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venerdì 20 marzo 2015

Quando una mamma si ammala

Di Pupi, Gormiti, amiche, e a volte anche papà
Trova le differenze
Ogni volta che mi sembra di avere trovato la quadra - nel caso specifico: lavoro ok, bambini sani, tata vecchia licenziata, nuova tata (forse) trovata - ecco che irrompe la vita, villana, a scombinare tutto. E mi ammalo.
Sai com'è l'amore, spietato inseguitore Scivolano via i giorni, non riesco a scrivere sul blog, un senso di angoscia crescente mi assale. Mi seguiranno ancora i miei lettori? mi chiedo, vittima dell'incertezza che sempre accompagna la malattia, la gola in fiamme, la testa che gira, il paracetamolo in dose doppia inefficace contro questa febbre maledetta.
(Come nella Settimana Enigmistica)
Nascondo le mie tracce ma sento già ansimare Quando una vita fa ho pubblicato l'amato Ero una brava mamma prima di avere figli - senza il quale non saremmo qui, oggi, a sollazzarci con piacevoli corbellerie - avevo dedicato un paragrafetto ai Gormiti, gloriosi pupazzini alti da tre a cinque centimetri, che sentivo spesso nominare ma ancora non conoscevo direttamente (il Pupo aveva pochi mesi, troppo pochi per apprezzarli). La settimana scorsa ha dormito da noi una mia cara collega romana, Alessandra, che ce ne ha portati una schiera (in origine appartenuta al suo primogenito, ormai dodicenne) in dono. Le foto che pubblico qui sono molto simili ma differiscono per un particolare essenziale: il Gormito più a sinistra, quel bel cicciottone grigio e zamputo, nella seconda immagine ha una piccola automobilina in bocca (è in grado di inghiottirla completamente e poi risputarla. Guardatela bene, perché è bellissima). 
Non posso riposare Come ogni maschio medio di sei anni il Pupo adora i Gormiti, e quando ha visto il regalo di Alessandra ha brevemente perso i sensi. Riavutosi, ha cominciato a giocarci e da allora non ha più smesso. Per loro ha reinventato il duale: «Un solo Gormito, beh, si dice Gormito. Due, Gormita. Da tre in su, mamma, è da tre in su che diventano Gormiti, con la i».
Mette mano e scompiglia i capelli Mentre la madre affonda, il figlio vive momenti di gloria alternati a dannazione. Sul suo diario l'altroieri ho letto: «Esposizione orale di un capitolo del libro I gatti di Copenaghen: molto, molto bene :-)». La maestra aveva messo anche lo smile. Sono rimasta gonfia d'orgoglio fino a sera, fin quando la rappresentante di classe mi ha telefonato: «Oggi ero a scuola e casualmente ho assistito allo show di tuo figlio. Si è completamente inventato la storia dei Gatti di Copenaghen. La maestra forse era distratta e non se n'è accorta, ma io sì. Ha raccontato che il poliziotto si ubriacava di birra e veniva inseguito dai topi. Sai, io quel libro ce l'ho a casa, e nella storia originale non ce n'è traccia. Tuo figlio è fantastico». Non ho ancora capito se fosse divertita o infastidita. In ogni caso oggi il Pupo ha compensato, tornando a casa con la seguente nota: «Il bambino, in classe, ha rovinato il suo astuccio». L'ho guardato e ho visto che uno degli elastici in cui normalmente si infilano le matite era smollato. E mi sono chiesta, ma che note danno, oggigiorno, a scuola? Voi le prendevate? E i vostri figli? E per cosa?
Peso che segna la schiena, ti incurvi e ti stanchi In queste mie ore di abbandono e distanza genitoriale Pupo&Pupa si sono convinti a vicenda di potersi tagliare i capelli e di cambiare aspetto come desiderano. «Io domani vado dal parrucchiere e me li faccio rasare a zero con due zeta scolpite sui fianchi e un ciuffetto da pazzo sul davanti», ha detto lui a sua sorella. «Io, io allora li taglio lunghissimi a destra e cortissimi a sinistra, poi me li faccio fare ricci come quelli della mamma», ha risposto lei a lui. 
«Io allora voglio avere i denti grandissimi e gli occhi azzurri», ha alzato la posta il Pupo. «Allora devi mangiare tanto cluoro» (Pupa). 
«Quello della piscina?». 
«No, quello è il cloro. Quello per i denti è il cluoro».
«Mi fa anche gli occhi azzurri?».
Ma è senza quel che peso che arranchi Poiché ho la febbre, la nostra complessa geometria è più intricata che mai. Il mio verduraio santo (e carissimo) mi porta a casa la spesa che gli ordino al telefono. I Papà di cui dispongo - della Pupa da un lato, di Pupo+Piccolissima dall'altro - aiutano come possono. Accompagnano avanti e indietro da scuola figli non sempre di loro pertinenza. S'incasinano un po' ma potrebbe andare peggio. Mike Delfino la notte scorsa ha dormito nella stessa stanza della Piccolissima (io non avrei potuto accudirla) e giura che è filato tutto liscio. Poi stamattina l'ha accompagnata al nido e si è scoperto che le aveva non si sa come lasciato infilato nei vestiti tutto l'aspiratore di plastica per raccogliere il muco nasale. «È che lei si muove quando la preparo. Rotola e raccatta quel che c'è», si è giustificato in seguito. La mia amica che lavora al nido mi ha mandato un messaggio: «Sai, lei mica si lamentava, però poi abbiamo visto che le spuntava questo tubino di plastica da una gamba del pantalone, sembrava un catetere». Mi ha detto che quando hanno capito cos'era hanno riso molto. 

Soundtrack: è una sola canzone ma è bellissima. Si intitola A poche ore, è di Pacifico, ma ci canta anche Ivano Fossati - la sua voce, all'inizio praticamente inudibile, diventa decisiva in un passaggio finale. Ascoltatela cinque volte di fila a volume alto, possibilmente in cuffia, e se per caso non vi è ancora piaciuta vi prego davvero di scrivermi e di spiegarmi perché.

27 commenti:

  1. povera! ma fai ridere anche quando sei malata forse di più...

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  2. Accidenti! Quest'anno l'influenza (o affini) non perdona proprio. Curati!!!
    E poi vedi che... in certe occasioni, usufruire di due papà non è male e anche l'autogestione dei figli non è poi così folle (certo se li tenete lontani dal parrucchiere).

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  3. Io tra cluoro e piccolissima che rotola e raccatta quel che trova non tiesco a smettere di ridere! Belllli siete!! Buona guarigione Paola!!

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  4. A proposito di note: una citava "esposizione poesia:10, ma il bambino fa il pagliaccio"...mah!
    Tanta solidarietà x il resto, malata pure io!! Chiara

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    1. oh no chiara come ti capisco...
      sui voti e le note, no comment... non so cosa pensare!

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  5. Paola, malata o no sei sempre la numero 1!!!! In bocca al lupo! Paola

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    1. paola, non ne posso più di questa simil influenza che mi inchioda, mi illude di star meglio e poi mi fa tornar la febbre... uuuh
      grazie per l'incoraggiamento però...

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  6. io vivo sempre con il gormito verde infilato in tasca tipo tubo della piccolina (meno male che non era usato!) ahahah

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  7. ho un ricordo bellissimo di questa canzone e di una amica innamorata.
    Di Pacifico adoro anche verrà l'estate https://www.youtube.com/watch?v=ZIsTfDRzV1c
    guarisci presto!

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  8. quando la giornata si presenta ingarbugliata , come un dono arriva il tuo blog , Paule , e mi si muove il sorriso , ( ma non so perchè anche io mi gonfio d' orgoglio ....)

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  9. Hey Pola, no pain no gain, i virus sono fatti apposta per mettere alla prova la vita quando comincia a girare per il verso giusto :-) La canzone l'ho ascoltata l'altro giorno ché ti seguo su Spotify e ho visto che la ascoltavi con insistenza... e mi sono incuriosita. Stupenda. Ci sono canzoni che in qualche modo, parlano di te oggi, ieri e a volte anche domani, sempre insomma. Grazie del suggerimento. Un bacio e a presto. Liz

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  10. I Gormiti sono stati la nostra croce e delizia per anni!! Ti dico solo che in borsa avevo fisso un tubetto di colla per aggiustarli al volo, anche fuori casa. L'ala del Sommo Luminescente ci dava del filo da torcere. Neanche a dirlo: sapevo tutti i nomi a memoria....
    Sull'argomento note, la maestra del mio Medio, non le scrive lei, ma sono loro stessi che devono scrivere quello che hanno combinato: quando le leggi non sai se ridere o piangere....
    Buona convalescenza: fatti coccolare dalla tua tribù!!
    Impe

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  11. ma è bellissima questa cosa della maestra di tuo figlio! puoi mandarmene qualche esempio?
    lo sapevi che di gormiti femmine ce n'è solo una? così mi ha detto mio figlio. e poi: sapevi che esiste il gormito Sparafiori?

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  12. Ciao cara la mia Paola,
    spero tu sia guarita nel fratempo. Volevo dirti che ieri sera ho finito il tuo romanzo. Grazie per la tua ironia lieve, per le aggettivazioni uniche (rossetto postribolare è fantastico...) per i personaggi come nonna X e per molto altro... Come sempre avviene quando si conosce l'autore, ho cercato
    in ogni singola riga la Paola (anzi le Paole...) che conosco, talvolta ritrovandola, talvolta no (il potere dei veri talenti!) e in entrambi i casi sono stata così bene in compagnia di quelle tue pagine...
    Un abbraccio grandissimo

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  13. cara francesca, grazie a te per queste osservazioni acute, argute, gentili, affettuose. sono felice di averti fatto (buona) compagnia. e anche di averti intrattenuto con aggettivi spericolati. ti abbraccio anche io! ancora grazie

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  14. Sono in fase down che è dire poco. Rotola rotola rotola il sasso ed ecco che ieri che era una giornata da magone ho detto: beh inizio il libro della Paoletta.
    100 pagine filate e ho riso tanto e mi sono sentita più leggera. Per ora l'immagine preferita è il tatuaggio col simbolo del riciclo. Sei unica!

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    1. grazie grazie grazie anche io sono un po' in down (per malattia e altro) e ricambio l'affetto che mi comunicate, mi sollevano un sacco le vostre parole. un bacio grande mia cara

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  15. Guarisci presto, che il Garden ci attende.

    Sulle note non posso dire nulla, giacchè io andavo alle Montessori, ove di note non si parlava. E quelle delle medie erano roba di ordinaria amministrazione.
    Però il Pupo è un grandissimo e se già a sei anni infinocchia la maestra raccontando gran panzane con stile, nella vita gli andrà alla grandissima, lo so.

    Ah, sto ancora ridendo al pensiero della Piccolissima al nido con l'aspiracaccole nei pantaloni :)

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    1. infatti guarda Chiara, quella dell'aspiracaccole nei pantaloni secondo me è, assieme ai pallini rossi nei capelli del Pupo, una delle cose più divertenti del 2015, spero che sia così anche per altri e non solo per te... quanto al Garden ne ho una voglia pazza, lasciami ristabilire e arrivo :-)

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  16. Riguardo alle note, un compagno del mio primogenito (prima elementare) ne ha presa una spassosa: "Il bambino si crede un vampiro e durante la ricreazione morde al collo i compagni".
    Ho pensato: la maestra ha umorismo, evviva!

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    1. o la maestra ha un sacco di senso dell'umorismo oppure non ne ha AFFATTO.

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  17. Cara Paola,
    questo 2015 è terribile dal punto di vista salute. Noi, solo in tre, siamo stati piegati piu' e piu' volte da varie influenze e virus cattivissimi.
    Spero tu stia meglio!
    Spero che tu nella tua vita abbia qualcuno che ti fa ridere con storie bislacche tanto quanto fai ridere noi con racconti tipo quello del tira-caccole! mi son ribaltata!
    grazie!
    franz

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  18. PS ma hai una playlist su spotify a cui ci si puo' abbonare, e che aggiorni?
    L'album di Pacifico è davvero molto bello, la canzone anche nonostante non sia molto nel mio stile. Grazie per gli spunti e per avermi fatto conoscere Regina Spektor, santo dio ma dove ho vissuto fino ad oggi?!?
    franz

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    1. carissima sto preparando una serie di novità riguardanti il blog e la musica, vi comunicherò tutto quanto prima!
      sono lieta che i miei spunti ti piacciano.

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  19. Influenza fatta e, soprattutto, fatta in contemporanea con pupo e nonna/tata...un delirio..bruttissima..Ad ogni modo, malata o no, ti seguo sempre!!

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    1. puoi dirlo. un delirio vero. non oso immaginare scenario peggiore della malattia in contemporanea di nonna/tata/te (è successo anche a me)

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  20. Cara Paola, tanti auguri di veloce (ma soprattutto definitiva) ripresa! E tanta solidarietà: qui niente febbre, ma il 2015 in casa nostra e' iniziato col botto, e da quel fantasmagorico capodanno passato a meta' strada tra bagno e letto (e ovviamente a digiuno) ho perso il conto delle gastroenteriti che ci siamo scambiati. E dire che in casa siamo solo in tre...
    Monica

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