso il mio piccolo, 3 anni, nel posto più classico, la spiaggia. Ma da brava mamma snaturata, me ne sono accorta dopo un bel po', perché pensavo fosse andato a fare un giretto con una mia amica e i suoi figli. Dopo un po', insospettita, comincio a guardarmi in giro, proprio mente l'altoparlante dice che un bimbo di nome Federico, 3 anni, costumino colorato, aspetta i genitori in infermeria (è solo il punto di ritrovo, non era ferito!)..mah, il mio bimbo si chiama Enrico, ma dico a mio marito che era il caso di andare a controllare...era lui! Per fortuna tranquillo, aveva raccontato tutta la storia della famiglia, il nome della sorella, dei genitori...per fortuna, va'!!!
    Sabina

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  5. uno dei post più belli che abbia mai letto!
    sono riuscita a ridere , angosciarmi e commuovermi contemporaneamente.vorrei poter dire che la sofferenza/l'urgenza genera in te cose "sehr gut" senza timore di venire insultata (so che sono esperienze terribili) ...forse per questo ti riduci a consegnare i tuoi lavori all'ultimo, perché è sotto pressione che dai il meglio di te. Grande Paola!
    Barbara

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  6. Quanti anni di vita hai perso?
    La descrizione del cmportameno di tuo marito mi ricorda il mio....nelle situazioni critiche diventa bradipo....e io mi agito ancora di più!!! E cmq la sua frase conclusiva all'insegna dell'ottimismo è il profumo della vita...è impagabile! Ah, uomini!

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    1. io da bambina mi sono persa, in spiaggia. Mai stata più contenta!! quelli delle ambulanze mi hanno dato un magnifico gelato e io ero perfettamente tranquilla, solo un po' annoiata alla fine perchè non mi lasciavano andare..avevo detto di chiamarmi Principessa Azzurrina, perechè odiavo il mio nome. (tuttora non lo amo)
      mia mamma era in paranoia quando mi ha trovata. per il resto delle vacanze ho dovuto indossare un'infamante medaglietta dei "bagni Lallo" che contrassegnava i "bambini fuggiaschi"! e così non levavo mai la maglietta perchè non si vedesse..

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  7. io ho perso il mio bimbo più piccolo (all'epoca 18 mesi) per circa 20 secondi in un bar, ma ho perso 20 anni di vita perchè ho capito che era uscito da una porta sul retro che dava sulla statale! per fortuna aveva deciso di correre allegramente sul marciapiede, ma orrende visioni di un nano spiaccicato ancora mi perseguitano.
    peggio di te e di me una volta in un centro commerciale di sabato pomeriggio ho trovato una mamma in mezzo ai gonfiabili. in pratica una bolgia infernale di genitori e bambini....
    c'è stata una mobilitazione di genitori che hanno praticamente organizzato una caccia all'uomo (mini uomo) e alla fine si è ritrovato (ma sarà passato un quarto d'ora abbondante...), ma la faccia di quella porella non me la dimenticherò mai.

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  8. oddio solo a leggere mi è venuta ansia, a me è successo con tutti e due i bambini di perderli di vista per alcuni minuti e con loro dieci anni di vita...naturalmente io ho perso la lucidità in un nanosecondo, il papà non ha fatto una piega o quasi ;-)

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  9. ehilà! nessuno mi ha risposto alla domanda "vedete anche voi i commenti visualizzati in modo diverso da prima?". mi rendo conto che non è fondamentale ma così, stavo chiedendomelo per curiosità. @silvia, anche mio fratello a 2 anni e poco si perse camminando in direzione della statale! i miei genitori, 35 anni dopo, ancora lo raccontano. ma com'è, invece, che questi padri non battono ciglio? baci.

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  10. Paola, per rispondere alla tua domanda: sotto ogni commento compare un "rispondi" che mi pare prima non ci fosse.

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    1. e se scrivi sotto il "rispondi" il commento compare come "risposta"...io almeno lo vedo così. sul mio blog i commenti compaiono ancora vecchia maniera!

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  11. Blogspot si è rincoglionito???
    Comunque hai passato un'esperienza micidiale, la peggiore che io riesca ad immaginare - be non proprio ma quasi. meno male che eri nel paese dei tamocchi! (sai che io nutro stima infinita per i tamocchi). Non poteva succeder loro nulla di male!
    Ma...e il test? Quando lo posti?

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  12. Cioè perchè io sarei the pellons& cancelletto 39????

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  13. Oggi io ho perso mio marito al supermercato...solo che essendo in Colombia ed essendo in questo periodo leggermente stressata ho cominciato a pensare: le farc, i narcos, i paramilitari... che, francamente, in città non sono opzioni percorribili.
    Lunedì gli compro un cellulare e lo obbligo a tenerlo in tasca!

    ... hai tutta la mia comprensione!!!

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  14. Paola, accidenti, quando ho letto del piccolo che ti ha detto "Un bambino piccolo deve stare sempre con la sua mamma" mi sono venuti i lucciconi!!

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    1. credo che se fai "rispondi", ecco che allora rispondi a un determinato commento - in questo caso io starei rispondendo a girandola precaria. invece se fai "aggiungi commento" vai nel flusso primario dei commenti. ora provo.

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  15. ecco. questo è invece lo spazio di "aggiungi commento". comunque sì, blogspot si è rincoglionito.
    @pellons, domani vado per due giorni nel tirolo austriaco con tiziano ferro. non so se riesco a postare da lì.

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  16. sono capitata qui facendo un giro strano (da castagna a thepellons) e sono in lacrime dal ridere.
    ho letto questo post al mio futuro marito (il Benza, quello che ha commentato qui sopra) e si è sganasciato anche lui, concordando sul fatto che, se facessimo dei figli, saremmo esattamente u-gua-li!!!

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  17. ""This is not good", dice ancora la commessa, come se io pensassi che perdere i figli è una ficata.": questa mi ha proprio conquistata!

    Anna

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  18. Ciao.. io creo piccoli giocattoli e accessori super soft per bambini e neonati, con un attenzione particolare ai materiali utilizzati. Ho un amore sviscerato per la natura e per questo cerco di usare solo materiali naturali e biologici (es. all’interno dei miei giochi non metto mai cotone sintetico, ma pula di farro biologica o noccioli di ciliegia)..
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  19. Paola sei stupenda!
    Ho partorito 10 giorni fa il mio secondo figlio... la mia vicina di letto aveva il tuo libro sul comodino: non ci siamo dette niente, ma ci siamo scambiate un gran sorriso.
    Piccolo OT sui mariti: iniziano le contrazioni del travaglio, lo sveglio mugolando che è ora di andare in ospedale.
    "hai dolore?"
    io mugolando per non svegliare il primogenito treenne: siiiiiiiiiiiiiii
    "perché non prendi un paracetamolo?"
    ...
    poi la scienza ancora si domanda com'è che siano le donne a partorire!

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